24.9.18

il senso di colpa si deve combattere \ rimuoverlo , rimuoverlo dopo averlo analizzato oppure conviverci e lasciare che t'attraversi \ ti scivoli insoma ( ma non sempre fare finta di niente ) ?

PER  APPROFONDIRE

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lottando per non cadere ne senso di colpa per  un recente  fatto accadutomi  in rete , anche se ho delle  gravi reponsabilità in uno  "scazzo " ( poi rimosso  dai  commenti  lasciati  sulla   loro pagina fb    diretti interessati  )   tra me ed i genitori di questa ragazzina (ne  avevo parlato anni fa  del  suo incidente  post  poi  rimosso  per  delle inesatezze  da parte mia  e  che  hanno creato  ulteriore  dolore  a  geniotori    anche  se   sono passati  7 anni ) morta  qualche anno  fa  (  I II   ) investita  ,pur non essendo il solo ad averne , ho deciso di ispirato anche da questo bellissimo post di




Matteo Bussola
20 hVi racconto una piccola storia, per la quale mi sento un po' in colpa.
Ero su un regionale che tornavo da una presentazione, dovevo andare a Milano Centrale. Sul regionale comincia a circolare la voce che, oggi, tutti i treni diretti a Centrale fermeranno a Milano Garibaldi. Seduto di fianco a me c'è un signore corpulento sui cinquantacinque, ha l'aria spaesata, entra subito in agitazione, continua a guardare il suo biglietto.
"Madonna come faccio", dice, "io devo andare a Verona, come si fa? Il treno per Verona passa anche da Garibaldi?"
"No", gli dico, "al limite passa da Lambrate. Ma tanto da Garibaldi basta prendere la metro verde e in cinque minuti si è in Centrale, stia tranquillo."
"Ma la metro quale?", dice. "Ma bisogna fare il biglietto?"
"Sì", dico, "ma non si preoccupi, tanto i biglietti della metro li vendono anche all'edicola appena scendiamo, problemi non ce ne sono."
"Ma tu dove vai?" dice, agitatissimo.
"Vado a Verona anch'io", dico, "probabilmente dobbiamo prendere lo stesso treno."
"Madonna, allora sai che faccio?", dice. "Ti sto attaccato fino a Centrale così non mi perdo, posso?"
"Ma certo", dico.
"Grazie", dice, "è che io treni non ne prendo mai, devo andare a Verona per un lavoro, almeno così sono sicuro."
"Non c'è problema", dico.
Quando il regionale sta per arrivare alla stazione di Garibaldi le persone si alzano e cominciano a prepararsi. Mentre sto sistemandomi lo zaino sulla schiena una signora di colore ci passa di fianco. Potrebbe essere di origine nigeriana, forse camerunense, indossa un lungo abito a fiori. Non ci spinge, non è maleducata in alcun modo, semplicemente ci supera mentre noi stiamo prendendo le ultime cose.
Il signore la guarda, poi si volta verso di me.
"Quanto mi stanno sui coglioni questi!", dice.
Lo guardo.
"Questi chi?", dico.
Mi guarda.
"I neri", dice come niente fosse.
Ci fissiamo.
Penso: ecco, ci siamo, è successo. Non è fantascienza. C'è un gentile signore di mezz'età che ha appena ammesso davanti a te di essere razzista, senza provare la minima vergogna. Sono talmente sotto shock che non riesco a dire nulla, esco in corridoio, ci mettiamo in fila per scendere, lui mi segue, continuo a pensarci nei venti secondi che impieghiamo per raggiungere la scaletta. Quando siamo sul binario mi volto verso di lui.
"Senti", dico, "ho deciso che non voglio assolutamente che tu mi segua."
"Eh?", dice.
"Ti trovi la metro e il tuo treno da solo, da qui in poi sono tutti cazzi tuoi", dico.
Mi guarda con un'espressione in bilico tra l'incredulità e il panico.
"Ma...?", dice.
"Porta pazienza", dico, "è che a me invece stanno sui coglioni quelli come te, ma proprio tanto."
Comincio ad allontanarmi prima piano, poi mi metto a correre, lo sento urlare un paio di imprecazioni.
Siccome sono fatto male, mentre scendo le scale per la metro comincio a sentirmi quasi un po' in colpa, come se avessi abbandonato qualcuno al suo destino.
Adesso che ve l'ho raccontata, vi confesso che in colpa non mi ci sento più, nemmeno un po'.

 di scrivere  ed  interrogarmi  con voi  questo post  d'oggi  .
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 Come  ho  già detto nel titolo  mi chiedo  : <<  il senso di colpa   si deve  combattere \   rimuoverlo  , rimuoverlo  dopo averlo analizzato   oppure  convverci e    lasciare  che t'attraversi \    ti scivoli  insoma (  ma non sempre  fare  finta di niente  )  ?   >>  Proviamo  a    ripondere  analizzando    senza  scordare  l'altro Io   ovvero il  leuco'   Pavesiano   o  l'epistole  di  Lucio Anneo Seneca.(  4 A.c - 65 D.c )   le   varie  opzioni 

Primo metodo 
Risultati immagini per SENSO DI COLPA è il più  dloroso    e per  coraggiosi    per  coloro   che  considerano  : <<  (...) Monito terrorista che la retta è per chi ha fretta\ Non conosce pendenze smottamenti rimonte (...) >>  ( CSI - Bolormaa   ) .  E'si efficace  ,  salvo che  tu   abituato  a non riempire   il  vuoto ( droghe   cibo in eccesso  , alcool , mastrubazine continua  ed  forsennata  )  e  quindi se  non gestita  bene   crea    circolo vizioso  perchè  poi ti risenti in colpa   e devi di  niovo lottare per  eliminarlo  .
secondo metodo
Il migliore  per  chi decide  d'appplicare il etodo  dell'equilibrio   efficace    ed meno doloroso  del primo . perchè almeno riesci  a  gestire  meglio il vuoto  d'esso creato  senza  doverlo necessariamente  riempire   a tuttti  i costi  e   subito  .  

 terzo  metodo  
t Sconsigiabile  almeno che  tu non voglia  ( se  non lo  sia  già )  diventare  bastard inside  ed cinico  verso te  stesso e verso  gli altri  . personaggi  come gli indifferenti di Gramsci   (  testo integale   dello scritto ) .  A  volte  è vero  lo uso  anch'io  che  prediligo   sia  il priimo che  il secondo metodo  . Anche  se  dopo     tormenti  ( lo  so  no poco coraggioso  ma  ancora non roesco a gestore  bene  il vuoto  che  esso mi crea  )   perchè  il lottare ti  togliere  energie   ed  quindi  convine  eliminarlo senza lottare  \ fare niente   aspetto che s'estingua da  solo  , ma   se lo  si fa  spesso   si diventa  apatici  e appunti   indifferenti   di cui si parlava prima   . 

1 commento:

Anonimo ha detto...

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qualche giorno fa è stato approvato il ddl che dichiara la GPA «reato universale». Ora sì che eviteremo sfruttamento e mercimonio...

La mia posizione sulla GPA è nota ab illo tempore, mi ha provocato già diverse discussioni, anzi, no, insulti, accuse (di non essere davver...