14.9.16

non sempre tra i due lupi vince quello a cui dai da mangiare il caso Tiziana Cantone morta suicida per un video e le derisioni ed insulti su facebook

come dicevo dal titolo   non sempre  è cosi


ecco la storia   , miracolo  che se ne  siano occupati anche  i media nazionali  e  non in fondo  pagina  e con un trafiletto di qualche  riga . Speriamo che  non venga  subito divorata  e  dimenticata  dall'opinione  pubblica

da Francesco GuarinoSegui 23 h ·







"STAI FACENDO UN VIDEO? BRAVO"

Una frase, un volto, un pompino.
Quel video lo abbiamo visto tutti e tutti ci abbiamo riso su. E non solo. Lo abbiamo scandagliato in lungo e in largo, ridotto a meme, innalzato al rango di tormentone.


Dietro quella frase, quel volto, quel pompino, c'era una persona con un nome e un cognome.
C'era, perché Tiziana Cantone si è suicidata oggi nello scantinato di casa sua (http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/…/casalnuovo-napo…), dopo un anno passato a cercare di diventare invisibile, senza riuscirci.
Perché quel volto così appariscente, quella bellezza così dirompente, quel suo essere diventata oggetto di desiderio l'hanno uccisa pian piano. A partire dal momento in cui quel video è finito - consapevolmente - nella memoria di un telefonino, ed è divenuto - inconsapevolmente - un marchio a fuoco sulla pelle di Tiziana. Perché una volta apparso il primo, sono saltati fuori dal nulla anche il secondo, il terzo, il quarto. "Tanto è troia".
Tiziana non ha retto al peso dell'essere bollata come una "troia". Ha cambiato casa e città. Stava provando a cambiare nome. Ma quegli occhi, quelle labbra e quel corpo l'avrebbero inseguita fino in capo al mondo, e ha deciso di disfarsene nel modo più rapido ed insensato.
Tiziana ha fatto un solo errore, ma non riesco proprio a fargliene una colpa. Non ha avuto la forza di dire: "Sì, sono una troia. Con chi dico io. Problemi?".
Perché se salta fuori un mio video mentre scopo una tipa sul cofano di un parcheggio, io sono un "chiavatore" e quella che sta sotto di me è una "troia". Perché Vaticano e Fertility Day ci hanno ̶i̶n̶s̶e̶g̶n̶a̶t̶o̶ indottrinato che il sesso è roba da uomini, e le donne sono le madri dei nostri figli. Oppure il fodero dove infilarci a piacimento. Piacimento nostro, s'intende. Se il fodero non vuole aprirsi, pazienza: ci si organizza in 7, anche se la "donna" ha 13 anni. Vero?
Non riesco a prendermela col web, perché il web è anche questo. Bene e male. Se trema la terra al Polo Nord, al Polo Sud lo sanno 1 minuto dopo. Ma se qualcosa che non vogliamo entra nel frullatore, cacciarla via è quasi impossibile.
Ma quello che mi fa rabbia più di tutto, è che Tiziana è morta per aver fatto quello che tutti - TUTTI - fate nei vostri letti, nelle vostre macchine, nei vostri sottoscala. Solo che dall'altro lato del pompino c'era uno di quegli omuncoli che vogliono la tigre sotto le coperte, salvo poi vergognarsi di camminarci alla luce del sole mano nella mano. E allora preferiscono parlarne con gli amici, vantandosi con un video sul telefonino, mentre passeranno il resto della vita con la santarellina CasaeChiesaMaaLettoChePalle, da cornificare di nascosto vita natural durante.
Tiziana è morta perché nelle scuole si parla di Carlo Magno e Napoleone, ma non di sesso e prevenzione. Tiziana è morta perché, di quello che facciamo a letto, in Italia ne parla solo Santa Romana Madre Chiesa. Che con una mano castiga i nostri peccati e con l'altra nasconde i propri vizi millenari sotto le gonne dei preti.
Tiziana è morta perché, in Italia, il piacere è ancora singolare maschile, e le tentazioni sono sempre plurale femminile.

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