DIARIO DI BORDO N 35 ANNO II Influencer diventa virale mostrando il suo corpo reale e promuovendo l’amore proprio sui social media ., Sicurezza stradale, polemica sullo spot senza cinture di sicurezza . Il ministero: «Sarà cambiato»

   A  volte   mostrarsi senza  fltri    e senza   accorgimeti   digitali  cioè  come  si è realmente   s'ottiene  di  più  senza essere eroi (cit) è il  caso   di   Sarah Nicole Landry, conosciuta anche come The Bird’s Papaya sui social media, sta guadagnando milioni di fan promuovendo l’empowerment femminile.


Nel suo profilo Instagram, che conta già più di 2 milioni di follower, Sarah di solito pubblica contenuti positivi sul suo corpo per aiutare le donne ad amarsi.
Recentemente, la madre di quattro figli è diventata virale dopo aver pubblicato (  vedere  foto  a  sinistra  ) un selfie allo specchio,
in cui appare in bikini, mostrando le sue smagliature, la cellulite e l’eccesso di pelle a causa delle gravidanze.
“Non ho mai visto smagliature o cellulite in pubblicità o online. E poi, un giorno, ho iniziato a farlo. Sembrava elettrizzante. Guarigione, persino. Adoravo identificarmi. Adoravo sentire che potevo vedermi negli altri”, ha scritto lei in didascalia.
“Mi ci sono voluti anni per allontanarmi dall’immagine degli altri. Dalle passerelle e dai programmi TV. Dai miliardi di persone che camminano su questa terra con me. Quanto è liberatorio essere solo il riflesso di se stessi.”
Il post, che ha già ricevuto più di 44.000 mi piace, ha commosso gli utenti di Internet. “Sono molto grata a te e per aver mostrato tutte le tue parti. Molto di quello che dici sembra uno specchio per me. Grazie”, ha commentato un utente di Instagram “Sei bellissima! E che ispirazione!”, ha detto un altro. “Un giorno avrò questa fiducia. Un giorno”, ha affermato un terzo. “Vedere qualcuno con un corpo simile al mio… È per questo che sono qui”, ha festeggiato un altro utente di Internet.


“Sei bellissima! E che ispirazione!”, ha detto un altro. “Un giorno avrò questa fiducia. Un giorno”, ha affermato un terzo. “Vedere qualcuno con un corpo simile al mio… È per questo che sono qui”, ha festeggiato un altro utente di Internet.




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Ma i nostri rapressentanti politici sanno usare ( o lo fano usare ai loro adetti stampa ) il web solo per propaganda o spargere diusinformazione ed odio verso i loro avversari ? il caso della Gaffè non sa che la maggior parte delle informazioni e delle campagne pubblicitarie passa prima per la rete che per la televisione e i giornali ? la gaffè del ministro dei traporti ed infrastrutture che per ascusarsi specifica che i filmati non sono ancora andati in onda sulla tv pubblica né è stata definita la loro effettiva programmazione.meglio il silenzio piuttostoi che una ..... del genere


©  da Il Sole 24 Ore

Infatti  È polemica sui nuovi spot del Mit per promuovere la sicurezza stradale mettendo in risalto comportamenti pericolosi tra quelli che creano maggiori incidenti stradali: l’uso di droghe, la distrazione per i telefonini, l’alta velocità. I ragazzi usati per raccontare gli episodi, cercando di fotografare momenti di euforia, sono quasi sempre senza cintura. Ma i filmati saranno cambiati, assicura il regista Daniele Falleri che si dice rammaricato, mentre il ministero delle Infrastrutture e Trasporti specifica che i filmati non sono ancora andati in onda sulla tv pubblica né è stata definita la loro effettiva programmazione. I tre spot resi noti dal ministero sono tutti e tre centrati sui comportamenti scorretti di una comitiva di ragazzi e ragazze che entrati in macchina in un caso fumano uno spinello, nel secondo caso si distraggono guardando un cellulare e nel terzo decidono di fare una corsa viaggiando ad alta velocità. Alla fine dello spot l’immagine si sdoppia: da una parte si vede il comportamento errato e l’incidente; dall’altra parte invece il diverso esito della serata se il guidatore rifiuta di fumare lo spinello, chiede di non essere disturbato o, come nel terzo caso, proprio non accende il motore e invita a prendersi una pizza. «Non fai la scelta giusta, fai l’unica possibile», dice alla fine il pilota-testimonial Giancarlo Fisichella. Ma in nessuna delle diverse situazioni i protagonisti dello spot indossano le cinture di sicurezza. Sul tema, che raccoglie molte critiche sui diversi canali social, si è acceso anche l’interesse della politica.  È intervenuto il capogruppo del Pd in commissione vigilanza Rai Stefano Graziano per chiedere al dipartimento per l’editoria di bloccare la nuova campagna sulla sicurezza stradale. Lo stesso fanno con una nota un gruppo di deputati del M5s che attaccano Salvini: «Guardando bene la pubblicità», affermano i deputati pentastellati, «tutte le persone nell’auto sono senza cinture di sicurezza allacciate. Uno spasso: è la mesta conferma che Salvini e sicurezza stradale sono due rette parallele destinate a non incontrarsi mai».È quindi intervenuto il regista che ha spiegato l’intento e annunciato alcune modifiche. «Rammaricano», ha affermato Falleri, «le polemiche sugli spot riguardo la sicurezza stradale, che sono stati realizzati unicamente con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani su alcuni comportamenti della vita di tutti i giorni, senza edulcorazioni. L’intento di questi filmati è e rimane educativo, apporteremo quindi alcune modifiche affinché gli spettatori non vengano distolti dall’unico obiettivo che ci sta veramente a cuore: sensibilizzare tutti a contribuire, ognuno nel suo piccolo, a salvare vite umane».

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