Adesso dopo capodanno c'è l'epifania che come dice un famoso proverbio popolare a sfondo religioso, dato che si riferisce alla manifestazione di Gesù ai Re Magi
Epifania e Annunciazione
«Epifania
tutte le feste manda via
e santa Maria
tutte le ravvia.»
in quanto la festa dell'Annunciazione mariana, cade il 25 marzo, preannunciando l'inizio di un nuovo ciclo di festività. Proverbio che nel corso delle generazioni , come capita con tutta la cultura ( nelle sue diverse forme ) popolare h dovrebbero essere in tanti, ma in realtà sono in pochi quelli che si domandano a approfondiscono quale sia il significato dell'Epifania, la festa che ricorre ogni 6 gennaio. Nelle prossime ore riceverete, anche voi, decine e decine di frasi sulla Befana, divertenti e standard , o magari originali, ma la domanda continuerà a restare evasa. Continuate a leggere l'articolo per trovare o approfondire la risposta al vostro quesito. E non dimenticate, se invierete dei messaggi ai vostri parenti e amici, siate originali. Un po' secondo quanto riporta questo articolo di https://it.blastingnews.com come nello sport , l'importante è partecipare sì ma sempre a testa alta.
Cosa si festeggia allora Una delle domande che ci si pone o che dunque ci poniamo è: qual è il significato religioso dell'Epifania ? Stando alle fonti liturgiche, dodici giorni dopo la nascita di Gesù Bambino, i fedeli sono chiamati a commemorare una nuova ricorrenza, l'Epifania del Signore. La tradizione fa risalire tale rito al secondo secolo d.C, dunque quasi 2000 anni fa. In questa data si crede che i Magi abbiano fatto visita a Gesù. È evidente dunque la correlazione tra Magi e Befana, nel mondo pagano: i primi portarono i doni al figlio di Dio, la seconda ai bambini di tutto il mondo.
È interessante capire anche il significato etimologico di Epifania. La parola deriva dal greco, più precisamente dal verbo epi + faino, prima singolare del verbo che significa mostrarsi. Letteralmente, dunque, Epifania vuol dire 'mi rendo manifesto'. A chi è riferito? Naturalmente a Gesù, che si mostra ai Magi. Quest'ultimi rappresentano tutti i non ebrei o giudei come vengono chiamati con disprezzo .
L'altra domanda, l'ultima, è obbligatoria: che cos'è la Befana oltre la religione allora? La leggenda della simpatica vecchietta che su di una scopa porta i doni ai bambini la notte tra il 5 e 6 gennaio risale al mondo pagano, ad antichi culti di epoca romanao forse precedente che, con il passare degli anni e con l'avvento dell'epoca moderna, si sono trasformati nelle commerciali calze della Befana, il vero e solo scopo, chiamiamolo così, di migliaia e migliaia di bambini, che aspettano la mattina del 6 gennaio per aprire la loro calza e mangiare tanti buoni cioccolatini e altre prelibatezze inserite dalla leggendaria vecchietta e nella sua calza \ e che seconda un antica leggenda Dice una leggenda che Numa Pompilio, il secondo dei sette re di Roma, aveva l’abitudine di appendere una calza in una grotta durante il periodo del solstizio d’inverno. Doveva ricevere i doni da una ninfa..
La tradizione e la religione come succede nelle tradizioni popolari riti arcaici si contaminano e s'uniscono a quelli religiosi Infatti fra le tante leggende si dice che i Magi bussarono alla porta della vecchina per chiedere indicazioni verso Betlemme. Si rifiutò di andare con loro, ma si pentì e decise di raggiungerli. Non trovandoli bussò a ogni porta lasciando un dono sperando che il bimbo di casa fosse Gesù. Ma Non ci sono solo i doni e la vecchietta con la scopa accanto al camino . Ecco che c'è anche la Befana-Madre Natura degli antichi è contemporaneamente la morte e la vita, il male e il bene, il buio e la luce, una donnina anziana e brutta ma in fondo buona: una figura che rappresenta la conclusione di un ciclo e l’inizio di un altro, che ogni cultura celebra dalla notte dei tempi con riti, usanze, amuleti portafortuna.Oppure Si bruciano in diverse parti d’Italia fantocci con l’immagine della vecchia. Sarebbe una sopravvivenza di miti precristiani, Gli studiosi vedono nel bruciare il fantoccio (la Vecchia, la Befana, la Strega), che persiste un po’ da per tutto in Europa, la sopravvivenza periodica degli spiriti malefici, facendo risalire il mito della Befana a tradizioni magiche precristiane. A Verona si chiama Brusa la vecia: il 6 gennaio in piazza Bra un’enorme Befana di stracci e legna viene data alle fiamme.
