alla faccia di che dice che la politica non c'entra nel caso bibiano e di chi si lamenta quando ne parlo e che dovrei aspettare il processo . allora lasciamo disinformazione e fango a ste merde ?
https://www.esquire.com/it/news/politica
DI SIMONE ALLIVA 18/07/2019
Come il caso Bibbiano è diventato uno strumento di guerra sporca contro PD e comunità LGBT
GETTY IMAGES
E allora cosa pensate dei fatti di Bibbiano, da che parte state, in quale tifoseria vi iscrivete? Da nessuna, dovremmo poter dire. Di fronte alle notizie orribili che arrivano dall’inchiesta “Angeli e demoni”, in cui alcuni bambini sarebbero stati manipolati e sottratti alle famiglie di origine per darli in affido ad altre, dovremmo poter dire: scelgo il silenzio. Mi allontano da questo circo osceno di opinioni nette, urlate. È certo una storia nera, orribile. Prima o dopo sapremo con certezza dalle carte giudiziarie e dai processi chi sono le vittime e i colpevoli in questa vicenda di abusi di potere, sulla quale davvero non ci sono parole che bastino. Funzionari pubblici, assistenti sociali e psicoterapeuti, bambini allontanati intenzionalmente dalla propria famiglia. E ancora le accuse di frode processuale, depistaggio, abuso d’ufficio, maltrattamenti su minori, falso in atto pubblico, violenza privata, tentata estorsione, peculato d’uso e lesioni personali gravissime.
La scena è questa. Basterebbe questo. Invece no. Questa è una vicenda di cronaca che parla da sola, eppure media e politica hanno deciso di trasformarla in altro per il proprio tornaconto elettorale e non solo. “Angeli e demoni” è già il titolo perfetto, ricorda già un altro romanzo di successo. Una fiaba nera con orchi e torture, lobby potentissime (quella Lgbt naturalmente) e l’eterno ritorno dei comunisti mangiatori di bambini. È questo l’effetto che fanno, del resto, certi dibattiti tv e certe riflessioni lette in questi giorni.
A Ferrara Fratelli d'Italia ha proposto di indagare sull'orientamento sessuale delle famiglie affidatarie: un altro passo verso il triangolo rosa sui cappotti degli omosessuali
Ma ci sono i fatti e poi ci sono le opinioni. Sembra inutile scriverlo ma ci siamo lasciati divorare dalle opinioni. Come succede ormai da tempo in questo paese sempre acceso. “Angeli e demoni” parla di un sistema in cui i bambini erano indotti a raccontare violenze subite dai familiari. Il motivo è chiaro: soldi. Ogni famiglia riceveva tra i 600 e 1200 euro al mese; mentre gli psicologici che supportavano i bambini avrebbero preso circa 135 euro a seduta.
Questi i fatti. Questa la scena. Ma come sempre la scena non conta, non interessa. Quello che non si vede affascina, seduce e aumenta il consenso: l’elettroshock somministrato ai bambini per fare il “lavaggio del cervello” ( notizia che non ha mai trovato riscontro). L’arresto del sindaco Andrea Carletti del Partito Democratico. Carletti viene arrestato “in merito alla presunta violazione delle normative degli appalti. Non ha accuse in concorso con le violenze ai bambini”. Non importa, conta solo quello che non c’è: Luigi Di Maio pubblica un post su Facebook che non lascia dubbi: “ARRESTATO” scrive in caratteri cubitali per il “business orribile sui minori”.
Il Partito Democratico viene ribattezzato “Partito di Bibbiano”. L’hashtag che si diffonde è definitivo: #PDofili. E ancora vignette, insulti e anche tentate aggressioni come l’irruzione da parte di due militanti di Forza Nuova nella sede nazionale del PD a Roma. Alle accuse su Moscopoli che travolgono la Lega di Matteo Salvini, i leghisti rispondono “Parliamo di Bibbiano”. La difesa somiglia a quei giochini che fanno i bambini in età prescolare: pari e patta, specchio specchio, quei giochi lì.
Poi, nella fiaba nera di Bibbiano, entra in scena un altro antagonista: il gender. “Il mostro arcobaleno vuole i vostri figli in pasto”, scrivono i militanti di Forza Nuova mentre ritraggono una signora intenta a mangiare un bambino (ricorda qualcosa?). Perché? Semplice: tra gli affidi manipolati c’è anche il caso di una bambina assegnata a una coppia di due donne, anche loro indagate per maltrattamenti.
Un caso gonfiato dai soliti noti: le associazioni omofobe come Pro-Vita, il giornale diretto da Belpietro, per fare alcuni esempi. A Ferrara Fratelli D’Italia ha presentato un’interpellanza per chiedere al Comune di entrare nella privacy dei genitori affidatari ferraresi e di quantificarli in base all’orientamento sessuale. Cioè schedare le famiglie arcobaleno. Un altro passo verso il triangolo rosa sul cappotto per gli omosessuali.
