Ma La russa non è il solo. Un altro appena uscito dalla sala cinguetta che il film è «pura propaganda globalista, buonista ed immigrazionista». La colpa sembra essere di non meglio precisati poteri forti perché lo spettatore-sovranista non se la sente di incolpare Zalone che al massimo «ha lasciato che un suo film venisse inquinato». Chissà se è accaduto prima o dopo la polemica sul video musicale accusato di sfruttare stereotipi razzisti e che potrebbe aver ingolosito molti spettatori sovranisti.
Perché c’è chi è convinto che la canzone sia stata «un inganno per convincere la gente ad andare in tempo di record al cinema» ma che in verità Tolo Tolo sia «un film totalmente di regime, a tratti trash». Indicativo il fatto che Zalone si avvalga della collaborazione del “piddino livornese Virzì”.
avesse qualche attinenza con esso ed entrambi hanno preso sul serio gli sfotto che Zalone lancia contro i luoghi comuni , che i nostri politicanti lanciano e i fans acriticamente raccolgono e contribuiscono ulteriormente a diffondere, sull'immigrazione che purtroppo vengono accettato ormai da tutti e non sono più classificabili inquadrabili come lo sarebbero stati un tempo ad una determinata area politico culturale
Anche se la sceneggiatura , fa un po' pena ( ma d'altronde è comprensibile quando non sei portato , la prossima andrà meglio ) , Z è stato geniale nel trattare un tema ipersfruttato ed abusato e ci ha spiazzato tutti come sempre
Anche se la sceneggiatura , fa un po' pena ( ma d'altronde è comprensibile quando non sei portato , la prossima andrà meglio ) , Z è stato geniale nel trattare un tema ipersfruttato ed abusato e ci ha spiazzato tutti come sempre
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