Giovanni Iannelli: morire a 22 anni in una gara ciclistica mal organizzata e senza protezioni il cui processo non s'ha da FARE



che sbadato m 'ero scordato e me ne ricordo solo ora che il 5 ottobre sono passati 3 anni dalla tristissima morte di Giovani Iannelli chiedo scusa alla famiglia ed a me stesso visto che è un caso che sto seguendo con interesse vedere i mie precedenti post .
Giovanni Iannelli è morto a 22 anni il 5 ottobre 2019 durante una gara ciclistica in provincia di Alessandria. Con Nicolò De Devitiis cerchiamo di capire se la sua caduta fatale poco prima dell'arrivo, durante la volata finale, poteva essere evitata. C'erano troppi ostacoli in quella strada? vedendo il filmato delle iene e le varie documentazioni riportate in rete sui social dal padre si c'erano troppi ostacolo . Perché il padre parla di una "tragedia annunciata"? Ecco cosa risponde in un intervista volante da me fattagli su whatsapp , il padre Carlo : << Ciao Giuseppe parlo di tragedia annunciata perché era evidente che prima o poi sarebbe perché transenna senza un materasso senza una balla di paglia tutto ciò in violazione finita in quel modo lì. Con una vo finale di gruppo arranghi compatti. Sono centoquindici chilometri completamente quel rettilineo non è un rettilineo ma è una S e quindi dello sbandamento se così si può dire di di Giovanni di Mario Cipollini sono emblematiche e quindi ripeto non si è tratta di una tragica fatalità ma di una tragedia annunciata sulla prevedibilità ti dico solamente questo di quella società della società organizzatrice si chiama Ennio Ferrari quella corsa. Dice sono sei sette anni. E lei si è mai posto il problema della pericolosità dell'ultimo chilometro dell'arrivo? Lui risponde candidamente semplicemente no a porre il problema della prevedibilità se non ci si è neanche mai posti tragedia che si poteva e si doveva evitare . >>

la verità è appunto che non si vuole arrivare fino in fondo per punire gli ateggiamenti irresponsabili e menefreghisti di chi ha organizzato tale gara e poi per evitare condanne ha depistato e insabbiato tutto . Quindi mi chiedo come il commento lasciato sulla sua bacheca facebook da


Luca Panichi


C è ancora qualcosa che non è chiaro!?: È una vicenda assurda, una vergogna di Stato...la Federciclismo è complice ed omissiva nei suoi rappresentanti...ma tutti i Presidenti dei Comitati regionali, cosa dicono in merito!? La Giunta della Federciclismo, cosa dice in merito!? Il Presidente, cosa dice in merito!?
C è qualcuno che voglia ancora raccontarci che Giovanni Iannelli è morto per una tragica caduta, come afferma il Tribunale di Alessandria, il quale ha agito avallando il calpestio delle norme, delle procedure e della verità dei fatti!?I fatti sono inconfutabili e sono anche ancora più gravi della descrizione già drammatica delle Iene Vergogna inimmaginabile, ma già l avevamo constatato nel 1999 con il caso di Marco Pantani!!! Non è cambiato nulla: Vergogna! E chi fa finta di non capire, di non sapere, di non conoscere, non merita di rappresentare uno sport meraviglioso come il ciclismo!!

con questo  è tutto   alla prossima 

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