Senza titolo 1013




     INNO ALLA VITA  Madre Teresa di Calcutta


                           


           



La vita è un’opportunità, coglila.
La vita è bellezza, ammirala.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne una realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, conservala.
La vita è una ricchezza, conservala.
La vita è amore, godine.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La vita è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, vivila.
La vita è una gioia, gustala.
La vita è una croce, abbracciala.
La vita è un’avventura, rischiala.
La vita è pace, costruiscila.
La vita è felicità, meritala.
La vita è vita, difendila.



Cari cdv  ( vecchi e Nuovi  ) Lo so che , come  è evidente   da quello che avete scritto  e  che scrivete   nella tag del blog   , il vostro  ( salvo alcuni\e )  fastido   detterminato   silenzio\assenso o  contro  detterminati post   tipo questo , ma non c'è la faccio  a tenermi dentro l'indignazione nel vedere  in che stato  penoso è ridotta l'informazione tv ( ora mai  l'unica  fonte d'informazione   visto che ormai  sono pochi quelli che  leggono i  giornali ) ,  dove una   non  news  diventa  news  e una news   diventa una non  news  e dove verità diventano balle  e  le  balle   diventano verità  .non riuscendo a trovare  le parole adatte  per    manifestarvi il mio sdegnoe rabbia   dello spazio eccessivo   dato ale polemiche  di Bonolis  e  allo scarno spazio  se  non  l'assenza  quasi totale  all presentazione del libro\ film documentario La Mafia è bianca”  ( dvd +  libro 176 pagine  19.50 €  ) di  Stefano Maria Bianchi, Alberto Nerazzini giornalisti  della ex trasmissione  di raidue  sciuscia: Non riuscendo a trovare  le parole   per  esprimere tutto  il mio sdegno \ indignazione lascio   la parola  alla  bravissima( è a dir poco )  concitta degregorio  . << Non dico che se ne debba parlare come delle liti fra Bonolis e la redazione sportiva Mediaset, argomento di massimo interesse perciò meritevole di prime pagine con foto e firme in palchetto, commenti e controcommenti, soliloqui e dibattiti in tv. Segnalo tuttavia una certa sproporzione - non tanta, un po' - fra la copertura giornalistica dell'evento "malumore di Bonolis" e l'uscita, negli stessi giorni, di un film-inchiesta sulla mafia oggi: la mafia che non spara quasi più e che fa i soldi, che elegge deputati e presidenti di regione, la "mafia bianca". Non girate pagina, non sbuffate, state attenti un momento perché ne vale la pena: i in questo documentario si parla di noi. Degli italiani oggi al potere, di quelli che ci governano e che abbiamo eletto a rappresentarci, di Casini il presidente della Camera e di Cuffaro il presidente della Regione Sicilia, degli ospedali dell'isola dove - dicono le cronache ogni giorno - si muore di parto e di appendicite, si muore spesso appoggiati in una branda in corridoio perché non c'è posto. Si parla dei soldi di Brusca e di Provenzano riciclati nella sanità privata, delle convenzioni pubbliche che ingrassano le cliniche costruite con soldi illeciti e lasciano agonizzare gli ospedali. Scommetto che i giornalisti del New York Times e del Boston Globe, se vedessero il film, ci scriverebbero un articolo e magari farebbero anche un viaggio fin qui a vedere da vicino. Noi no, siamo discreti.>>. anche  troppo  visto  che  pochissimi   si sono indignati   ( e ricordano  )  la  famosa frase  detta  da un mistro   sulla mafia  : <<  con mafia e camorra bisogna convivere e i problemi di criminalità ognuno li risolva come vuole >> . Sempre  concitta  sulla scarsa informazione   alla presentazione   del film documentario  :<< Scommetto anche che quasi nessuno di voi ha sentito parlare di La mafia è bianca, di Stefano Maria Bianchi e Alberto Nerazzini. Anche a me, d'altra parte, la notizia della proiezione è arrivata per tam tam: vieni domani all'Ambra Jovinelli, merita. Nessun annuncio, nessun manifesto o dibattito nelle pagine degli spettacoli. Così è successo che a teatro quella sera sono