“Il mostro arcobaleno vuole i vostri figli in pasto”, scrivono i militanti di Forza Nuova
Il problema nella narrazione di Bibbiano resta la cortina tossica che lascia dietro. Le campagne ideologiche creano effetti domino. Mentre una parte di popolazione riesce a comprendere, non lasciarsi distrarre dall’obbligo di indignazione permanente, moltissimi non riescono a fare filtro per merito o per colpa. La Fiaba Nera di Bibbiano alimenta quel vento misterioso che non si sa da dove viene ed è inutile cercare, un vento dentro che gonfia il discorso d’odio, prende a pugni la pancia di un pezzo non minoritario della popolazione e poi incendia i tessuti sociali. È un tema di prossimità. Il vicino di casa legge dell’ex psicologa lesbica che “strappava i figli ai genitori per darli in pasto al gender” e reagisce in un unico modo: prendendo di mira chi trova assimilabile alla notizia, a prescindere dalla responsabilità personale.
Ci siamo seduti su una bomba mentre la morbosità e lo squilibri tra informazione e disinformazione sta portando la conflittualità di su un altro livello. Se anziché urlare nel mucchio ci occupassimo di capire eviteremmo tutto questo. Basta fare domande semplici, quelle che fanno i bambini. Tipo: se la psicologa lesbica fosse stata eterosessuale e avrebbe dato la bambina in affido a una coppia etero, l’abuso d’ufficio sarebbe meno grave? Ribaltare quel dettaglio su un altro piano ridimensiona la colpevolezza? Il fatto che la madre affidataria sia l’ex compagna incide sul piano penale? Aggiungere particolari voyeuristici non cambiano il rilievo penale della vicenda e neanche la responsabilità individuale. Eppure qualcuno ha inventato “il movente ideologico Lgbt dietro il complesso sistema degli affidi” – le parole sono del consigliere ferrarese Soffitti. Un movente che oscura l’intera vicenda solo perché una delle sette coppie è una coppia lesbica. Un dettaglio che diventa così la storia, la fiaba nera mentre il resto è contorno. Siamo tutti dentro, attori e spettatori, vittime di un sortilegio che ci intrattiene e ci fa avvelena, incapaci di fare silenzio e in attesa del primo tragico finale.
DI SIMONE ALLIVA 18/07/2019
Come il caso Bibbiano è diventato uno strumento di guerra sporca contro PD e comunità LGBT
Se pensavate che la politica italiana non potesse scendere più in basso, sappiate che Di Maio e la Lega stanno usando un caso di cronaca per cercare di associare PD e pedofilia.
GETTY IMAGES
E allora cosa pensate dei fatti di Bibbiano, da che parte state, in quale tifoseria vi iscrivete? Da nessuna, dovremmo poter dire. Di fronte alle notizie orribili che arrivano dall’inchiesta “Angeli e demoni”, in cui alcuni bambini sarebbero stati manipolati e sottratti alle famiglie di origine per darli in affido ad altre, dovremmo poter dire: scelgo il silenzio. Mi allontano da questo circo osceno di opinioni nette, urlate. È certo una storia nera, orribile. Prima o dopo sapremo con certezza dalle carte giudiziarie e dai processi chi sono le vittime e i colpevoli in questa vicenda di abusi di potere, sulla quale davvero non ci sono parole che bastino. Funzionari pubblici, assistenti sociali e psicoterapeuti, bambini allontanati intenzionalmente dalla propria famiglia. E ancora le accuse di frode processuale, depistaggio, abuso d’ufficio, maltrattamenti su minori, falso in atto pubblico, violenza privata, tentata estorsione, peculato d’uso e lesioni personali gravissime.
La scena è questa. Basterebbe questo. Invece no. Questa è una vicenda di cronaca che parla da sola, eppure media e politica hanno deciso di trasformarla in altro per il proprio tornaconto elettorale e non solo. “Angeli e demoni” è già il titolo perfetto, ricorda già un altro romanzo di successo. Una fiaba nera con orchi e torture, lobby potentissime (quella Lgbt naturalmente) e l’eterno ritorno dei comunisti mangiatori di bambini. È questo l’effetto che fanno, del resto, certi dibattiti tv e certe riflessioni lette in questi giorni.
A Ferrara Fratelli d'Italia ha proposto di indagare sull'orientamento sessuale delle famiglie affidatarie: un altro passo verso il triangolo rosa sui cappotti degli omosessuali
Ma ci sono i fatti e poi ci sono le opinioni. Sembra inutile scriverlo ma ci siamo lasciati divorare dalle opinioni. Come succede ormai da tempo in questo paese sempre acceso. “Angeli e demoni” parla di un sistema in cui i bambini erano indotti a raccontare violenze subite dai familiari. Il motivo è chiaro: soldi. Ogni famiglia riceveva tra i 600 e 1200 euro al mese; mentre gli psicologici che supportavano i bambini avrebbero preso circa 135 euro a seduta.
