detergo il contegno
nel lascivo orgoglio
scivolando mesto
senza giorno
baciando labbra
come fossi un attore
promettendo notti
di goduria e passione
bevendo l’incerto unguento
che da mero cammino
sputando in ogni pozzanghera
prima del nascere del mattino
mi desto sempre in croce
vestendomi lesto e senza voce
abbandonando il nido straniero
d’un amore precoce
scappando nelle grida
appagato nella voglia
chissà se avrò figli
nella memoria
ma adesso scappo non
cerco gloria
5 commenti:
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avevo voglia di scrivere,ma ormai m'è passata,ora capisco cosa provano i fantasmi
avevo voglia di scrivere,ma ormai m'è passata,ora capisco cosa provano i fantasmi
E' bella, quest'uomo che non ha un luogo dove andare, e l'Ulisse moderno
gira di letto in letto , ma dentro gli rimane una profonda nostalgia: quella dei figli non avuti. Non cerca gloria, il suo viaggio è un viaggio per cercare la terra ferma.
Complimenti, mi ha lasciato d'incanto, un piccolo cammeo
Grazie
mareazzurra
l'unica che abbia colto il significato,ne sono felice ed onorato....grazie!!!poche capiscono quello che scrivo,almeno ci sei tu.....spero che passerai dal mio blog....mareazzurra
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