25.1.15

Primo Levi racconta la Shoah: "Meditate che questo è stato"e Eva Mozes Kor sopravvissuta a J.Mengele adotta Rainer Hoss il nipote del comandante del Lager in cui fu prigioniera

Come accennato  nell'ultimo post  "pre "   27 gennaio \  giornata della memoria  Non so cos'altro aggiungere in più  a tale argomenti , oltre a quanto scritto nei post precedenti  cercateli con le tag 27 gennaio , olocausto , shoah . Lascio quindi che a parlare sia uno dei protagonisti più noti di tale tragedia  Primo levi  ( 1919 - 1987 )



ma   soprattutto questa  storia   che   sotto riporto   dimostra  come  attraverso  il perdono  e  il dialogo    si possa  arrivaree  a chiudere una ferita ancora aperta   come testimonia  questa  foto





La bimba deportata ad Auschwitz che ha adottato il nipote del suo aguzzino

         Eva Mozes Kor nel lager di Auschwitz dove venne imprigionata con la sorella gemella




maurizio molinari
corrispondente da gerusalemme
23/01/2015


Eva Mozes Kor, sopravvissuta ad Auschwitz, ha deciso di adottare Rainer Hoss, nipote del comandante del lager. Quando aveva 10 anni Eva Mozes venne deportata dai nazisti ad Auschwitz dalla Romania, assieme alle sorella gemella. Una volta nel campo di sterminio, finirono nelle mani di Joseph Mengele, il dottore che eseguiva esperimenti sui detenuti e in particolare sui gemelli. Le bambine sapevano cosa le aspettava: se una delle due moriva, l’altra sarebbe stata uccisa. «Mi facevano fino a cinque iniezioni a settimana - ha raccontato Eva Mozes Kor ad una scolaresca dell’Indiana, dove andò a vivere dopo la guerra - iniettandomi ogni tipo di infezioni e malattie». La sopravvivenza di entrambe le bambine fu una miracolo e in Indiana Eva Mozes Kor decise di dedicarsi al perdono dei suoi aguzzini «per cessare di essere una vittima». 
Nel 1950 emigrò in Israele, continuando questa solitaria battaglia e nell’estate del 2013 ha incontrato ad Auschwitz un personaggio che la colpì per l’«estrema intelligenza». Si tratta di Rainer Hoss, nipote di quel Rudolf che era comandante del lager quando lei vi si trovava, impiccato dagli alleati nel 1946. Rainer ha rotto ogni rapporto con la famiglia d’origine nel 1985, dedicandosi ad educare le nuove generazioni su come «riconoscere e sconfiggere il Male del nazismo». Solo nel 2014 Rainer Hoss ha parlato in oltre 70 scuole tedesche. A un anno dall’incontro la sopravvissuta Eva ha chiesto al nipote del suo aguzzino se avrebbe accettato di essere adottato da lei, che ha superato gli 80 anni. Rainer ha accettato e la notizia sta facendo il giro del mondo. Ma Eva Mozes Kor precisa che «non sempre andiamo d’accordo” come nel caso del “perdono per i nazisti»: lei infatti non condivide la rottura di Rainer nei confronti della famiglia, vorrebbe che si riconciliassero «perché solo così ci possiamo davvero emancipare dal Male di Hitler».

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