perchè abbiano paura di cambiare ? e la nostalgia che essa porta il caso di daniele carbini

Leggendo   questa    frase

TUTTI ABBIAMO PAURA DI CAMBIARE.UNA DELLE RAGIONI PRINCIPALI DELLA RESISTENZA A COMPRENDERE,E' LA PAURA DEL cambiamento C.Rogers
 

mi è  venuto  in mente    questa  storia    pubblicata   sulla pagina  fb   di   Daniele Carbini  ,  mugniaio  , foilosofo  , creatore artigiano di pipe  e penne   , da me  precedentemente intervistato per  queste pagine 


Stasera per un attimo sospendo il mio rehab da social e non vi parlo di pipe e non vi mostro solo pipe, ma qualcosa di profondamente ignoto a molti.
Quelli che vedete in foto 
Nessuna descrizione della foto disponibile.

si chiamano laminatoi, ovvero quelle macchine che macinano il chicco di grano in diversi passaggi, da cui poi escono sfarinati e sottoprodotti.
Ebbene, oggi dopo, 33 anni di servizio, gli operai e mio padre hanno cominciato a smontare i nostri laminatoi perchè da domani comincerà la sostituzione con dei laminatoi nuovi, più moderni e più efficienti.
A fine serata sono entrato a vedere il punto della situazione, ho scattato qualche foto e le lacrime scendevano copiose, senza riuscire a trattenerle, vinto dall'emozione.
L'immagine può contenere: ciboQuei laminatoi, che sono stati i rulli macinanti delle nostre farine dal 1986 ad oggi, tonnellate di farine, da cui sono stati realizzati pane, pasta, pizze e dolci, ci saluteranno e andranno in pensione.
Quei laminatoi hanno permesso a me di studiare, ai miei fratelli uguale, alla mia famiglia di realizzarci un futuro ed un presente, faticoso ma fatto anche di soddisfazioni e di moderata agiatezza. Ci hanno dato da mangiare e vestire, case, auto, sfizi e necessità, copertura di malattie e feste di gratitudine.
Scendono in me le lacrime copiose e non sono riuscito a trattenere l'emozione, perchè l'industria artigiana non è solo il prodotto finito che il consumatore vede e usa, ma è anche le macchine da cui vengono fuori, che ne hanno permesso la realizzazione, quelle macchine che sono state fedeli servitori di 
decine di operai che si sono succeduti in tanti anni, in 33 anni, sotto l'amorevole e meticolosa guida di mio padre.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

Quando pensate ad un nostro pacco di farina non pensate solo al prodotto finito che vedete e che toccate con mano, che usate con soddisfazione, ma pensate a tutto ciò che ne ha permesso la realizzazione. Pensate che spesso dietro c'è una piccola storia di vita molto importante, per me molto importante, c'è la storia mia e della mia famiglia.
Scusate per questo post, per un'ora mi sono chiesto se era il caso di condividere una cosa pare me così importante ed intima con il mondo social di oggi. Non faccio altro che ripetermi che non dovrei farlo, che è intimo, personale.
A voi sembrerà curioso, scrivo molto, amo scrivere, amo dialogare e anche scontrarmi, vi sembra che dica moltissimo e quasi tutto di me. Non è così, ci sono moltissime cose che tengo profondamente nascoste e che non condivido con nessuno. L'amore ad esempio, difficilmente ne parlo, anche con gli amici più cari. Quando lo faccio dico un millesimo e mi fermo subito. Non ne parlo. Non lo farò. È roba mia. Lo tengo per me. Il lavoro che mi offre da vivere e da mangiare lo stesso, non ne parlo mai. È intimo e radicato allo stesso modo. Sono moltissime le parti di me fortemente ignote e che vogliono che rimangano tali o al limite condivise solo con chi li ha vissute con me. In quei rulli c'è un pianeta intero di amore, fanculo. Bene, ritorno nel rehab. 
*vi chiedo scusa.

vi lascio      con queste    due  canzoni   

Paolo Bonfanti - Bei tempi andati
bei tempi -  J-Ax 

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