Senza titolo 983
Ora indipendentemente dalla sua colpevolezza o innocenza , quello che mi dà fastidio ( anche se nessuno , neppure io , ne è immune . Infatti quando m'interessai in maniera un po' morbosa dato che conoscevo sia la vittima sia l'assassino ( erano del mio quartiere , il primo adiritturra vicino di casa ) al caso di Elisabetta naddeo uno strupro e omicidio avvenuto nella mia cittadina per fortuna poco trattato dai media nazionali perchè risolto subito e quindoi non appettibile come quello di cogne o di erika e omar solo per citarte i più clamorosi ) è la curiosità morbosa verso i fatti di cronaca nera . come questi Ora non dico che ciò sia inevitabile perchè chi non lo è scagli la prima pietra , un conto è quella spontanee avvenute fra i primi anni del II dopo guerra e gli anni 70 perchè la cronaca nera era " censurata " dal fascismo e dalla Dc e non ingigantita o trattata come " surrogato " o riempitivo dai media per distrarre le persone ( insomma c'è sempre stata ) , un'altro è qella incentivata dai media facendo il " panem et circenses ( Giovenale satire X, 81.) " per distrarre\ distogliere il pubblico dalle cose più importanti come quella a cui fà riferimento la vignetta di Sergio Staino Sopra riportata . Ecco perchè concordo con quanto dice Curzio maltese nell'editoriale di repubblica di oggi ( 17\11\2005 ) : << [...] Quasi non corresse alcuna differenza fra una donna condannata a trent'anni per aver massacrato il suo bambino e un qualsiasi divetto da reality show, Al Bano, la Lecciso, Lory Del Santo. Jean Baudrillard sostiene che la televisione ha compiuto il delitto perfetto, ha ucciso la realtà e ne ha fatto sparire il corpo. Ma il vero delitto è aver annichilito la capacità di provare emozioni. Si dirà che intorno ai grandi processi di cronaca c'è sempre stata la stessa folla indiscreta, anche prima che inventassero la televisione. L'Italia del dopoguerra si divideva in partiti e fazioni per la saponificatrice di Correggio come per Coppi e Bartali, dimenticando nell'urgenza della fazione l'orrore dei crimini. Eppure le passioni erano vive, ora sono morte, sepolte da troppe ore di televisione. E' normale e quasi umano, per carità nessuno scagli una pietra contro la brava gente davanti al palazzo di giustizia torinese.[...] >> qui il testo integrale dell'articolo . Mentre scrivevo e cercavo meateriale per questo post leggo sempre su tale argomento un interessante articolo de ILgiornaledisardegna quotidiano della mia regione ) che afferma : << è nata prima la curiosità morbosa del pubblico per la vicenda giudiziaria di Anna Maria Franzoni o l'attenzione dei media ? In realtà prima che in aula, il processo a Anna Maria Franzoni era iniziato nella case, davanti alla tv, nei bar e nei posti di lavoro. Istruito da milioni di teledipendenti con il gusto per il fattaccio di nera o da semplici cittadini impressionati dall'aberrazione di una madre che uccide il figlioletto. Un procedimento sui generis, come quelli che possono aver luogo nel tinello di casa o durante la pausa caffè. Complici, i media. Ieri per la prima udienza del processo d'Appello alla giovane mamma di Cogne, condannata in primo grado a 30 anni per l'omicidio del figlio Samuele, nel tribunale di Torino erano state allestite una sala stampa e di un'area esterna per le dirette televisive: un vero processo mediatico è iniziato.[...] una folla di curiosi . Casalinghe e pensionati ma anche giovani, tra cui numerosi studenti di Giurisprudenza.È una panoramica del variegato il pubblico che ieri accalcava il Palazzo di Giustizia. er la voglia matta di vederla.«Sono venuta per guardare negli occhi Anna Maria»,spiega Francesca, una casalinga polacca che sta facendo la coda dalle 8 - voglio capire qual è la forza che spinge questa donna ad andare avanti con qu esto spettacolo». E il desiderio di vedere di persona Anna Maria Franzoni ha spinto anche Felicia, una pensionata, a presentarsi, con la carta d’identità im mano ai cancelli. «È da un mese che aspetto questo appuntamento, mi sono preparata leggendo molte cose sulla vicenda, voglio proprio vederla». >>. Oltre ai media " tradizionali " che hanno contribuito al chiachericcio sulla sua innocenza \ colpevolezza e al disinteressamento che ci stiamo avvicinando al baratro e alel figuracce internazionali e alla distruzione del paese , ci pensa anche internet , Infatti esiste persino un sito internet che contesta la sentenza di primo grado (www.giustiziapersamuele.it) e che nella home page recita: «Si può con un sillogismo condannare a 30 anni di carcere?». Il sito offre un'ampia gamma diipotesi, commenti e perizie,nonchè una galleria fotografica con immagini del piccolo che gioca sulla neve col gatto, va sul triciclo, raccoglie patate. Critiche al comitato sono giunte da un altro sito internet (www.criminologiaclinica.it) che, oltre a denunciare la poca opportunità della spettacolarizzazione di simili fatti di cronaca «se non altro per evitare di istruire qualche testa bacata», spiega come la Franzoni«debba essere giudicata dalla magistratura e non dai lettori del sito >> Non ho altro da aggiungere ......se nonquesto alcuni versi tratti da la guinea ( Poesia in forma di rosa, in "Bestemmia", volume primo, Garzanti, Milano 1993 ) di Pier Paolo pasolini riportata nella fine del film Pasolini, un delitto italiano (1995) " di M. Tullio.Giordana qui l'audio e il video
<<
[....]