Questi i fatti. Questa la scena. Ma come sempre la scena non conta, non interessa. Quello che non si vede affascina, seduce e aumenta il consenso: l’elettroshock somministrato ai bambini per fare il “lavaggio del cervello” ( notizia che non ha mai trovato riscontro). L’arresto del sindaco Andrea Carletti del Partito Democratico. Carletti viene arrestato “in merito alla presunta violazione delle normative degli appalti. Non ha accuse in concorso con le violenze ai bambini”. Non importa, conta solo quello che non c’è: Luigi Di Maio pubblica un post su Facebook che non lascia dubbi: “ARRESTATO” scrive in caratteri cubitali per il “business orribile sui minori”.
Il Partito Democratico viene ribattezzato “Partito di Bibbiano”. L’hashtag che si diffonde è definitivo: #PDofili. E ancora vignette, insulti e anche tentate aggressioni come l’irruzione da parte di due militanti di Forza Nuova nella sede nazionale del PD a Roma. Alle accuse su Moscopoli che travolgono la Lega di Matteo Salvini, i leghisti rispondono “Parliamo di Bibbiano”. La difesa somiglia a quei giochini che fanno i bambini in età prescolare: pari e patta, specchio specchio, quei giochi lì.
Poi, nella fiaba nera di Bibbiano, entra in scena un altro antagonista: il gender. “Il mostro arcobaleno vuole i vostri figli in pasto”, scrivono i militanti di Forza Nuova mentre ritraggono una signora intenta a mangiare un bambino (ricorda qualcosa?). Perché? Semplice: tra gli affidi manipolati c’è anche il caso di una bambina assegnata a una coppia di due donne, anche loro indagate per maltrattamenti.
Un caso gonfiato dai soliti noti: le associazioni omofobe come Pro-Vita, il giornale diretto da Belpietro, per fare alcuni esempi. A Ferrara Fratelli D’Italia ha presentato un’interpellanza per chiedere al Comune di entrare nella privacy dei genitori affidatari ferraresi e di quantificarli in base all’orientamento sessuale. Cioè schedare le famiglie arcobaleno. Un altro passo verso il triangolo rosa sul cappotto per gli omosessuali.
“Il mostro arcobaleno vuole i vostri figli in pasto”, scrivono i militanti di Forza Nuova
Il problema nella narrazione di Bibbiano resta la cortina tossica che lascia dietro. Le campagne ideologiche creano effetti domino. Mentre una parte di popolazione riesce a comprendere, non lasciarsi distrarre dall’obbligo di indignazione permanente, moltissimi non riescono a fare filtro per merito o per colpa. La Fiaba Nera di Bibbiano alimenta quel vento misterioso che non si sa da dove viene ed è inutile cercare, un vento dentro che gonfia il discorso d’odio, prende a pugni la pancia di un pezzo non minoritario della popolazione e poi incendia i tessuti sociali. È un tema di prossimità. Il vicino di casa legge dell’ex psicologa lesbica che “strappava i figli ai genitori per darli in pasto al gender” e reagisce in un unico modo: prendendo di mira chi trova assimilabile alla notizia, a prescindere dalla responsabilità personale.
Ci siamo seduti su una bomba mentre la morbosità e lo squilibri tra informazione e disinformazione sta portando la conflittualità di su un altro livello. Se anziché urlare nel mucchio ci occupassimo di capire eviteremmo tutto questo. Basta fare domande semplici, quelle che fanno i bambini. Tipo: se la psicologa lesbica fosse stata eterosessuale e avrebbe dato la bambina in affido a una coppia etero, l’abuso d’ufficio sarebbe meno grave? Ribaltare quel dettaglio su un altro piano ridimensiona la colpevolezza? Il fatto che la madre affidataria sia l’ex compagna incide sul piano penale? Aggiungere particolari voyeuristici non cambiano il rilievo penale della vicenda e neanche la responsabilità individuale. Eppure qualcuno ha inventato “il movente ideologico Lgbt dietro il complesso sistema degli affidi” – le parole sono del consigliere ferrarese Soffitti. Un movente che oscura l’intera vicenda solo perché una delle sette coppie è una coppia lesbica. Un dettaglio che diventa così la storia, la fiaba nera mentre il resto è contorno. Siamo tutti dentro, attori e spettatori, vittime di un sortilegio che ci intrattiene e ci fa avvelena, incapaci di fare silenzio e in attesa del primo tragico finale.
riporto qui questa interessante discussione ( è ancora in corso aspetto la contro risposta ) avvenuta ed in corso qui sulla pagina facebook
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