19.2.13

anche i boia posso cambiare idea Jerry Givens: storia di un boia che ha mollato davvero ed è+ passato agli abolizionisti

Dopo aver  letto  su  Rsera edizione  delle  19 di repubblica.it  d'oggi   (  gratis  fino   fine marzo ) ma  , [sic ]  of  cute&past , ma  grazie  al cattura  scheramata  sono riuscita  a salvcare  le foto che trovate  sotto , la  storia   cdi  Jerry Givens he  riporto sotto presa  d'altri siti   mi sono meravigliato . Infatti credevo  che certe cose , in un paese  forcaiolo   che  ha  ancora oltre   ( anche  se  in  diminuzione  ) la pena  capitale    fra  gli emendamenti   l'uso libero delle  armi ,   avvenissero solo nella  letteratura  e nel cinema  ( 1 2 )

invece .....
ecco la  storia  sia  in sintesi  ( per chi non ha  tempo  o voglia  di leggere  tutto  l'articolo  )  attraverso  questo video  di rainews24



  sia  qui sotto   con   news  prese  da



Usa, "io, ex boia, oggi lotto contro la pena di morte"

Jerry Givens ha eseguito 62 condanne a morte. Oggi, dopo 17 anni di lavoro, è uno dei più appassionati oppositori della pena di morte. La sua storia raccontata dal Washington Post

di Redazione 17/02/2013


Per ben 17 anni Jerry Givens è stato il boia del braccio della morte in Virginia. Ha eseguito 62 condanne a morte, 37 con la sedia elettrica e 25 con l'iniezione letale. Per anni, anche grazie al ricordo di un brutale omicidio di cui era stato testimone, Givens non ha mai avuto dubbi sul suo lavoro. Ma ora è diventato uno dei più appassionati oppositori della pena di morte.La sua storia, raccontata dal Washington Post, è esemplare di come l'opinione pubblica stia cambiando, in Virginia e negli Stati Uniti.Ex operaio poi diventato secondino, e infine "executioner", Givens aveva una sua routine. Rasava la testa del ondannato, chiedeva ai Dio di perdonarlo per i suoi delitti, infine lo legava sulla sedia elettrica. Poi cercava di farsi un vuoto nella mente e azionava l'elettricità."Dopo non ti senti certo felice, pensi alla famiglia del condannato e a quella delle vittime", racconta l'ex boia.Per anni Givens si era sentito nel giusto. Quando aveva 14 anni, un uomo armato aveva fatto irruzione ad una festa e aveva sparato all'impazzata, uccidendo una ragazzina che gli piaceva. Allora aveva pensato che quell'uomo meritava la morte. E questo pensiero lo aveva sostenuto anni dopo nel suo lavoro di boia. Nel 1993, però, un uomo condannato a morte in Virginia per un delitto brutale, l'omicidio e lo stupro di una giovane madre, fu scagionato completamente dal test del Dna. E Givens cominciò ad avere i primi dubbi.
 Nel 1999, fu condannato a quattro anni di carcere con l'accusa di aver comprato un'automobile con i proventi di una vendita di droga. Givens continua a dirsi innocente da quella accusa, ma la prigione fu per lui un punto di svolta. Lesse molto la Bibbia e approfondì la sua fede battista.
"Pensai alla crocifissione e mi chiesi se avrei mai potuto essere io a mettere a morte Gesù". Così decise che il suo ex mestiere di boia non era compatibile con la sua fede.

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