liberiamo o almeno non rendiamoli dipendenti dalla tecnologia i bambini


Mentre   penso    come rispondere   alle   email   , ormai molti   commentano  cosi   i miei post  su   qui  e  sull'appendice  facebookiana ( pagina  e account  )  o  altri social  su cui  metto i  post  del blog   , del mio  precedente post  : <<  OLTRE AI PEDOFILI CHE ADESCANO I BAMBINI SUI SOCIAL E SUL CELLULARE WATSAPP E TELEGRAM SI DOVREBBE PUNIRE I GENITORI CHE LASCIANO NEL  WEB BAMBINI Di 6-9 ANNI >> 




 mi vengono  in mente    alcuni versi  di una famosa    canzone , usata  come  colonna  sonora  ( vedere fine  post  )  del compianto   Giorgio  Gaber.
« Non insegnate ai bambini la vostra morale è così stanca e malata potrebbe far male
/ [...] Non indicate per loro una via conosciuta ma se proprio volete insegnate soltanto la magia della vita / [… ] / Non insegnate ai bambini ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini, date fiducia all’amore il resto è niente »
Adesso  ho trovato  le parole per  dare una  risposta  a  chi mi  ha riempito  di   💩 ( la maggior  parte  delle @   )  o hanno  provato anche  se con un  tono quasi accusatorio  a tentare un dialogo\  confronto  su taliargomenti     .                            Rispondo o almeno ci provo  punto per punto .
 1) non  hai  figli   e quindi   non sai cosa  sia    fare  il genitore   , parli    senza  sapere  di cosa  staio  parlando . 
Certo  è  vero non ho    figli  o  nipoti (  se  si esclude  la  figlia  di  mio  cugino   in primo o figli di cugini in secondo   e  in terzo )   e quando non  so  fare  il genitore  . Ma   conosco   amici\che   che  hanno  figli   ed  alcuni  anche   nipoti  e quindi anche  se  non  direttamente    conosco   tali problematiche   cioè  le  difficoltà  dei genitori davanti all''uso  dele tecnologie   e del  web    da parti dei loro  figli pre  adolescienti ( soprattutto )  ed  adolescienti  .  
2)  
Guarda che i genitori  sono intervenuti dopo che il figlio  ha ricevuto tentativi d'approccio e richieste esplicite su WhatsApp . Sei troppo retrogrado e conservatore

Vero . Però l'intervento  è arrivato tardi quasi al limite .  Infatti esso , lo so che è difficile prevenire perché i bambini soprattutto di quell'età sono imprevedibili e troppo avanti tecnologicamente , doveva essere fatto  a monte cioè prima  non lasciando solo il pargolo  e non aspettare che si arrivasse a chiederli foto esplicite .  Ecco perché  ritenevo i genitori responsabili e  applicabili di sanzioni .  Non si può ,  per poi piangere in greco  o  cascare da pero ( mio figlio /a non è così e colpa dell'altro , e giustificazione assolutorie varie ) , dare in mano il cellulare o tablet con accesso add internet ed ad app come WhatsApp o telegram  ad un bambino di quell'età cioè al di sotto dei 13/14 anni   con uno spirito critico non ancora formato e strutturato .

3 )dici  di essere liberale  \ libertario  ma  poi sotto sostto  hai  posizioni proibizioniste   e sei più  reale  del re .Ma dove vivi ormai i cellulari e tablet gli hanno tutti i loro coetaneivi giocano  e proibirne l'uso è impossibile. e tutti i loro amichetti ( ed in  molti casi cugini ) Non sto proibendo  , l'uso  del cellulare , perchè  è  impossibile    in quanto ( lo facevo pure  io quando i miei  proibivano o sequestravano qualcosa  ) andavo a cercarla altrove o mettevo  a soqquadro la  casa ) i  figli  andranno  a trovarlo  altrove   o faranno fuoco e  fiamme   come per  esempio    ( l'ho perso ,  era  una  storia  di  facebook  e  non lo trovo  più  ) un video    della rete    che riporta  un appartamento  distrutto dal  figlio  12  enne  perchè la madre  gli aveva sequestratoil cellulare   , oppure   i  cllulari  regatogli  da  vecchi bavosi  o ppedofili  in  cambio di tempo passato  con loro  o  foto  di loro nude  .    ma sto  criticandone  : A ) L'abuso ., B)  l'uso  improprio   ., C )  il lasciare  i minori  nella  patratewria del web  e poi  protestare  se  li succede  qualcosa  o  pinagere   lacrime amare   \  di coccodrillo  e  condannarsi ad  una  vita  di  sensi  di colpi  se   si  uccidono  .,  cascare   dal pero  fanno qualcosa   di grave  o peggio 