arrivate trecento persone, una folla che non si riusciva a passare. C'erano moltissimi ragazzi, poi Giuliana Sgrena e Lucia Annunziata, Carlo Rognoni e Nicola Piovani, Citti, Fiorella Mannoia, Scamarcio il Libanese di Romanzo Criminale, Furio Colombo, Antonio Di Pietro, Claudio Fava, giornalisti e musicisti, attori e registi, politici e scrittori, pubblico. C'era Michele Santoro, anche, perché i due autori del documentario sono ex inviati di Sciuscià, il programma che non esiste più ma che invece esiste ancora, vedete. Santoro ha ringraziato Ilaria Cornaggia Medici, una signora fiorentina che vive in Australia e che ha finanziato il lavoro. Ci ha messo i soldi per passione, da lontano >> da D  ( inserto    del sabato del quotidiano www.repubblica.it  disponibile  , ovviamente   soitto registrazione gratuita  anche  online   a www.dweb.it )  n 477 della  scorsa settimana    . IL  film   fa pensare e  fa riflettere  . Nei 118  minuti  del dvd  vengono posti pesanti interrogativi  sull'oscuro intreccio tra Cosa nostra  ( e non solo ) con la politica (  quella  che io  intendo dei partiti e delle istituzioni )che  ha caraterizzato e continua tutt'ora  a  caraterizzare  la  storia del nostro paese    e documenta  una  nuova ed inquientate   stagione del potere  ( vedere la nuova proposta di legge  sul sequestro dei beni mafiosi  ) .Tra intercettazioni telefoniche e ambientali  , dichiarazioni di pentiti  e  interviste  scomode. Inoltre al suo  interno , svetta la figura di Totò Cuffaro "vasa vasa", bacia bacia, leader dell'Udc in Sicilia e di recente presidente del congresso di quel partito, a Roma, salutato da Casini con molti omaggi. Di Cuffaro si vede uno spezzone di una trasmissione di molti anni fa ( mi pare  del 1990\1 ) fatta  da  Costanzo e Santoro che  dedicarono alla memoria di Libero Grassi. In studio da Costanzo c'è il giudice Falcone. Santoro è in piazza, a un certo punto si alza dal fondo un giovanotto in camicia, rotondetto, che comincia a urlare: "Questa trasmissione è mafiosa, voi state denigrando un pezzo sano della Dc, voi ci insultate, aiutate la mafia". In studio nessuno sa chi sia: Falcone assume un'aria interrogativa, Rita Dalla Chiesa dice "è un pazzo", non si riesce a dargli un nome. Era Cuffaro. Da lì è iniziata una carriera che lo ha portato a essere l'uomo più potente dell'Udc che fu di Follini e non solo di quella. L'Udc di governo. La Sicilia del 61 a 0 per il centrodestra alle elezioni. Documenta,il film, come Cuffaro abbia chiesto per farsi eleggere, primo nelle preferenze, l'aiuto dei boss di Cosa nostra: intercettazioni, deposizioni, interviste. Dice Angelo Siino, ex ministro dei lavori pubblici della mafia: "Un personaggio ridanciano, grazioso, così, molto alla mano, che immediatamente riconobbi essere l'onorevole Cuffaro. Subito baci e abbracci, ci siamo dati del tu, mi disse: sono venuto qua perché mi devi aiutare" Sono . 118 minuti di cose mai viste,o  vioste  solo  a tarda  notte  o la mattina  presato   o  nella riserva indiana   sempre  sotto assedio  di rai 3 nella trasmissione  blob o  fuori orario  e  che mai si vedranno in tv  ( almeno quelle  ufficiali ovvero rai-meiaset o raimediaset  tanto  è uguale sono  tutt'uno  ). IL dvd bisogna comprarselo in libreria . La mafia  è bianca  racconta     i cambiamenti dell'organizzazione  dell'organizzazione  sotto la  guida   del super latitante bernando provenzano  .un atto  d'accusa  feroce  verso  un sistema politicvo affaristico  che  domina , ora  più  che mai il nostro paese da più  di uin secolo  e che  rischia  di  diventare ( sempre che non lo  sia  già   9 definitivo   a causa dell'indifferenza  ( la mafia  non esiste   che te ne frega  della mafia  sei sardo  ?  