nuovi italiani

Sfogliando  le pagine    e le bacheche    social  dei miie contattti    oggi leggo      questo  bellissimo  post   dell'amica    e utente  Daniela   Tuscano

 Per la verità, #mattiafurlani di fragile ha poco. In pista macina falcate con la possanza d'un ariete, «è una bestia» dice di lui il greco #miltiadistentoglu, neo-campione che a momenti s'è visto scippare il titolo dall'azzurro, quasi come #luzlong con #jesseowens. Una bestia bestiale, ché quello di Tentoglu è un complimento, subito ricambiato da un altrettanto efficace «cagnaccio» pronunciato dal romanissimo Mattia con un curioso accento toscano. Sono forza pura, giovane; selvaggia perché innocente. Mattia dunque non è fragile. Ma, per celebrare la sua impresa con un brano musicale, nessuno mi è sembrato più adatto de #luomovolante di #marcomasini. Mica tanto per il titolo. Certo, Mattia nell'aria vola, anzi, cammina. E nuota. Però è un passo della canzone, «la forza di ogni fragilità», a racchiuderlo tutto. Ogni fragilità: quindi non debolezze isolate, ma la costante dell'esistenza umana. La fragilità diviene forza quando è totale, e la vivi, e dopo tante fatiche non ne puoi più, eppure non molli. Fragilità si muta in forza se non trattieni le lacrime e non te ne vergogni, se riconosci che senza tua mamma saresti niente, se ti sei sbattuto e sogni la vittoria ma quando la ottieni è un'altra storia e non credi ai tuoi occhi. L'#italia dell'#atletica, l'Italia più bella, ha inanellato altre strepitose vittorie, #lorenzosimonelli e #zaynabdosso quasi in contemporanea con Furlani. Vederli abbracciati nel tricolore, lei uno scricciolo fra i due ragazzi (ma misura 1.70, sono gli altri a essere spilungoni), radiosi ed entusiasti, fa bene al cuore. Sappiamo che sono di più (#catalintecuceanu, #ludovicacavalli, #elisacoiro, #leonardofabbri e l'inossidabile #yemancrippa), ma Furlani «la bestia» li rappresenta tutti, lui che non è un nuovo italiano ma un italiano nuovo, l'ibrido fra l'uomo e l'uccello, il futuro presente, la forza della fragilità.

© Daniela Tuscano



che   dimostra     che    nonostante   il razzismo  ed  la  exenofobia   della  nostra casse politica    easiaste   un L'Italia più vera, l'Italia più bella, quella senza pregiudizi, senza discriminazioni, che sa apprezzare e far crescere i talenti nello sport, nell'arte, nella scienza, nella vita quotidiana, affermando i principi della nostra Costituzione.
Questi ragazzi sono meravigliosi per la loro bravura e per la determinazione, la costanza con la quale si allenano per raggiungere questi obiettivi indossando la maglia azzurra della nazionale.
Per cui questi ragazzi si meritano la mia ammirazione ed il mio rispetto.

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