notizia  riportata  da  https://www.orizzontescuola.it/ del 18\10\2022 

L'uso , soprattutto se non disattivato in internet o le App di messaggistica ( whatsapp, Telegram Snappchat ) i social ( Istangram , Tiktok , Facebook ) ed i giochi online specie quelli   che richiedono il numero di telefono vanno soprattutto quando si tratta di pre adolescenti ( vedere articolo citato) regolamentati ed in genitori dovrebbero usarli insieme ai figli , non lasciarli soli almeno : << finché non si sta in piedi.( cit dal film Radiofreccia )    cioè     fino   all'adolescenza   . Insomma Non farglierlo usare come babysitter come si faceva con la tv .
 4) i bambini vanno lasciati liberi d'esplorare il mondo sia reale che virtuale  e  fare le  loro esperienze 
Certo  ma  cio'  deve avvenire   gradualmente    non precocemente  e  soprattutto devono   imparare ad  responsabilizzarti  ed  ad  imparare sbagliando .Infatti  riporto  integralmente   quando dice in <<  Non insegnate ai bambini: la saggezza di Giorgio Gaber sui figli >> del portale Universomamma

 Giorgio Gaber è stato uno dei nostri maggiori cantautori, poeta ispirato, ci ha lasciato numerosi pezzi pieni di ironia e saggezza.
In Non insegnate ai bambini… [  canzone  da me  citata  nella  colonna  sonora  del  post  corsivo  mio    ] punta l’attenzione su come crescere i bambini, dispensando qualche consiglio che ogni genitore dovrebbe almeno ascoltare e considerare.
Un bambino risponde “grazie” perché ha sentito che è il tuo modo di replicare a una gentilezza, non perché gli insegni a dirlo.
Un bambino si muove sicuro nello spazio quando è consapevole che tu non lo trattieni, ma che sei lì nel caso lui abbia bisogno di te.
Un bambino quando si fa male piange molto di più se percepisce la tua paura.
Un bambino è un essere pensante, pieno di dignità, di orgoglio, di desiderio di autonomia, non sostituirti a lui, ricorda che la sua implicita richiesta è “aiutami a fare da solo.
Quando un bambino cade correndo e tu gli avevi appena detto di muoversi piano su quel terreno scivoloso, ha comunque bisogno di essere abbracciato e rassicurato; punirlo è un gesto crudele, purtroppo sono molte le madri che infieriscono in quei momenti.”
Come spesso ripetuto è l’esempio, soprattutto, quello a cui guardano i bambini, essere pensanti di cui i genitori dovrebbero favorire sempre l’autonomia.
“Un bambino non apre un libro perché riceve un’imposizione (quello è il modo più efficace per fargli detestare la lettura), ma perché è spinto dalla curiosità di capire cosa ci sia di tanto meraviglioso nell’oggetto che voi tenete sempre in mano con quell’aria soddisfatta.
Un bambino crede nelle fate se ci credi anche tu.
Un bambino ha fiducia nell’amore quando cresce in un esempio di amore, anche se la coppia con cui vive non è quella dei suoi genitori. L’ipocrisia dello stare insieme per i figli alleva esseri umani terrorizzati dai sentimenti.
“Non sono nervosa, sei tu che mi rendi così” è una frase da non dire mai.
Un bambino sempre attivo è nella maggior parte dei casi un bambino pieno di energia che deve trovare uno sfogo, non è un paziente da curare con dei farmaci; provate a portarlo il più possibile nella natura.
Un bambino troppo pulito non è un bambino felice. La terra, il fango, la sabbia, le pozzanghere, gli animali, la neve, sono tutti elementi con cui lui vuole e deve entrare in contatto“.
I bambini vanno seguiti, ma non asfissiati, vanno quindi lasciati liberi di sperimentare il mondo.
Un bambino pone sempre tante domande, ricorda che le tue parole sono importanti; meglio un “questo non lo so” se davvero non sai rispondere; quando ti arrampichi sugli specchi lui lo capisce e ti trova anche un po’ ridicola.
Inutile indossare un sorriso sul volto per celare la malinconia, il bambino percepisce il dolore, lo legge, attraverso la sua lente sensibile, nella luce velata dei tuoi occhi. Quando gli arrivano segnali contrastanti, resta confuso, spaventato, spiegagli perché sei triste, lui è dalla tua parte.
Un bambino merita sempre la verità, anche quando è difficile, vale la pena trovare il modo giusto per raccontare con delicatezza quello che accade utilizzando un linguaggio che lui possa comprendere.
Quando la vita è complicata, il bambino lo percepisce, e ha un gran bisogno di sentirsi dire che non è colpa sua.
Il bambino adora la confidenza, ma vuole una madre non un’amica. 
Un bambino è il più potente miracolo che possiamo ricevere in dono, onoriamolo con cura.


