Nostra patria è il mondo intero e nostra legge è la libertà
2.10.19
con Salvini è tutto un tortellino
capisco che molti come me avranno Di questa storia dei #tortellini i coglioni ripieni. e che ci sono cose ben più importante che le sparate di un politico ormai in crisi che pur di ritornare al governo s'attacca alle boiata del più becero sovranismo . Fncl i #coglioni, pappagalli ammaestrati con neuroni in vacanza,o il cervello all'ammasso continuano ad applaudire ed i media a parlare a tutto spiano Ma Salvini oltre a contraddire se stesso vedi la condanna del reddito di cittadinanza da lui votato , non ha meglio di cui occuparsi ? Allora perchè ne parli si diranno i molti . per denunciare il suo populismo ed perchè con Salvini tutto finisce in tortellini
Infatti concordo con questi due post twitter
Difende la religione cattolica: è divorziato Difende la cucina italiana: mangia ai fast-food Difende l'industria italiana: ha un'auto estera. E' Matteo #Salvini. Un italiano su 3 crede alle sue balle. #tortellini
Votano gente come Matteo Salvini, stipendiato dagli italiani da 28 anni, che attualmente conduce importanti battaglie come quella sul #crocifisso o contro i #tortellini al pollo. Però poi i “gretini” sono i milioni di ragazzi che scioperano per il clima. Ah, ok.
Ma soprattutto perchè lo so che avrei dovuto evitare di perdere tempo nel rispondere ed intavolare discussioni ad questo post su fb ma non ho resisto . almeno ( per ora ) mi sono tolto una soddisfazione quella di mettere in crisi ed smontare un leghista uno di quelli dele righe precedenti
Degre MarsNon ci volevo crederere: leggo scemi che danno del razzista/sovranista (che novità la semplficazione delle opinioni con le etichette ad hoc) a chi dice che quella cosa che si chiama <>, alimento tipico emiliano, preparazione alimentare specifica, si fa con un disciplinare definito e storico riguardo agli ingredienti del suo ripieno. Per cui, altre paste ripiene, possibilissime, si chiamino in altro modo e punto. Stanno fuori. Salvini li tiene tutti per le palle e per i neuroni.
Degre Marsle ricette si possono anche inventare, con un nome appropriato. chi le difende non è un sovranista (eccheppalle!), chi lo definisce tale è uno scemo. il tortellino non si fa col pollo così come gli involtini lardellati non si avvolgono nella pelle di tacchino, punto. gli scemi di cui sopra si rendono conto di come siano letteralmente dominati e condizionati dai legaioli? non credo.
Il Tulipano - Il Web Magazine Indipendente scritto dal PopoloDegre Mars È vero che l'equazione nazionalismo o sovranismo che dire si voglia non sempre si equivalgono anche se la distinzione fra i termini è labilissima / sottilissima. Infatti e qui faccio un esempio storico ( lo che sono periodi storici differenti ma come mi hanno insegnato ed è hanno delle analogie ed poi una delle poche cose che non mie che tengo , la storia è maestra di vita sia che debba costruire qualcosa di nuovo che rimanere legato al passato )di quando noi italiani emigravamo ( e lo facciamo ancora oggi ) in Europa e poi nelle Americhe o dal sud al nord del paese e i nazionalisti o regionalisti (ma non è questo il caso) ci prendevano e lo fanno anche ora in giro usando stereotipi del tipo Italiani spaghetti e pizza rimanendo nell'argomento del cibo .infatti non sto contestando la difesa del tortellini ( di altri prodotti locali ) cosa giusta in se contro l'omologazione ed una globalizzazione che uccide le differenze omologandole ad un pensiero dominante ma come la s'applica / si mette in atto è contro i media ed l'informazione che nei titoli ( la gente sottoscritto compreso legge solo quello o le prime righe e poi s'esprime ) si chiamano cose che non sono quelle . 2) il fatto che le tradizioni non sono, o lo rarissimamente come la differenza ( secondo alcuni quello originale rimasto alle intatto ) tra il parmigiano ori se prodotti dalla italiana la cui ricetta ed il metodo di lavorazione fu portato da gli emiliani emigrati negli Usa fra la fine 1800 primi del primi 30 anni del 1900 ,si modificano da una generazione ad un altra 3) che esistono all''interno di ogni regione diverse varianti di piatti o alimenti tradizionali ed un vero nazionalista ed amante delle tradizioni dovrebbe saperlo . Se vuoi ( contattami qui su messanger oppure eccoti la mia email redbeppe@gmail.com ) potrei ma non vorrei divulgarmi troppo citarti quelli della mia sardegna visti che non sono esperto conoscitore delle traduzioni emiliane e romagnole 4) ed ultima strumentalizzazioni non sono accettabili neanche in campagna elettorale . Infatti