Le tradizioni e i riti sono decine in Italia e nel mondo. A Montescaglioso, in Basilicata, per esempio, la notte della vigilia dell’Epifania è la notte dei Cucibocca. A gruppi di tre alcuni personaggi girano nella serata per i vicoli e le strade con il volto coperto da barba e cappello. Hanno abiti e mantello scuri e catene ai piedi. Chiedono offerte in natura e portano in una mano un paniere con una lampada ad olio e nell'altra un enorme ago dal quale pende un lungo filo. Con l’ago ed il filo tentano di cucire la bocca dei bambini curiosi che così fuggono e vanno a dormire lasciando spazio alla Befana nella notte.da noi in gallura si chiama pèasca di natale . Un altro rito dellì'epifania è quello de le DODICI NOTTI
Passano dodici notti fra Natale e l’Epifania. Gli antichi romani pensavano che divinità femminili guidate da Diana volassero sui campi per renderli fertili. Sempre queste dodici notti erano quelle in cui compariva Perchta, la germanica signora delle bestie, conosciuta più a Nord come Holda. Appare bella e bianca come la neve oppure con le sembianze anziane della Befana. In Gran Bretagna la notte dell’Epifania è la dodicesima notte shakespeariana, segna la fine del periodo di Natale ed è la notte in cui gli spiriti escono a fare scherzi. Insomma sempre riti pagani che sono in qualche modo passati ed riaddattati per scopi teorici ed " ideologici \ propagandistici " alla tradizione cristiana.
Ma non essendo solo una festa laico \ religiosa . Fino a qualche decennio fa era proprio la Befana e lei soltanto a portare i doni ai bambini oltre a natale per chi poteva permetterselo oppure un solo regalo cumulativo delle due feste se s'era poveri . Poi l’eccesso del consumismo e a crisi economica hanno portato molte famiglie a svuotare le tasche a Natale, arrivando a gennaio senza la possibilità di fare altri regali se non solo dolci avanzanti o le calze della befana che si trovano già pronte nei supermarket e nei centri commerciali Eppure ci vuole molto poco per riempire una calza della Befana e fare anche una bella figura. Inoltre, chi l’ha detto che è solo per i bambini? Anche molti adulti la mattina del 6 gennaio si aspettano di trovare qualcosa appeso al camino e può essere l’occasione giusta per regalare qualche leccornia.più solo come io l'ho conosciuta dei bambini ma anche degli adulti non cresciuti i cosiddetti bambinoni o che riescono a conciliare le due fasi della vita cioè quella dell'infanzia e quella adulta ci si dovrebbe chiedere cosa mettere nella calza e comprarla già pronta o farla tu a voi la scelta trovate sotto dei link in proposito . Io scelgo l'ultima ipotesi anche se a volte in caso d'emergenza sono ricorso a quelle preparate .Scelta riconfermata da : << [...] Ovviamente al bando tutte le soluzioni che potete trovare al supermercato, che contengono dolci industriale troppo calorici e che nella maggior parte dei casi fanno venire mal di denti. Inoltre acquistare una calza già pronta, che richiede come unico sforzo quello di spendere qualche euro, equivale quasi a non regalare nulla, perché dimostra scarso interesse da parte di chi fa il regalo.
Meglio dunque preparare una calza fai da te e riempirla di prelibatezze che sorprendano il destinatario. Bisogna ovviamente conoscere un po’ i gusti della persona che aprirà la calza. Per esempio, se sta molto attenta alla linea e a seguire una dieta salutare, si può riempire la calza con frutta secca, confetture artigianali, prodotti locali genuini e stuzzichini. Infatti non è detto che nella calza ci vadano solo dolci, tanto più che un adulto può mangiarne ancora meno di un bambino se ci tiene un minimo alla forma fisica e alla salute.
Saranno sicuramente graditi, per esempio, barattoli di miele fatti da rinomati apicoltori oppure condimenti particolari, dall’aceto balsamico all’olio extravergine di oliva aromatizzato. Qualche dolce, ovviamente non può mancare e allora è una buona idea scegliere biscotti fatti a mano da abili pasticceri, torroni, taralli a un gusto particolare (per esempio al caffè, adorato da molti adulti). E poi ci sono i dolci tipici locali, dai mostaccioli alle cartellate, dai Cuneesi (deliziose praline di cioccolato ripiene) al croccante di mandorle. Insomma, c’è veramente l’imbarazzo della scelta e poiché questi prodotti sono certamente genuini e dimostrano con la loro semplice presenza nella calza l’attenzione e la cura con cui sono stati scelti, non devono neanche essere troppi: bastano due-tre prodotti per fare una bella calza.>> ( da https://www.artimondo.it/magazine/calza-della-befana-per-adulti/ ) .
Infatti io lo faccio anche a gli adulti Chi lo ha detto che la calza della Befana deve essere destinata solo ai bambini? Anche gli adulti amano ricevere sorprese, ancora più gradite se sono dolci. Dopo il Natale saremmo con qualche soldino in meno ma anche idee piccole ed economiche possono fare tanto, e rendere felice il destinatari non solo cibo.Sempre secondo artimondo Si può approfittare dell’Epifania anche per fare qualche piccolo regalo utile. Gettonatissime le calze, quelle vere, da indossare! Magari artigianali e di buona fattura. Oppure si può regalare un prodotto per la cura del corpo: creme, burrocacao o saponi.Per completare il quadro, un bel biglietto scritto a mano, che farà certamente più piacere a chi riceve la calza.
Inoltre cosi chiudo il cerchio sulle abbuffate delle feste , essa è anche una data in cui le famiglie si riuniscono per l’ultima grande abbuffata del periodo natalizio ,Anche per questo giorno di festa ci sono tante ricette tipiche che si possono preparare e che variano da regione a regione. Infatti non esiste un unico menù dell’Epifania, ma piuttosto una serie di piatti tradizionali della nostra cucina, da cui si possono trarre alcune interessanti idee per poter preparare un buon menù per la festa della befana.
Oltre agli antipasti, i primi e i secondi piatti, nel giorno dell’Epifania non devono mancare le ricette per bambini, in modo da preparare un menù della befana per tutta la famiglia.
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