L'intelligenza non avrà mai peso, mai
nel giudizio di questa pubblica opinione.
Neppure sul sangue dei lager, tu otterrai
da uno dei milioni d'anime della nostra nazione,
un giudizio netto, interamente indignato:
irreale è ogni idea, irreale ogni passione,
di questo popolo ormai dissociato
da secoli, la cui soave saggezza
gli serve a vivere, non l'ha mai liberato.
Mostrare la mia faccia, la mia magrezza -
alzare la mia sola puerile voce -
non ha più senso: la viltà avvezza
a vedere morire nel modo più atroce
gli altri, nella più strana indifferenza.
Io muoio, ed anche questo mi nuoce.
[...]
>>
con questo è tutto . Meditate gente meditate soprattutto quelli che hanno mandato il cervello all'ammasso è preferiscono solo evadere e rinchiudersi in una torre d'avorio e preferiscono per parafrare Linea gotica dei ex Csi :<< La facoltà di non sentire \ La possibilità di non guardare \ Il buon senso la logica i fatti le opinioni >> anzichè << Occorre essere attenti per essere padroni \ Di se stessi occorre essere attenti \ La mia piccola patria dietro la Linea Gotica \ Sa scegliersi la parte \ Occorre essere attenti >> ovvero indignarsi e schierarsi
Commenti
Prima di scrivere certe cose informati e se non puoi farlo allora taci, invece di riportare tutte le cavolate che hai scritto i giornali in merito a questa vicenda della quale nessuno i particolari più atroci, ma tutti si permettono di parlare e dar fiato alla bocca pur di avere voce in capitolo. Sai quale è il grosso problema: la gente non ha un cavolo da fare tutto il giorno e quindi per tenersi impegnata deve parlare, parlare e ancora sparlare degli altri.
Ma come ti permetti! Chi sei per farlo?
Rimango sempre della stessa idea anche a distanza di anni: la gente non imparerà mai a farsi i cavoli propri soprattutto in un piccolo paese di montagna dove tutti si credono l'Onnipotente e si permettono di aprire la bocca bel oltre i limiti. Ne riparliamo tra qualche anno, vedrai vedrai....
Ultima cosa: che differenza ti fa sapere se sono un familiare, amico/a? Non sono di certi nè fatti tuoi nè di altri. E il mio intervento non voleva essere una critica costruttiva ma solo una critica.
HAI RAGIONE . SONO CAVOLI NOSTRI IN PARTE PERCHE' SE I SERVIZI SOCIALI L'AVESSERO TOLTO AI GENITORI E LE AUTORITA' E MESSO IN CARCERE PER LE AGGRESSIONI CHE HA COMMESSO PRIMA DI QUELLA DELLA POVERA ELISABETTA , I LE ACCUSE NON AVESSEROC EDUTO A PRESSIONI DELLA CHIESA E DE SERVIZI SOCIALI CHE GLI OFFRIVANO UN'ALTRA POSSIBILITÀ .
I miei toni ti sono sembrati acidi? rancorosi? Giudichi i miei toni?
Ma come ti permetti! Chi sei per farlo?
NON STO GIUDICANDOTI, E I SCUSO SE L'HO FATTO INVOLONTARIAMENTE , MA STAVO REPLICANDO ALLA TUIA CRITICA ( COMPRENSIBILE ) MA RANCOROSA E PIENA D'ASTIO . SONO ALTRE LE VOCI VERSO QUALI MI SONO INCAZZATO ANCH'IO , CHIEDENDO A QUELLE PERSONE DI SMETTERLA E D'AVERE UN PO' DI RISPETTO , NON TANTO QUELLA DELLA VIOLENZA CHIAMATA DA ME E DA GENTE CHE LAVORA IN TRIBUNALE NELA CANCELLERIA E CHE HA LETTO TUTTO L'INCARTAMENTO ( E DA CUI HO APPRESO QUELLO CHE IN MINIMA PARTE , IL RESTRO HO PREFERITO TACERLO PER RISPETTO DELLE DUE VITTIME DI QUESTA QUESTIONE
Rimango sempre della stessa idea anche a distanza di anni: la gente non imparerà mai a farsi i cavoli propri soprattutto in un piccolo paese di montagna dove tutti si credono l'Onnipotente e si permettono di aprire la bocca bel oltre i limiti
HAI RAGIONE INFATTI LA CRITICA ERA RIVOLTA ANCHE QUELLE PERSONE E A ME STESSO ED AL COMPORTAMENTO MORBOSO AVUTO NEL PARLARE DI QUESTA TRISTE E FERITA ANCORA APERTA . MA IL FATTO MI COLPITO NEL PROFONDO
Ne riparliamo tra qualche anno, vedrai vedrai....
STATE PREPARANDO UNA CONTO CELEBRAZIONE A QUELLA UFFICIALE PER IL 10 ANNIVERSARIO CHE CADRÀ NEL 2012
Ultima cosa: che differenza ti fa sapere se sono un familiare, amico/a? Non sono di certi nè fatti tuoi nè di altri.
NESSUNA L'HO DETTO SOLO PERCHE' NON TI SEI FIRMATA , NEPPURE USANDO UN NOME DI FANTASIA O UNO PSEUDONOIMO , O NEPPURE HA I CHIESTO , CANCELLA OGNI RIFERIMENTO , OPPURE( COME È SUCCESSO PER UN ALTRO FATTO DI CRONACA DA ME DESCRITTO SUL BLOG ) :
Dammi retta: elimina tutto e taci come ti ha consigliato già qualcuno. E lo sai perchè? perchè stai infangando solo la memoria di elisabetta.