6.5.21

ma i media sanno occuparsi solo di quello che dice fedez trascurando che ci sono leggi come quella della bigenitorialità che non tutelano dal femminicidio

 Va bene  che  il decreto Zan ,  è  importante   dipende  da punti di vista  , ma  non capisco  perchè  i media e  i  vari movimenti  (  salvo rari casi  )   che   di  solito   aderiscono  alle giornate del 8 marzo e  del  25  novembre, ignorino che   Il problema reale, l'emergenza prioritaria è questa roba qua  : Donne mezze morte (  quando   non vengono uccise  fisicamente  ) e uomini che dicono che sono cadute dalle scale 

[...]

Non è che potete sfrangiare le gonadi con il bacio di Biancaneve ,Zan, Fedez e tutto il corredo medio di notizie, fingendo indignazione ad intermittenza, ignorando completamente e volutamente che questo è il problema reale.                                                        Donne che non vanno protette in quanto "minoranza", (siamo maggioranza), ma in quanto nascere femmine in un sistema patriarcale è una penalità. Va smantellato il sistema di dominio patriarcale, lo stesso che odia le minoranze o quanto non sia convenzionale e funzionale al sistema. Poi sia chiaro evviva Biancaneve, evviva Zan e Fedez e qualsiasi altra cosa serva a confrontarsi e andare avanti. Ma quando in questo paese si parlerà realmente di violenza, e se ne parlerà come priorità, pretendendo rivoluzioni culturali, legislazione adeguate e la piena attuazione della convenzione di Istanbul ? 


Ma   è  soprattutto    figli\e   "sequestrati " dal padre e dalle Istituzioni che avallano la tutela ad oltranza della patria potestà. Un concetto normato da una legge, quella della bigenitorialità, che nelle mani di un violento diventa diritto di vita o di morte, e esercizio di potere e controllo.

Mio figlio è un bambino sequestrato.
Sequestrato dal padre e dalle Istituzioni che avallano la tutela ad oltranza della patria potestà. Un concetto normato da una legge, quella della bigenitorialità, che nelle mani di un violento diventa diritto di vita o di morte, e esercizio di potere e controllo.
Mio figlio, dicevo, è sequestrato perché non può avere il suo documento d'identità. Quindi non può andare nemmeno alla gita della Parrocchia.
Ora, se non fossimo in Pandemia, se fossimo in tempi normali a mio figlio sarebbero preclusi i concorsi musicali nelle più importanti città italiane, le gite con la scuola, i viaggi nella penisola e all'estero, i normali movimenti di un adolescente, insomma.
E quindi nemmeno io potrei muovermi, perché dove andiamo io e mia figlia, senza mio figlio? Perché così vuole il padre.
Un padre che anche solo per questo, è ovvio sia un violento. Cioè è chiaro anche ad una persona con un quoziente intellettivo minimo, che questa è violenza ed è la conferma di una condotta abusante per la quale io e i bambini dobbiamo passare da mitomani.
Dovrebbe essere chiaro, che il privarci della libertà, la libertà, non è che un work in progress iniziato tantissimo tempo fa e ora rimodulato sulle condizioni attuali. [ ... ]



Ragazzi che non possono avere il suo documento d'identità. Quindi non può andare nemmeno alla gita della Parrocchia o scolastica . Ora, se non fossimo in Pandemia, se fossimo in tempi normali a tali ragazzi sarebbero preclusi i concorsi musicali nelle più importanti città italiane, le gite con la scuola, i viaggi nella penisola e all'estero, i normali movimenti di un adolescente, insomma. E quindi << [...] nemmeno io potrei muovermi, perché dove andiamo io e mia figlia, senza mio figlio? Perché così vuole il padre. [...]  continua  qui in questo  suo  post  >> ( testimonianza di Patrizia Cadau ,  vedere   gli estr di cui  ho già raccontato la sua vicenda  qui  sul  blog  .Vicenda,  per la 💩  che riceve e  che  gli viene  continuamente  gettata  addosso    solo per  aver  avuto il  coraggio  di      dire  basta  ed  ribellarsi  alle  violenze   in continua evoluzione   come  dimostrano  gli estratti    di due  recenti post  , sopra  riportati  e    come dimostra il suo account facebook  https://www.facebook.com/patrizia.cadau  in  continua  evoluzione  ed  aggiornamento  ) .
Un  orco è orco sempre. Misero, banale, stupidissimo e miserabile ma in questo protetto dalle istituzioni, senza tutela alcuna delle vittime.
La tutela della responsabilità genitoriale del padre violento, vale quando c'è da fare un dispetto al figlio\a .  I figli hanno   bisogno di un intervento medico  Serve il consenso del violento. Devono  andare dallo psicologo per elaborare le ferite della violenza  esercitata  su di loro  oltre  che sula madre   dal violento? Serve il consenso del violento.  <<  Che poi, guardate la gravità: una bambina o un bambino hanno necessità dello psicologo per parlare della violenza subita, ma serve l'autorizzazione del mostro, a cui magari non si vuole fare sapere nulla per evitare ulteriori ritorsioni  >>  (   sempre  dalla  testimonianza  di  Patrizia  cadau  )  La madre deve prendere gli assegni familiari che servono al figlio ?  Serve il consenso del violento. Ecco  quindi che  in  questo la legge è precisa: serve il consenso del violento, punto, che è presunto tale fino a quando non ci scappa il morto o s e  tutto  va bene  quindici anni di processo. La responsabilità genitoriale a senso unico  nei casi di violenze  in famiglia  e femminicidio   però, dice che il padre debba contestualmente preoccuparsi della cura della prole. Invece, e qui la legge fa spallucce, il violento non paga un centesimo. Essendo un abusante , quando  va  bene  , ovviamente, poco gli importa di sapere come vivono i suoi figli o peggio di dover contribuire per nutrirli e farli crescere.I soldi, letteralmente rubati alla prole, vengono usati per altri  scopi   tranne che per i figli.Il cui carico grava esclusivamente sulla madre.Insomma, non solo questi violenti sono legittimati ad essere tali come violenti nella loro indole più evidente. Ma la giurisdizione si è organizzata per permettere a queste bestie di continuare ad esercitare abusi che apparentemente sono meno gravi.Come se limitare la libertà di movimento   dei suoi figli e  della moglie     possa sembrare meno grave.   << La libertà, capito? Voi che vi lamentate per il covid e chissà quando torneremo a viaggiare liberamente. Sappiate che io e i miei figli dobbiamo comunque aspettare il compimento del diciottesimo anno di uno dei due. Ce ne mancano 5. E non sapremo  >>  sempre  dalla  testimonianza  di Patrizia    <<  mai cosa vuole dire fare una gita noi tre insieme.  Sono felicissima che si parli di diritti civili, tanto. Però a noi vittime di violenza, a noi madri e figli imprigionati, quando ce li riconoscete ? Quando ci liberate dalla violenza ? >> 

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