8.5.19

Sara Dossena risponde ai leoni da tastiera: ''Sono un'atleta, più rispetto per chi soffre davvero di anoressia''

Non mi stancherò mai   di ripetere   ( e  di ripetere    a me stesso visto che spasso   ci cado   anch'io anche    se  non a  livello degli haters odiatori\leoni  da tastiera  )  che le parole  sono  importanti


La campionessa pubblica sui social un selfie scattato in palestra e partono i commenti sul suo fisico. "Lo so che sono magra, sono una maratoneta, non una quattrocentista: macino chilometri tutti i giorni e mangio sano. È il mio lavoro. Ma darmi dell'anoressica offende chi combatte tutti i giorni con i fantasmi dei disturbi alimentari".

Sara Dossena risponde ai leoni da tastiera: ''Sono un'atleta, più rispetto per chi soffre davvero di anoressia''
Sara Dossena 
 da  repubblica  online  

                               di AGNESE ANANASSO

USARE parole senza saperne il significato, colpire alla cieca in modo crudele. Usando i profili social di personaggi pubblici per esprimere la propria rabbia e superficialità. Stavolta a essere vittima di questi 'leoni da tastiera', anche se della vittima non ha proprio nulla, è Sara Dossena, classe 1984, campionessa italiana nei 10mila in pista e su strada, triathleta, campionessa italiana di duathlon Sprint e Classico. E ora definitivamente entrata nel mondo della maratona, con un personal best di 2h 24'netti. Numeri e titoli che parlano da soli e che non avrebbero bisogno di inutili parole sui social.

Ma Sara il 24 aprile ha scritto un lungo post su Facebook per rispondere a dei commenti fuori luogo sulla sua magrezza. "Io vorrei come atleta e donna essere da stimolo e ispirazione nel saper combattere per i propri sogni senza demordere mai. Vorrei essere un'immagine di sport pulito, di pazienza, lavoro e sacrificio quotidiano per poter realizzare le proprie ambizioni. Sentirmi dire 'anoressica mangia', 'sei un esempio negativo per i giovani che ti vedono così magra' mi fa male al cuore. L'anoressia è una malattia seria, un discorso mentale complesso non riducibile al solo stato di magrezza. Darmi dell'anoressica è mancanza di rispetto per chi soffre di questa patologia e lotta quotidianamente per cercare di uscirne. Cerchiamo di essere tutti più umani e sensibili, di ponderare le parole che per qualcuno possono essere vere e proprie pugnalate. Le critiche nei miei confronti sono ben accette purché siano costruttive sensate".

Repubblica ha voluto parlare con Sara, per capire da dove nascono queste parole.
 
Quale commento ha scatenato le tue riflessioni?
"Avevo pubblicato un selfie scattato davanti allo specchio della palestra e l'ho pubblicato su Instagram in una storia. Qualcuno ha commentato con parole tipo 'Viva l'anoressia', 'Mangia qualcosa', 'Non sei un buon modello per i giovani' e cose del genere. Reazioni simili ci sono state anche per una foto pubblicata su Facebook in cui nella fase post stretching ho scritto che facevo merenda con una barretta".
 
Sara Dossena
La foto "incriminata" che ha destato critiche e commenti feroci su Instagram

Cosa ti ha dato fastidio?
"Non tanto la critica in sé, lo so che sono magra, sono una maratoneta, non una quattrocentista: macino chilometri tutti i giorni e mangio sano. È il mio lavoro. Ma darmi dell'anoressica offende chi ha veramente una malattia mentale, chi combatte tutti i giorni coi fantasmi dei disturbi alimentari. Chi vive veramente un incubo. Mi ha dato fastidio la mancanza di rispetto e il basso livello di queste affermazioni".
 
Non ti sei offesa quindi?
"Assolutamente no. Sono un personaggio pubblico e come tale esposta a complimenti e critiche. Io so di essere sana e queste sono solo illazioni. Tra l'altro non ho proprio la struttura di una persona anoressica, anche il mio volto non è sofferente o riporta le caratteristiche di chi ha questo disturbo".

Quante volte ti alleni in settimana?
"Generalmente, se non ho gare in vista, faccio 9 sedute di corsa e 4-5 di nuoto. La bici l'ho un po' messa da parte da gennaio".
 
Ti segue un nutrizionista?
"No, veramente no. Faccio da sola perché ho una cultura di base che mi viene dalla laurea in scienze motorie e da alcuni approfondimenti che ho portato avanti. Il campo dell'alimentazione mi ha sempre appassionato".
 
Cosa mangi durante la giornata?
"Seguo i principi della dieta zona ma senza stare troppo attenta ai famosi 'blocchetti'. Bilancio proteine, carboidrati e grassi e ovviamente bevo molto. A colazione mangio 5-6 gallette di riso con ricotta (o prosciutto) e marmellata, frutta fresca e secca; poi mi alleno e pranzo subito dopo con riso (circa 100 grammi) oppure patate, a cui faccio seguire carne, pesce o legumi, frutta e verdura. Nel pomeriggio dopo l'allenamento mangio una barretta proteica (quella per cui sono stata criticata su Facebook e che tra l'altro è del mio sponsor) e dopo un paio di ore ceno seguendo lo stesso criterio del pranzo e alternando gli alimenti. Prima di andare a letto mangio uno yogurt greco o una barretta".
 
Mai uno strappo?
"Diciamo che mi piace mangiare sano e questo mi consente anche di abbondare nelle porzioni. Poi se c'è da mangiare una pizza o un piatto di pasta ben condito ogni tanto, non mi tiro indietro. Certo non posso farlo prima dell'allenamento perché devo restare leggera. Insomma non sto a fare troppi calcoli, non è nella mia natura: non uso neanche il cardiofrequenzimetro, figuriamoci se mi metto a pesare il cibo o a contare le calorie che consumo o ingerisco!"
 
I leoni da tastiera hanno proprio sbagliato bersaglio, quindi...
"Certo, a me non importa nulla, figuriamoci! Possono dirmi quello che vogliono perché neanche li conosco e so di essere sana: ci rimango male per l'ignoranza della gente perché ferisce chi sta male veramente".
 

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