23.5.19

sempre più retrograda ed ipocrita quest'italia Modena, si fidanza con una pornostar. Poliziotto nei guai

 tramite  l'aggregatore  per  cellulari https://va.news-republic.com/leggendo    questa news sotto riportata  mi chiedo  
 Ma sti poveri ragazzi gia rischiano la vita x due soldi e non possono nemmeno essere liberi nel loro privato..e mettiamo fosse stato geande amore e voleva restarci assieme lo stesso lo licenziavanio ???Ma cavolo ....saranno fatti suoi!!! Mica li faceva lui i film .. che non sono illegali...e poi magari si GODEVA e aveva Il SUO PUBBLICO di Estimatori. Povera Italia stiamo regredendendo Penso che ci sia un analfabetismo funzionale diffuso in maniera molto preoccupante, è una regressione culturale pericolosa per l'Italia".



   de  Il Resto del Carlino 23 maggio 2019

Modena, 22 maggio 2019 - «Non sapevo di convivere con una pornostar e, quando mi sono reso conto che girava filmini hard in Repubblica Ceca, l’ho lasciata». I giudici della prima sezione del Tar hanno annullato il provvedimento assunto dal questore nei confronti di un agente della Polizia di Stato che si era visto appunto elevare una sanzione disciplinare per quella relazione intrapresa con una pornostar. I giudici hanno anche condannato il Ministero dell’Interno a rifondere le spese di giudizio, duemila euro e a restituire la cifra trattenuta al poliziotto. Secondo l'accusa, infatti, l’operatore «frequentava una persona che non godeva di pubblica estimazione poichè protagonista di film hard».La vicenda inizia nel 2014 quando il poliziotto conosce quella che poi diviene la sua fidanzata che, all'epoca dei fatti, lavorava come barista al Bowling di Modena. Nel 2015, secondo gli accertamenti, all'insaputa dell’agente la giovane parte per la Repubblica Ceca per girare due film hard.Ora    nonostante, sempre  secondo l'articolo  in questione  ,  l’operatore della polizia di Stato faccia presente di non sapere nulla circa la seconda vita della compagna e di averla per questo motivo lasciata, viene accusato di aver intrattenuto una relazione con una pornostar, comportamento in contrasto il regolamento di servizio della Polizia di Stato.Scatta nei confronti del poliziotto il procedimento disciplinare con contestuale sanzione: una pena pecuniaria nella misura di 3/30 della retribuzione. A quel punto l’agente decide di presentare ricorso al tar . 
Infatti a conformare la mia sarcastica elucubrazione espressa all'inizio del post c'è  il fatto che  , e  se  dovesse   trovare  dei giudici   a passo con i tempi e  non prevenuti e  dalla mentalità  arcaica  \  retrograda  ma  di buon senso ,tra i motivi del ricorso i legali del poliziotto fanno presente come al giovane sia stata inflitta una sanzione amministrativa senza motivare sull'esistenza dell’elemento soggettivo sotto il profilo della colpa: il ricorrente, infatti, non era a conoscenza della nuova professione della convivente.Inoltre, sempre  secondo  l'articolo  in questione  , i legali contestano un altro aspetto: ovvero come i concetti di buon costume e di moralità siano storicamente condizionati in ragione del fatto che i medesimi variano notevolmente, secondo le condizioni storiche d’ambiente e di cultura.Pertanto il divieto di frequentare persone dedite ad attività immorali o contro il buon costume, la cui infrazione gli viene contestata deve tener conto dell’evoluzione del costume. Non solo: nel ricorso si sottolinea come la ex convivente del poliziotto nei film porno utilizzasse uno pseudonimo, non risultando quindi riconoscibile. I giudici del tribunale amministrativo, valutati i motivi del ricorso, lo hanno alla fine accolto. Aspetiamocu ulteriori sviluppi  






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