5) D'accordo ma come faresti  a convincerli . che si  può resistere   a internet  ed   eventualmente  ai social 
Ecco  uno dei tanti  modi  
 


Non c'è bisogno di un cellulare per potersi divertire...
Molte volte si trascurano legami, si trascurano momenti, attimi di felicità, per poter rimanere chinati, da soli davanti agli schermi, guardando e divertendosi con la vita di altre persone.
A volte dovremmo saper staccare e crearci la nostra di vita, i nostri di momenti da ricordare e fissare nella mente... Cerchiamo di non farci sopraffarre dalla vita nei social... tutto ciò che può darci allegria, lo possiamo trovare anche fuori dagli schermi... sfidarsi, ridere, giocare, abbracciarsi... ritroviamo l'umanità del contatto !

Oppure  insegnarli   il valore    dell'unicità  e dell'essere  diverso  ed  non omologato ( o  con le mutande  a  cappello  perchè  ce  l'hanno  tutti  o  perchè le  portano    tutti  come  diceva  mia nonna     quando  qualcuno si vestiva  alla moda  ) o  come quell'episodio (  non ricordo   nè la stagioe nè  il numero in cui  bart si  mette  l'orecchino  per  fare  il figo  e  poi entra  in paranoia   quando il giorno  dopo tutta  la  scuola    ,  compreso un  ragazzo autistico  ,   si sonono fatti anche loro l'orecchino . 

 

 concludo    con  questa  poesia   riportata  dala pagina facebook ( da  cui  hoi tratto  la  foto   riportata nel post  odierno   ) 


SIAMO FIGLI DI UN MONDO DISTRATTO
Siamo figli di un mondo distratto
che ha dimenticato come far ridere i bambini, e invece di una favola regaliamo un dvd, invece dei colori compriamo loro un pc.
Siamo figli di un mondo distratto
che ha dimenticato come giocare con la palla, far correre un aquilone in riva al mare e correre a piedi scalzi nei prati.
Siamo figli degli smartphone, dei tablet e dei pc.
Vogliamo conoscere chi c’è dall’altra parte del mondo senza vivere chi è accanto a noi.
Siamo figli di un mondo distratto,
fatto di sms e di buongiorno dimenticati,
di un caffè postato sui social
e un caffè oramai freddo ancora da bere.
Siamo figli di un mondo distratto
che ha dimenticato come far sorridere un bambino...
~ Silvana Stremiz ~


con questo è tutto vi lascio alla colonna sonora 




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