che   te  ne frega  del ponte sullo stretto ? , ecc secondo certe email che mi sono arrivate )  o la complicità  se non la  diretta  partecipazione  Andreotti e Lima  ne sono un esempio   dei partiti   e  il silenzio   totale  ( salvo  poche  mosche bianche  )  dell'informazione . IL Libro  una ricostruzione minuziosa e apapssionate ( almeno per me    che  m'interesso di storia  e  di politica  ) delle  inchieste che  procura  di palermo   sta conducendo sugli intrecci fra mafia e e politica in Sicilia . Un racconto che si dipanba  lungo il filo  dei rapporti  che legano Toto cuffaro  all'imprenditore  Michele Aiello e  al boss  mafioso  Giuseppe Guttadauro . Sullo sfondo   dell'intera vicenda  la  figura  del capo dei capi  di cosa  nostra  bernado provenzano ( trovate fra i link sotto  la storia  della  sua  latitanza che dura da  quasi 50 anni  ) .   Quindi    se  vi và  se siete  fra   quelle persone  che non hanno  mandato il cervello all'ammasso ( scusate  se  ripeto  più  volte    in questo blog   tale frase  \  espressione ma non ne trovo   di meglio per definire coloro  che accettano tutto passivamente e acriticamente   )  e trovano ancorta il corraggio di  indignarsi    compratelo , guardateloe leggetelo  , masterizzatelo  e  fotocopiatelo affanculo se  è un reato ,.oppure   riunite  più persone  e organizzate   pubbliche diuscussioni  . insomma  fatelo guardare e leggere   a tutti  a più gente  possibile  . Fate  che  coloro che  sono morti per uccisi  dala mafia  , non morti  invano . Non sò più  che altro dire se non quello  di riportare   1)   IL TESTAMENTO POLITICO LASCIATO DA FRANCESCO FORTUGNO AI GIOVANI CALABRESI  : << Noi dobbiamo ritornare a fare politica, dobbiamo far sì che voi giovani crediate in noi che la facciamo tutti i giorni, in modo da invogliarvi, interessarvi e coinvolgervi direttamente, sempre di più.Perché, vedete, voi siete il futuro, voi siete il rinnovamento, voi sarete i futuri amministratori di questa Calabria e di questa Italia. E non è possibile che voi vi disinteressiate di politica, perché altrimenti un domani non ci saranno persone competenti, capaci, ma soprattutto “limpide”, che andranno ad occupare i posti che noi dovremo ovviamente lasciarvi.Quindi noi abbiamo una grande responsabilità: dobbiamo svolgere bene la nostra attività, dobbiamo essere trasparenti; in modo che si desti un vero interesse, che non si dica che il politico è un imbroglione, uno che comunque non dice la verità o uno che prende in giro la gente solo per carpirne i voti, creando clientele.Però noi abbiamo un’arma: noi votiamo.E allora siamo noi che abbiamo il dovere morale, prima che civile, di scegliere tra i vari candidati che ci sono in campo quelli più affidabili, quelli più “puliti”. Ma consentitemi anche di dire che, purtroppo, un po’ la colpa è anche nostra se oggi c’è qualche politico, più di un politico, che non fa il suo dovere o che, peggio ancora, fa qualcos’altro » preso dal bellissimo sito  ammazzatecitutti . 2)  le parole di una ragazza di locri  :<<  Speriamo   che dopo i funerali  e le  lacrime  , l'italia  non si  dimentichi di noi  . E' acaduto già  tante volte  , troppe volte  . Ecco  , sarebbe bello   se i  grandi nomi dela cultura  , dello spettacolo ,  del  giornalismo  ,  venissero   a tenere conferenze  ,  a  fare spettacoli , semplicemente   a farsi   vedere in giro  . Sarebbe   meraviglioso se artisti  , attori  , intellettuali calabresi   ci portassero un messagggio di  fiducia  . Non può   finire  cosi . Noi  dobbiamo battere la  mafia   una  volta per  tutte  . Abbiamo bisogno di atti concreti  , ma  soprattutto di non smarrire la speranza  . Vogliamo sentirci italiani  ... >>una  ragazza  calabrese (   dal libro dell'unità   e adesso ammazzateci tutti   di enrico ferriero  >> 3)  con un'altra frase  ( sempre  dallo stesso libro  )  che  pur  non  condividendole  in pieno  per  il  mio spirito ribelle  e  libertario  , le  cito in quanto degne  di rispetto   e  di stima  : << [...]  Ogni colpo  inferto alle istituzioni   colpisce tutti noi e  sarebbe  un errore gravvissimo  pensare  che non sia cosi  , nessuno può chiamarsi  fuori dala battaglia   contro la criminalità organizzata . , poichè con l'indifferenza  e il disimpegno   non si posso  certo affermare   valore  come la legalità e  la democrazia  [....]