Senza titolo 1081
Non vi sembra alquanto offensivo il modo in cui è stato trasmesso il filmato dell'esecuzione di Quattrocchi? Non ci hanno fatto vedere - per fortuna - la scena più ripugnante, ma al momento del taglio, giornalisti e giornalai non hanno mancato di sottolineare che LORO, eredi di una democrazia illuminata (cioè quella degli americani che lanciano bombe atomiche e fosforo su città indifese) hanno tagliato - che peccato! - la scena "clou", mentre Al Jazeera se non lo ha trasmesso lo ha fatto in malafede. In più, commettendo la gaffe orribile per tutta la serata, insistendo anche di fronte alla sorella del povero Quattrocchi che la tv araba ha trasmesso molto di peggio! Tanto valeva, insomma, farlo vedere, visto che ci sono stati morti peggiori. Ci mancava solo il medico legale esperto di autopsie a "Porta a Porta" a spiegare la differenza tra l'effetto televisivo in una decapitazione rispetto a un'esecuzione da arma da fuoco. E l'esperto di balistica a spiegarci la dinamica dello spruzzo di sangue che - per rispetto alla famiglia e ai telespettatori un po' delusi - LORO hanno evitato di farci vedere.
Si è parlato più che altro di immagini autocensurate e di "retorica" della patria, mentre di patriottico c'era soprattutto la dignità di una persona che sa di ricevere il colpo fatale. Quattrocchi alla fine è stato presentato come un eroe "solo" per le parole spientemente registrate, ma i servizi di ieri che hanno limato, tagliato e amplificato sono i portavoce dell'eroe e quindi qualsiasi giornalista con la faccia imbronciata di circostanza e la tv stessa ha svolto un servizio pubblico di eroismo. Quasi quasi, alla fine dello speciale che riproponeva il fritto misto della giornata, speciale solo per la partecipazione della sorella giustamente incazzata con il sistema (non solo) televisivo, la tentazione era quella di appuntare una medaglia anche a Mimun. Un autoincensamento di cui non avevamo bisogno. Già c'è Vespa a candidarsi per il Nobel, non c'è bisogno di un vespaio che gli vada dietro.
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