Purtroppo, l'ex cuoco Giovanni (a Londra dal 1966, ancor prima che il Regno Unito entrasse a far parte dell'Unione europea), non riesce ad ottenerlo per colpa di un bug scoperto proprio grazie alla sua domanda. Il software per le richieste ideato dall'Home Office - l'ufficio britannico per l'immigrazione - è stato programmato per elaborare solo le ultime due cifre della data di nascita. Quindi il 1919, anno di nascita di Giovanni, si è trasformato in "19" e per il sistema l'anziano risulta un neonato che necessita della presenza dei genitori per completare la domanda. Sposato con Lucia, 92 anni, ha 4 figli, 8 nipoti e 11 pronipoti. "Fino a 94 anni ha lavorato in un fish and chips", racconta uno dei figli.
incuriosito e cercando ulteriori informazioni insomma facendo fact-checking ho trovato da questo sito la news http://www.londraitalia.com/cronaca
“Per proseguire l’applicazione del settlement scheme abbiamo bisogno dei dati dei suoi genitori”. A 101 anni!? E in chiesa accompagnato e al cinema mai da solo!? Verrebbe da replicare! Giovanni Palmiero classe 1919, più di 75 anni di matrimonio con l’amata Lucia, decenni di residenza a Londra. Eppure, a poche ore dalla formale uscita del Regno Unito dall’Unione europea, la sua posizione è ancora incerta. Lui, cittadino italiano residente nel Regno Unito dal ’66, inciampa nella burocrazia pre-brexit per un bug dell’applicazione per richiedere il settled status.“Non c’è ansia per l’esito della procedura”, racconta Assuntino Palmiero, figlio di Giovanni, che ci apre le porte di casa per raccontarci questi momenti di fibrillazione che anticipano il B-day.Trascorrere un paio di ore in casa Palmiero è come sentirsi … in Italia. Varcando l’uscio dell’abitazione nel cuore di Islington pare di stare a Decorata, frazione di Colle Sannita. Il calore, i ritratti, l’emozioni, i racconti ti riportano a casa e ti restituiscono quei ricordi famigliari che solo un whatever o anyway spezzano, facendoti ripiombare al civico 48 di un qualsiasi flat in quel di Londra.“Siamo andati all’Inca-Cgil qua vicino – racconta Assuntino – dove papà e mamma, accompagnati da mia sorella e da mia moglie hanno fatto l’application per formalizzare la richiesta di rimanere in UK. Ma la richiesta – precisa Assuntino seduto al fianco dei genitori – è pendente a causa dell’età di papà”.
A raccontarci nel dettaglio come sono andate le cose ci pensa Dimitri Scarlato, che per l`Inca – Cgil è consulente per le questioni Brexit. All’Italian Advice Centre, di cui Andrea Malpassi e Maurizio Rodorigo sono rispettivamente presidente e coordinatore, Lucia e Giovanni ci sono andati e lí hanno avviato le pratiche.
“Quando ho fatto lo scan del passaporto – racconta Scarlato – l’app ha importato tutti i dati biometrici, ma, e qui subito l’intoppo, l’applicazione ha importato la data di nascita sbagliata … ma di cento anni. Il signor Giovanni, infatti, è nato nel 1919, quindi acquisendo le due cifre 19, il sistema ha dedotto che Mr Palmiero fosse nato nel 2019.
Mi sono accorto subito che qualcosa non quadrasse perchè, parimenti alle applicazioni degli under 12, saltava il passaggio della scansione del volto, portando direttamente alla pagina in cui devi scattare la foto. A questo punto – racconta Scarlato – ho preferito interrompere la procedura a favore di un consulto con l’Home Office. Il funzionario che ha raccolto la nostra segnalazione mi ha suggerito di proseguire per poi risolvere successivamente il problema”.
Un consiglio non proprio azzeccato.
“Proseguendo nell`applicazione, a quel punto – ricorda Scarlato, che è, tra gli altri, attivista di primo piano di the3milion – mi chiedeva se intendessimo procedere come applicazione bambino, dovendo inserire alternativamente l`indicazione per l`inserimento di una potenziale residenza dei genitori del signor Giovanni o se avessimo voluto procedere indipendentemente. Era chiaro, quindi, che per l`app sviluppata dall`Home Office Giovanni Palmiero aveva un anno, non 101, come da carta di identità”.Un bug legato all’età a tre cifre, si ferma a 99, come se non avessimo in Italia pezzi di territorio, triangoli di benessere, dove i nostri nonni arrivano ad età a tre cifre, Ma questo, evidentemente gli sviluppatori dell`App, lo ignorano.“Ora – conclude Scarlato – della risoluzione dell`impasse se ne è fatto carico il Ministero che ha raccolto manualmente i dati di Giovanni Palmiero per una risoluzione offline del problema, assicurando un aggiornamento ogni 5 giorni sull`applicazione pendente”.“Questo lo abbiamo ricevuto oggi, si scusano per il disagio ma ancora non ci hanno dato l’ok al settled status per papà” mi mostra il cellulare la figlia Anita, riferendosi al messaggino dell`Home Office, che dice di star riscontrando difficoltà nel concludere l’applicazione, ancora vien da pensare.
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