giustificazioni, nelle complicità invisibili. Vive in chi chiude gli occhi davanti alla violenza, in chi chiama “rispetto” ciò che è solo paura. Vive persino in chi, pur non esercitando direttamente il potere, lo difende per convenienza, per abitudine, o per ignoranza.
Quindi smontiamo io lo faccio riportando un video so l’indifferenza, la violenza non necessariamente fisica ( vedere video emozionale sopra ) scelto e riportato perchè racconta se pur rielaborati episodi in cui il patriarcato è stato difeso o ignorato da chi non lo subisce direttamente.Ma soprattutto dovrebbe far riflettere su come certe forme di “rispetto” siano in realtà forme di controllo ed invitare a rompere il silenzio, a riconoscere le complicità involontarie e a promuovere una cultura del rispetto autentico l’idea che il patriarcato sia solo maschile, sottolineando che anche donne, istituzioni, o società nel suo complesso possono alimentarlo.denunciamo l’ipocrisia di chi finge di rispettare certe regole sociali, quando in realtà è spinto dalla paura o dalla sottomissione.Invitiamo alla responsabilità collettiva, perché il patriarcato sopravvive anche grazie all’indifferenza e alla complicità silenziosa.Infatti esso è un sistema culturale che si manifesta anche attraververso l'indiifferenza , la violenza psicologica non necessariamente fisica tra donne , e la giustificazione di comportamenti oppressivi.

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