dovrebbe sorprendere ma ormai non ci si fa più caso purtroppo che una normale regola di accoglienza e di riguardo verso gli invitati sia interpretata come offesa alla tradizione”. Ciononostante, per tutta la giornata i tortellini al pollo hanno animato polemiche culinarie e politiche. “Il tortellino è una ricetta non è un pensiero”, dice a ilfattoquotidiano.it Alessandra Spisni, sfoglina e titolare de La Vecchia scuola bolognese. “I tortellini – afferma – sono quelli classici, tutto il resto è un’altra cosa. Come dice la parola stessa, la tradizione bolognese non può essere diversa dalla tradizione: se vuoi fare un’altra cosa non la chiami “tortellino”. Anche Ivanna Barbieri ( che non riesco a biasimare pur essendo diversa la sua linea di pensiero dalla mia ) chef e dirigente della Federazione italiana cuochi, è critica: “Abbiamo tante altre cose nella cucina bolognese, non solo il tortellino. Si poteva scegliere qualcosa di diverso”, osserva la chef. Che aggiunge: “Non è che non si vuole accogliere, la cucina abbraccia tante culture. Però non si possono confondere le tradizioni. di scioperare contro il tortellino senza il maiale: “La Curia lo chiama il ‘tortellino dell’accoglienza’ ma per i bolognesi doc sarebbe come per un romano fare la cacio e pepe alla bolognese col ragù. Mi espongo ancora di più: come il kebab al maiale per essere accolti dai musulmani”. secondo alcuni giornali La polemica contro la scelta di Zuppi, che proprio sabato sarà ordinato cardinale in piazza San Pietro a Roma, non si ferma agli ‘addetti ai lavori’, ma si scatena anche in ambiente politico, con la Lega e Fratelli d’Italia pronti a criticare chi “sta cercando di cancellare la nostra storia” nel nome del “rispetto”. Per Matteo Salvini, per dire, il tortellino senza carne di maiale è “come dire il vino rosso in Umbria senza uva per rispetto”. Ma lo stesso ex viceministro pochi mesi fa in un post su Twitter aveva pubblicato una foto di tortellini emiliani al ragù di salsiccia, altrettanto lontani dalla ‘vera’ tradizione della città. La tradizione e la cultura di Bologna per tanti però sono diverse da quelle di cui parla Salvini: “La simbologia delle Due Torri e il tortellino a Bologna è anche la possibilità di gustare in un altro modo e in un’altra forma un piatto della nostra tradizione”, afferma sempre ilfattoquotidiano.it Roberto Morgantini, fondatore di Cucine Popolari, la mensa per persone che beneficiano di pasti offerti dalle imprese del territorio, con l’obiettivo di arricchire la scena del welfare chiedendo la partecipazione di attori non convenzionali. “Con i tortellini al pollo si aggiunge qualcosa, non si toglie – continua Morgantini – Penso che sia proprio una bella mescolanza. Anche perché non si tratta del “nuovo tortellino”, ma di un allargamento di una simbologia per includere e non escludere: il tortellino senza carne di maiale è semplicemente un modo per includere altri in una tradizione”.E poi non era imposto era stato fatto soia che fosse in buona fede cioè fatto un tentativo d'incontro fra genti di diversa cultura identità sia che fosse buonista o radical chic d'accatto . Infatti "Il tortellino non fa l'integrazione". Lo dice all'Adnkronos Foad Aodi, presidente dell’Associazione Medici di Origine Straniera in Italia (Amsi) e delle Comunità del mondo Arabo in Italia (Co-Mai), commentando la decisione dell'arcivescovo di Bologna, Matteo Maria Zuppi, di festeggiare il santo patrono con il tortellino al pollo invece che con il maiale per non offendere i musulmani. Con il tortellino di maiale "nessun musulmano si sarebbe sentito meno accolto" osserva Foad Aodi per il quale "modificare le ricette oppure togliere il crocifisso dalle scuole sono iniziative individuali, non richieste dalle nostre comunità. Chi di noi decide di vivere in Europa sapendo che ci sono diverse culture e diverse tradizioni deve essere in grado di rispettare le diversità, questa è integrazione: rispetto e solidarietà reciproco. Altrimenti deve prendere la valigia e andarsene". "La maggioranza dei musulmani non mangia carne di maiale ma non per questo pretende che si trasformino leggi o tradizioni. Io vivo tra Roma e l'Emilia Romagna, mia suocera è romagnola - racconta Foad Aodi - conosco bene le usanze di quei posti. Tra l'altro - chiarisce - dobbiamo considerare che l'85% dei musulmani in Italia, quelli arrivati negli anni '70, integrati e sposati con cittadini italiani, sono laici". Inoltre visto che sei per le identità ti consiglio questa canzone https://youtu.be/z8_fl2UL0L0
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