"E allora le Foibe?" Tutto quello che devi sapere prima di celebrare il venetennale del giorno del ricordo ovvero il 10 febbraio

Quest'anno     si celebrano i vent'anni  dell'istituzione    ( legge 30 marzo 2004 n. 92 ) del   10 febbraio cioè   il Giorno del Ricordo . Esso è uno  di quei   pezzi  storia nazionale   Italiana    che non passa  e  che ritorna   ritorna  periodicamente   trastrumentalizzazioni  della destra  (  ed non  solo   purtroppo    visto  i  fraintendimenti  )  ex  e  neo  fascista parlamerntare  ed  extra  parlamentare . Lo  scopo  di questo  revisionismo   becero   che  non ha  niente  di  storico  ed  è propaganda   degna    della  guerra  fredda   che  ne  ha  sporcato la memoria  \  il ricordo   dei eventi  del confine  orientale  dal 1866-1918 al 1974\89      ed  usato a scopo politico  \ propagandistico     .  Infattti   c'è una   modalità ( salvo  eccezzioni  )    di commemorazione che ogni anno  dal  giorno  dell'istituzione  ,   rischia  di far passare i fascisti per vittime, e quel che è peggio tutte le vittime per fascisti. Però ricordare è giusto, ed è per questo che   condivido  questo video  di Saverio Tommasi : per darvi i numeri reali o  quantro meno   vicini   al vero   , ma  sorattutto   i contesti in cui avvenne quello che viene definito "il dramma delle foibe"   seguito poi dall'esodo  . Perché i morti vanno rispettati tutti, ma la Storia non è innocente. Non sono uguali i fasciti e coloro che resistevano all'occupazione fascista  ,  anche  se  hanno in comune    le nefandezze   commesse  
                                                            


Ma  soprattutto    come ho già detto nei post  sul    giorno  del ricordo   2024  in particolare    nel  post  a mente  fredda  :ì  (  « Come si possono comprendere i fatti che commemorano? È possibile spiegarli astraendoli dal loro contesto e osservandoli con la sola lente delle “vittime ? »   ) la retorica   della  memoria  \ de ricordo    è  un esercizio   vano  ed  inutile     ch  finisce  per  diventare mezzo di propaganda  ed  arma  \  strument idelogico    da  usare   contro  il  tuo  nemico ed  arma di distrazione di massa vedere il video di Caterina Guzzanti ed allora le foibe
Infatti   come riporta    : << Smemorate commemorazioni. Perché le foibe sono uno sprofondo di omissioni >>   articolo   di huffingtonpost.it del 12\2\2024  

Se si affrontano i drammi della storia, bisogna ricordare tutto: che cosa fecero i fascisti in Istria, la Shoah, che cosa i comunisti, la lotta fra Stalin e Tito e il ruolo del Pci, la guerra  fredda  , l'esodo , ecc  Ancora oggi, troppe reticenze  ed strumentalizzazioni da   una parte  e dall'altra  

Se autorità di governo e alte cariche istituzionali affrontano i drammi della storia bisogna fare i conti con essi in modo completo e quindi alla fin fine oggettivo, andando al di là delle rotture e delle divisioni derivanti da una guerra civile – quella del 1943-45 – che tuttora esercita la sua influenza nella lotta politica in Italia. Se si condanna la Shoah, allora bisogna dire con chiarezza che la sua responsabilità primaria è stata di Adolf Hitler e del nazismo ma che il fascismo diede una copertura prima con le leggi razziali del 1938 poi con quello che fece la Repubblica di Salò. Se si condannano le foibe bisogna dire con chiarezza che la loro responsabilità fu di Tito e dei comunisti jugoslavi.
Ciò detto bisogna anche fare i conti con quello che avvenne prima degli anni Trenta e poi nella seconda metà degli anni Quaranta. Negli anni Trenta ci fu la repressione fascista contro gli slavi che è stata indubbia e molto grave ma che non può essere invocata come giustificazione delle foibe e della espulsione degli istriani dalla terra in cui erano nati. D’altra parte, Tito era anche uno non scherzava. Quando Stalin disse che se avesse mosso un mignolo lo avrebbe spazzato via, Tito giocò d’anticipo e fece fuori larga parte dei comunisti jugoslavi più legati a Stalin. Quelli che di essi non furono eliminati finirono in un’isola, la cosiddetta Isola Calva dove il trattamento era molto pesante. In quell’isola finirono anche i comunisti italiani mandati dal Pci dopo la rottura fra Stalin e Tito per fare azione di spionaggio a favore del Pcus. Ovviamente il Pci dovette stendere un velo di silenzio su tutto ciò.
Ciò detto se si condannano Tito e i comunisti jugoslavi bisogna anche parlare del comportamento di Palmiro Togliatti e dei comunisti italiani negli anni Quaranta. Prima della rottura fra Stalin e Tito, Togliatti coprì completamente Tito, i comunisti italiani attaccarono gli esuli istriani considerati dei fascisti. Su tutta quella vicenda è poi calato il silenzio anche perché Tito ruppe con Stalin e quindi ci fu per lui la copertura degli americani e qui in Italia anche della Dc. Da tutto ciò derivò il silenzio durato tanti anni sulle foibe, su Fiume, su Pola, su tutto quello che è accaduto in quelle terre sottoposte ad una successione di persecuzioni di opposto segno. Per andare oltre questi terribili drammi bisognerebbe dare conto di essi in modo completo esprimendo i giudizi conseguenti senza alcuna reticenza nei confronti di chicchessia.


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