da http://gogreen.virgilio.it/news/index.html |
L'Ucraina volta pagina, vuole sfruttare il suolo radioattivo e inabitabile per la posa di impianti fotovoltaici ed eolici. Ben 18mila km quadrati di terreni agricoli contaminati dall'esplosione della centrale nucleare nel 1986. Una scelta eclatante che già sta avendo molta eco. L'idea sarebbe di aggiungere anche impianti di cogenerazione e interventi di rimboschimento. Il Governo ha fatto approvare la legge lo scorso 18 luglio e presto inizieranno i primi lavori. La politica energetica dell'Ucraina punta ad coprire entro il 2015 il 10% del fabbisogno da rinnovabili, e a raddoppiare la percentuale entro il 2030.
Il paese può vantare già 3000 MW di eolico e 1000MW di fotovoltaico in preparazione. Un buon inizio tenendo conto che la Emirates New Agency stima che le rinnovabili, grazie alle caratteristiche geografiche dell'Ucraina, potrebbero coprire il 50% del fabbisogno elettrico nazionale.
Procedono intanto, seppur a rilento, i lavori per la realizzazione del nuovo “sarcofago”, iniziati in occasione del 26esimo anniversario lo scorso 26 aprile. La costruzione della seconda struttura protettiva per quel che resta del gigante nucleare è stata proposta nel 1997, ma si è dovuto attendere fino al 2004 per vedere il progetto finito e fino alla scorsa primavera per avviare i lavori.
Una corsa contro il tempo, considerando che le stime parlano di circa 5 anni come tempistica necessaria per l’ultimazione dei lavori. Nel frattempo l’attuale “sarcofago” si sta rapidamente deteriorando, lasciando sempre più spazio al rischio di una nuova nube radioattiva equivalente a circa 5 tonnellate di polveri contaminate. Riguardo la struttura del reattore 4, quello esploso nel 1986, lo smantellamento è cominciato nei mesi scorsi e richiederà per la realizzazione un periodo compreso tra i 10 e i 50 anni.
Fonti: http://it.ibtimes.com/ | www.greenstyle.it
1 commento:
Dopo il triste episodio del nucleare, il fotovoltaico e l'eolico sono certamente delle ottime fonti rinnovabili ed eco-sostenibili per produrre energia pulita.
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