quando oggi Fedez critica “le priorità dell’informazione italiana” solo perché ci sono alcuni giornalisti sotto casa sua, prende un grande abbaglio.
Anzi: dice proprio una cretinata (si può dire?). Primo: se sei diventato famoso condividendo sui social la tua vita e il tuo lavoro, devi mettere in conto lo voglia o meno che i giornali (siano essi di cronaca rosa o importanti quotidiani) ne rendano conto al pubblico. Perché da che mondo è mondo, e soprattutto al tempo di internet, a fare “notizia” non sono solo fatti di interesse pubblico, ma anche purtroppo le storie che appassionano la gente. E - purtroppo - gli italiani di ieri, di oggi e forse anche di domani hanno piacere a sapere cosa fanno i loro due. Un'attenzione che non nasce per meriti : sportivi , culturali , artistici , ma solo perché i Ferragnez hanno deciso di essere i Ferragnez. Di esporsi. Di mostrarsi. Financo di diventare "modelli" di vita, vedi le battaglie che hanno più volte sostenuto.
Dunque ha ragione Myrta Merlino: Matteo Messina Denaro non c’entra nulla e i mass media vanno presi così come sono, nella buona e nella cattiva sorte. Altrimenti Chiara Ferragni non avrebbe dovuto convocare quella patinata conferenza stampa quando promise il suo cachet di Sanremo in beneficenza. No?
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Sucida sul balcone, i passanti filmano il corpo. I video choc nel Leccese
di cosa stiamo parlando suicidio ( presunto per i genitori ) di Roberta Bertacchi
nella mia rassegna stampa leggo da il giornale del 9\1\2024 del suicidio ( presunto per i genitori ) di Roberta Bertacchi e dell'’orrore social non si ferma neppure davanti alla tragedia di un corpo senza vita. Infatti i I famigliari di Roberta Bertacchi, la 26enne di Ruffano, in provincia di Lecce, trovata impiccata al balcone di casa a Casarano, pare abbia no già inviato , tramite i loro legali diverse diffide: gira infatti attraverso i gruppi WhatsApp un video di pochi minuti che ritrae la giovane al
balcone poco dopo il presunto suicidio.
Non si sa chi l’abbia girato - sebbene forse la polizia postale potrebbe risalire attraverso i metadati - se un passante o un vicino di casa, ma quel che è certo è che si tratta di un comportamento per nulla rispettoso nei confronti di un lutto che ha scosso una comunità.
È difficile immaginare però che la diffusione del filmato si fermi: sono ancora in giro i filmati del revenge porn verso Tiziana Cantone, trovata impiccata in circostanze misteriose nel 2016,. È difficile che un filmato si fermi una volta che finisce in Rete.questo non è documentare ma speculare su un evento drammatico
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Il fatto che il processo a Rosa e Olindo per la Strage di Erba torni di nuovo in aula dà il senso del decadimento del nostro sistema investigativo e giudiziario. Magari il tutto si risolverà con una dichiarazione di inammissibilità all’istanza di revisione o con l'accettazione d'essa dunque è presto per emettere un giudizio. Ma si può però affermare una cosa: finisca come finisca, sarà una sconfitta per
la giustizia. Se infatti verrà confermata la condanna, i parenti avranno comunque dovuto affrontare l'ennesima riapertura della ferita ; se invece dovessero decretarli innocenti, chi ridarebbe loro tutti questi anni passati in cella ?
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Mi sto divertendo un mondo a leggere gli articoli sull’antico scritto di "teologia dell’orgasmo" redatto dall’attuale capo del Dicastero per la Dottrina della Fede, l’ex Sant’Uffizio, Víctor Manuel Fernández. Il
custode dell’ortodossia cattolica un tempo discettava di sesso, eiaculazioni e rantolii durante gli orgasmi e giustamente i tradizionalisti lo attaccano, cavalcando l’onda dopo il pasticcio madornale delle benedizioni alle coppie omosessuali “di non oltre 15 secondi”. La domanda che pongo io invece è banale: che bisogno c'è, teologicamente parlando, di sapere che nel momento di eccitazione massima l'uomo “di solito emette grugniti aggressivi” e “lei, invece, fa balbettii o sospiri infantili” ?
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sempre dalla mia rassegna stampa stavolta da Zuppa di Porro
- Gino Cecchettin torna dal riposo, si dice giustamente ancora provato ma determinato a continuare il suo lavoro. Nulla, per il momento, è dato sapere sul suo possibile “impegno civico” dopo la morte della figlia. Il manager intanto è lì e c’è chi specula. La verità la sa solo lui, ma noi possiamo limitarci a un appello: caro Gino, risparmiaci fiction o serie tv.
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Un negozio di biciclette elettriche a New York è andato in fiamme dopo l'esplosione di una batteria agli ioni di litio
Un negozio di biciclette elettriche nel Queens, a New York, è stato avvolto dalle fiamme dopo l'esplosione di una batteria agli ioni di litio, ha dichiarato il Dipartimento dei Vigili del Fuoco della Grande Mela. Il video mostra il fumo che si forma intorno alla batteria di una bici, prima che il dispositivo esploda e incendi il negozio King Electronic Hub. Il negozio era chiuso al momento dell'incendio e nessuno è rimasto ferito.
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