24.12.07

Senza titolo 2435

visto le polemiche  che ancora  la legge  sulla fecondazione assistita  continua  a suscitare  mi  chiedo   nonostante  ho  già una  risposta  : cosa  è più duro per una donna   che decide  di sottoporsi alla fecondazione ,uccidere il futuro  nascituro  al  4 mese di gravidanza  nel caso dagli esami  sarà dimostrato che soffrirà di una malattia  rara  od  ereditaria  che lo perseguiterà  per  la sua esistenza --- come nel caso  della talassemia  diffusa  nella  mia regione ---- oppure  ucciderlo ( anche se  adesso  si  è arrivati  a  un avanzamento delo studio  dove  l'analisi dell'embrione  e  quindi  l'impianto  e l'eventuale  soppressione  può essere  fatta   già  prima  che  si formi   il Dna  e  quindi  vitra   )  con l'analisi pre impianto rifiutando  gli eventuali  embrioni malati ?
a voi la  scelta  .  io  la mia l'ho già  fatta  anche se un po'  sofferta  al referendum  del  2005   trovate  sotto  i miei  articoli  prima  dela campagna  del referendum e  sulla  campagna  del  referendum  per  gli altri  pos  campagna referendaria   cercate  nell'archivio  giugno  \ luglio 2005 

  approfondimenti 



2 commenti:

anonimo ha detto...

Uccidere al 4 mese evidentemente, perché occhio non vede, cuore non duole. Sempre di eugenetica si tratta.

compagnidiviaggio ha detto...

? una la tecnica pre impianto è ugenetica , l'altra no . come fai a mettere sullo stesso piano due fenomeni scientificamente diversi ? forse intendi dire che hanno in comune l'agire sulla vita umana ?