2.5.21

Fedez, il Primo Maggio per il Ddl Zan: il video della tentata censura Rai con la telefonata di Ilaria Capitani

premetto che :   sono  un po'  critico su  alcuni punti  del decreto Zan  .,    odio   radical chic ( come atteggiamento sia  ben chiaro non come  persona , almeno  che  non abbia  fatto cose   turpi ed  ignobili  )  , ma qui devo  dargli ragione . Soprattutto     dopo aver   letto  l'arrampicata  sugli specchi  da  parte  della rai  


da  https://www.open.online/2021/05/02/fedez-concerto-primo-maggio-smentita-rai/

«la direzione di Rai3 conferma di non aver mai chiesto preventivamente i testi degli artisti intervenuti al concerto del Primo Maggio – richiesta invece avanzata dalla società che organizza il concerto – e di non aver mai operato forme di censura preventiva nei confronti di alcun artista». In riferimento al video pubblicato da Fedez, la Rai ha dichiarato di «notare che l’intervento relativo alla vicedirettrice di Rai3 Ilaria Capitani (l’unica persona dell’azienda Rai tra quelle che intervengono nella conversazione pubblicata da Fedez) non corrisponde integralmente a quanto riportato, essendo stati operati dei tagli».
Secondo la società, le parole realmente dette da Capitani sarebbero state: « Mi scusi Fedez, sono Ilaria Capitani, vicedirettrice di Rai3, la Rai non ha proprio alcuna censura da fare. Nel senso che… La Rai fa un acquisto di diritti e ripresa, quindi la Rai non è responsabile né della sua presenza, ci mancherebbe altro, né di quello che lei dirà. […] Ci tengo a sottolinearle che la Rai non ha assolutamente una censura, ok? Non è questo […] Dopodiché io ritengo inopportuno il contesto, ma questa è una cosa sua». In previsione delle critiche, Fedez aveva annunciato in una story di Instagram di essere sicuro che la Rai avrebbe provato a «scaricare la colpa sui poveri organizzatori dell’evento».

N..b  
  per  chi  non sopporta la  sua voce  trova qui   https://www.tpi.it/spettacoli/fedez-discorso-primo-maggio-concertone-polemica-lega-ddl-zan-20210502779423/  l'intero testo 

Ma  ora  veniamo   al  fatto  . Ecco    cosa è   cosa  è  successo   da  https://www.thesocialpost.it/



 Il giorno dopo l’intervento di Fedez sul palco del concertone del Primo Maggio, l’onda d’urto investe politica e Rai. Sono infatti due i temi scottanti toccati dal rapper, che in un potente discorso condensa i “mali correnti” di un sistema politico che ha ormai normalizzato esternazioni inaccettabili su temi LGBTQ+, e che nega ai cittadini la

protezione assicurata dal Ddl ZanIl secondo punto è il tentativo di censurare l’intervento di Fedez da parte di Rai 3, che naturalmente nega, ma che poco dopo deve rimangiarsi la presa di distanze, dato un video pubblicato dal rapper in cui mostra la telefonata a difesa di un “sistema” che è espressione totale asservimento della rete pubblica alla lottizzazione politica.

Fedez al concerto del Primo Maggio: cosa ha detto

Fedez prima della sua esibizione ha letto un intervento in merito al Ddl Zan, specificando che prima di passare sul palco del concerto del Primo Maggio ha dovuto subire il vaglio della Rai. Viale Mazzini ha tentato di smorzarne i toni e ha chiesto al rapper di omettere i nomi dei politici.“È la prima volta che mi è successo di inviare il testo di un mio intervento perché doveva essere messo al vaglio per approvazione da parte della politica“, dichiara Fedez sul palco del Primo Maggio, spiegando che in prima battuta l’approvazione non c’è stata.La vicedirettrice di Rai 3Ilaria Capitani, ha definito l’intervento “inopportuno” per il suo contenuto.

