Senza titolo 97
Il gesto che sta al centro della nostra vita cristiana è a bassissimo contenuto di ideologia e di sentimentalismo. Voglio dire che nell’ultima cena (II Lettura), Gesù ha lasciato anche degli insegnamenti : parole da interpretare, da approfondire, da fare oggetto degli esercizi della nostra intelligenza e dei nostri sentimenti -oltre che del nostro senso morale. E ne parlano tutti e quattro i Vangeli, soprattutto Giovanni, dal Cap. 13 al 17. Ma non sono questi, la cosa più importante di quella cena. Insomma : quella sera Lui non diede ai suoi discepoli un libro dicendo :”Sfogliate e interpretate”, ma un pane DA MANGIARE e un vino DA BERE. le cose che si possono fare con il pane e con il vino non sono poi tante, pane e vino non lasciano spazio a creatività e fantasia : come ogni cosa reale, come ogni fatto, TI SI IMPONGONO. Il pane e il vino non si interpretano ; qualcuno ci ha provato, traducendo le parole di Gesù così :”Prendete e mangiate, questo SIGNIFICA il mio corpo”, ma si trattava di una traduzione sciocca che ben presto è stata lasciata cadere da tutti quelli che prendono sul serio le parole di Gesù.Le parole e i simboli ai quali ciascuno può far dire quel che vuole a seconda dei suoi gusti o dei suoi stati d’animo C’ERANO PRIMA. Dall’Incarnazione in poi, Dio è presente NELL’OGGETTIVITA’ DELLA CARNE : la Chiesa, il Cibo che vi si viene a mangiare... non sono “sussidi” per pensare a Dio : SONO LA PRESENZA REALE DI DIO, l’unica presenza reale , della quale non può fare a meno chi cerca il Dio vero e non soltanto una qualche gratificazione sentimentale o una qualche giustificazione ideologica.
( dall' omelia Don Mario Caccia www.cardinalferrari.org.)
Commenti
Personalmente Gesù non l'ho incontrato nella compagnia della mia parrocchia (come si dice in quel sito): là l'ho solo iniziato ad odiare!
Ma non voglio fare guerre sante! Vi consiglio solo di informarvi... Ed infatti metto la recensione di un libro interessante come post... Leggetevelo "se avete fede"!