>>  Francesco  Fortugno 15\5\2005 .  Concludo  rispondendo  achi dice   quelle cose  scrittemi  via email ( per  io  ponte di messina  risponderò  con un post  aa parte perchè  non vooglio  annoiarvi  )    gli consiglio   di vedersi  gli approffondimenti  qui sotto  e  di leggere  eglio il “Mafie d'Italia nel nuovo millennio: analisi e proposte".   consigliatomi  da un utente  del   forum  di ammazzatecitutti    in risposta  ad   uno sfogo  sul   può aiutare a comprendere meglio la storia e lo stato attuale delle mafie e ti sarà più facile rispondere alle domande . lo potete  scaricare gratuitamente sul sito di “Libera” ed in particolare a questo link: http://www.libera.it/index.asp?idmenuliv3=254 . E che  m'interesso  di mafia   perchè   purtroppo a causa   della scarsa  lotta  con  cui  e stata affrontata   daqi vari governi che si  sono succeduti dall'unità di'italia ad  oggi  , lasciando  che a combatterla fossero pochissime persone  (  giudici  e magistrati coraggiosi ,  giornalisti e  pochi    ed onesti appartenenti alle foprze dell'ordine   )  èsuccesso che  non è  più  solo u fenomeno locale  ma  si è  esteso a tutto il paese . Infatti  a nazionale  infatti  :  nelal mia regione  anche se  :<< Impensabile quindi per le organizzazioni mafiose tentare un radicamento massiccio in termini di uomini e attività. La stessa società sarda non è poi culturalmente permeabile a infiltrazioni di questo tipo. >>  . Infati al  tribunale  della mia cittàò da cui dipende anche olbia e la  gaallura , il  rapressentante della commissione ecomafgia   e criminalità  ha  giudicato  preoccupante  l'aumento dei reati  d'usura e  riciclaggio  e poi  inoltre :<< L'isola, tra l'altro, non è nemmeno allettante per le ecomafie, uno dei più grandi business criminali del momento. Troppo complicato, costoso e rischioso introdurre via mare scorie nocive. Anche se il progressivo spopolamento di ampie zone dell'interno rende ideale il territorio per l'installazione di discariche abusive (attenzione quindi agli inquinatori locali).
Il quadro potrebbe apparire confortante ma, in realtà, la Sardegna per la sua vocazione turistica e l'endemicità della crisi economica assume un ruolo strategico per l'ultimo anello della catena criminale: il riciclaggio. Ripulire e occultare il denaro sporco diventa ogni giorno più difficile per le organizzazioni mafiose a livello mondiale. news tratta da   questo articolo  qui  E  poi   come dice Giovanni impastato fratello di Pennino : << (... )  bisogna  rompere  la  cultura dell'illegalità ,con la cultura mafiosa  e questo deve avvenire principalmente  dentro ogni uno di noi  . non possiamo delegare   tuto alle forze di polizia  , la mafia non è   solo un problema repressivo d'ordine pubblico  , ma  è anche  spoprattutto un problema  culturale (... )  >> concludo con un ultima citazione  : << 
... in verità non so bene di quale parte della spagna è originaria la mia famiglia. Naturalmente i miei antenati partirono da lì molto tempo fa, coprenosi con una mano dietro e una davanti e se non tengo anch'io così le mani, e solo perchè è una posizione scomoda.Non credo che siamo partenti stretti, tuttavia, se lei è capace di fremere d'indignazione ogni volta che nel mondo viene commessa un'ingiustizia, siamo compagni, cosa più importante.>> Erenesto Che Guevara . con questo è tutto alla prossima         



 approfondimenti


la presentazione  del  documentario  14 novembre 2005 - Teatro Duse (Bologna)

Guarda in Formato Real Player - ADSL
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Guarda in Formato Real Player - 56K
 


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  Guarda in Formato Windows Media Player - ADSL

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Guarda in Formato Windows Media Player - 56K 


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Ascolta in Formato .MP3


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 i link  di  http://www.ammazzatecitutti.org/ :



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