L’intervento per il Ddl Zan

Fedez in un primo momento si rivolge a Mario Draghi, chiedendo che la stessa attenzione data al calcio venga riservata anche ai lavoratori dello spettacolo, fermi da un anno. “A proposito di SuperLega“, continua poi Fedez, “due parole sull’uomo del momento, il sonnecchiante Ostellari. Ha deciso che un disegno di legge di iniziativa parlamentare, quindi massima espressione del popolo, che è già stato approvato alla Camera, come il Ddl Zan, può tranquillamente essere bloccato dalla voglia di protagonismo di un singolo, se stesso“.

“Se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno”

Fedez continua riportando dichiarazioni di alcuni esponenti della Lega. Esternazioni vergognose: “‘Se avessi un figlio gay, lo brucerei nel forno’, Giovanni De Paoli, consigliere regionale Lega Liguria. ‘I gay? che inizino a comportarsi come persone normali’, Alessandro Rinaldi, consigliere per la Lega Reggio Emilia. ‘Gay vittime di aberrazioni della natura’, Luca Lepore e Massimiliano Bastioni, consiglieri regionali leghisti. ‘I gay sono una sciagura per la riproduzione e la conservazione della specie’, Alberto Zelger, consigliere comunale della Lega Nord a Verona“. L’elenco continua con altre frasi false e discriminatorie nei confronti dell’omosessualità da parte di alcuni esponenti della Lega.

Il Ddl Zan dopo “le etichette per il vino e il vitalizio a Formigoni”

Fedez rimarca poi come la motivazione che ha spinto la Lega a bloccare in Commissione Giustizia al Senato il Ddl Zan sia stata che il Paese avrebbe “altre priorità”. Il rapper ha dunque mostrato alcuni temi affrontati dal Senato prima della legge contro le discriminazioni per genere e orientamento sessuale: “Doveva discutere: l’etichettatura del vino, la riorganizzazione del Coni, l’indennità di bilinguismo ai poliziotti di Bolzano, e per non farsi mancare nulla il reintegro del vitalizio di Formigoni“.

La Rai nega la censura ma Fedez pubblica il video

A seguito di queste dichiarazioni di Fedez, la Rai ha provato a negare il tentativo di censura. In una nota ha fatto sapere che “Rai 3 e la Rai sono da sempre aperte al dibattito e al confronto di opinioni, nel rispetto di ogni posizione politica e culturale. È fortemente scorretto e privo di fondamento sostenere che la Rai abbia chiesto preventivamente i testi degli artisti intervenuti al tradizionale concertone del Primo Maggio, per il semplice motivo che è falso, si tratta di una cosa che non è mai avvenuta“. Prontamente Fedez ha però pubblicato il video della telefonata con alcuni collaboratori della vicedirettrice di Rai 3, e della stessa Ilaria Capitani. “Ecco la telefonata intercorsa ieri sera dove la vice direttrice di Rai 3 Ilaria capitani insieme ai suoi collaboratori mi esortano ad ‘adeguarmi ad un SISTEMA’ dicendo che sul palco non posso fare nomi e cognomi“, twitta il rapper.

La polemica contro la Rai

I toni usati da Ilaria Capitani e dai suoi collaboratori, che parlano di scelta “editorialmente inopportuna“, destano le ire di Fedez, e non solo. Dopo la pubblicazione del video, il “sistema” Rai diventa un caso politico, ma la verità è che non c’è nulla di nuovo nell’imbavagliamento della rete pubblica verso artisti e giornalisti. Mentre sul web si scatena l’ondata di indignazione, si ricorda l’editto bulgaro di berlusconiana memoria che ha cacciato dalla Rai Enzo Biagi, Michele Santoro e Daniele Luttazzi. Oggi come allora, la Rai dimostra di essere espressione di potentati politici sia di destra che di sinistra, che fanno della lottizzazione della Rete pubblica merce di scambio in accordi di Palazzo. Un male che resiste a chi chiede una revisione completa della Rai, ma nessuna legge che mettesse mano al traffico d’influenze tra politica e Viale Mazzini è mai riuscita a vedere la luce. Forse anche qui erano più importanti le etichette del vino.



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