Prendiamo esempio
«Per anni mi sono nascosta, non rivelando mai la mia storia: eravamo guardati a vista, dallo Stato e dalla mafia. Poi conobbi i ragazzi di “Ammazzatecitutti”. Uno di loro mi disse: “Rosanna, sei la figlia di Scopelliti. Devi fare qualcosa per tuo padre”. Aveva ragione. Ho cominciato a girare scuole, università, convegni. A parlare in pubblico. Ho fatto un sacco di scoperte. Non è vero che i giovani non credono a nulla, anzi: sono stufi di questo deserto di valori»
Rosanna Scopelliti, 24 anni figlia di Nino, magistrato di Cassazione ucciso dalla ’ndrangheta il 19 agosto 1991, il Venerdì di repubblica del 23 maggio
«Per anni mi sono nascosta, non rivelando mai la mia storia: eravamo guardati a vista, dallo Stato e dalla mafia. Poi conobbi i ragazzi di “Ammazzatecitutti”. Uno di loro mi disse: “Rosanna, sei la figlia di Scopelliti. Devi fare qualcosa per tuo padre”. Aveva ragione. Ho cominciato a girare scuole, università, convegni. A parlare in pubblico. Ho fatto un sacco di scoperte. Non è vero che i giovani non credono a nulla, anzi: sono stufi di questo deserto di valori»
Rosanna Scopelliti, 24 anni figlia di Nino, magistrato di Cassazione ucciso dalla ’ndrangheta il 19 agosto 1991, il Venerdì di repubblica del 23 maggio
Nessun commento:
Posta un commento