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Dopo aver dato nel post : precedente : << mai 4 di copertina è cosi veritiera . Madaleine Miller la canzone di Achille >> un giudizio provvisorio con lettura in corso del libro La canzone di Achille ora posso dare una recensione e posso affermare che coloro dicono che la cultura classica è passata di moda e sia solo roba vecchia , non ha letto un’opera di Madeline Miller.
Inizialmente ebbi qualche titubanza a leggerlo perchè , anche se non disdegno le storie d'amore , i romanzi rosa ( etero o gay non sono il mio genere ) , credevo fosse un operazione commerciale o come lo definiscono alcune stroncature uno stucchevole romanzetto rosa tipo Harmony., un opera di cui oltretutto il finale è noto almeno per chi ha studiato o letto i racconto omerici o i romanzi storici ambientati nel mondo Greco \ Ellenistico . Tanto che alcuni stroncature non hanno nè capito il motivo del successo nè l'originalità pur innestandosi sull'Illiade stessa di cui affermano che essa è una copia . Un lbro che ha creato due opposti schieramenti :
da un dibattito sulla pagina facebook ILlibraio
***<< Questi libri sono pericolosissimi !!!! Prendono spunto o copiano da personaggi della letteratura greca e li stravolgono completamente. Risultato: si confonderanno le figure e si penserà che Achille era un omaccione romantico invece della "bestia crudele" che era il suo personaggio (così definito da omero nell'iliade).L'autrice ha puntato su nomi famosi per confondere le masse, forse aveva paura di non vendere se avesse scritto le stesse storie senza rifarsi a personaggi tanto famosi. ... Per me questi libri sono carta straccia. Non perchè siano scritti male, ma per il subdolo tentativo di stravolgere i capolavori altrui a fini commerciali e propagandistici è pericoloso perchè i ragazzi invece di leggere gian battista vico, il più grande omerista italiano, leggono questo romanzetto e pensano che il personaggio di omero sia così davvero.>> **** << Visto che anche ai ragazzi piace, si potrebbe usarlo nelle scuole, per un confronto con l’Achille classico. la rilettura del mito nella contemporaneita.il mito greco racconta i sentimenti che attanagliano la natura umana . nel libro non è tratteggiato come un omaccione romantico, spiega magari il perché diventa una bestia crudele. Sono comunque libri che attingono a lle fonti e non creati in toto di fantasia io non farei una critica così negativa >> ****<<Io credo che chi ha studiato e amato la letteratura greca non possa fare altro che rabbrividire di fronte a questi testi.>> ****<< ***** io ho studiato letteratura greca, tanto. E li ho apprezzati tantissimo. Sono una rinarrazione, MOLTO informata, fatta nel XXI secolo per persone del XXI secolo, secondo i gusti e i mezzi narrativi del XXI secolo.Senza nulla togliere alla bellezza di Omero, senza nulla togliere a tutte le interpretazioni e rinarrazioni classiche, tardoantiche, moderne ecc., di molte delle quali la nostra percezione dei poemi omerici è direttamente figlia >>
Ora sebbene tutti ormai conosciamo direttamente le opere di Omero ( per averla studiata a scuola o perchè ---- come nel mio caso ---- i nonni o i genitori ti la raccontavano anche se un po' edulcorata per la tuà eta per distrarti dala tv o farti andare a dormire ) o indirettamente ( per averne parlare sommariamente dai media o da qualcuno ) la storia di Achille e patocrolo in questo caso , sentirla raccontata dal punto di vista di Patroclo la rende innovativa e apre uno spiraglio anche sulla vita di quest'ultimo che nella tradizione classica ha un ruolo marginale \ secondario . Ciò la rende innovativa e apre uno spiraglio anche sulla vita di quest'ultimo e sulll'intera opera . La scrittura è scorrevole e dolcissima, poetica, accurata e pervasa da una sensualità che non scade mai nel volgare o nello stucchevole , invogliando e avvolgendoti nella lettura Anche se secondo alcuni \e , come i la recensione qua sotto ( fino al minuto 6.15 ) l'alternatrsi tra passato e presente snatura il libro ed la lettura e genera delle incongrueze rendendolo illegibile
Decisamente un libro ben riuscito anche per i non appassionati del genere. Siamo quindi davanti ad un originale quanto riuscitissimo retrotelling inerente l'epica guerra di Troia. Impossibile catalogare univocamente l'opera della Miller. Infatti la storia racchiude un perfetto mix di avventura, romance e formazione (in pieno genere young adult). La celeberrima guerra tra Achei e Troiani viene rivisitata, a tratti reinventata, nonché vissuta, dalla prospettiva di Patroclo, trattando una moltitudine di vicende. Nucleo pulsante del romanzo rimane l'amore che lega i due protagonisti, così diversi tra loro seppur affini e complementari. << La canzone di Achille", per poter essere appieno goduta nella propria interezza, presuppone una discreta conoscenza della mitologia greca, ma la storia appare talmente ben scritta, emozionante e coinvolgente, che mi sento di consigliarla a tutti. Ammetto che in principio ero abbastanza scettico sul reale valore del testo, poiché temevo potesse trattarsi poco più di una storia trash, ben pubblicizzata quanto scarna di contenuti, ma son bastate poche pagine per ricredermi accanendomi subito alle vicende del protagonista, per il quale si prova da subito una profonda empatia e per cui risulta impossibile non fare il tifo. La narrazione è serrata, lo stile elegante e dettagliato con un'ottima ricostruzione ambientale epico-storica e svariati personaggi grandiosamente caratterizzati. Un'opera profonda, coraggiosa ed appassionante, narrata da una penna sublime.>> ( da una rensione sul web ).
Confermo come la recensione appena citata che questo tipo di narrazione è una carezza, l'aiutrice è riuscita a rendere ancor più appassionante e delicato il poema epico più famoso rendendolo a differenza del modello classico in prosa anzichè in poesia
La canzone di Acille , insieme agli altri due romanzi : 1) ., 2) Galatea , sempre della Miller sono
la dimostrazione vivente che la passione per il mondo antico è più viva che mai.
P.s
non sono riuscito a fare come suggerito nella quarta di copertina . anzi il contrario , mi sto rileggendo le parti dell'Illiade in cui si parla di Achille e di Patrocolo
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