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8.8.24

chi lo ha detto che per l'atletica devi essere per forza necessario passare dalle forze armate La storia di Diego Pettorossi, velocista azzurro nei 200 m ..Tra moglie e marito c'è di mezzo una semifinale olimpica. Stasera Italia-Turchia decreterà una delle due finaliste del torneo di pallavolo femminile.,, L’invasione degli ultracorpi tra record, muscoli e balene ., perché Josh Kerr ha gli occhiali da sole di notte Un aneddoto sull'atleta britannico, argento nei 1500 metri,

Anche  se non ce l'ha  fatta il suo  è  ,  almeno che  io sappia  , l'unico caso   dell'atletica italiana , in cui
  non  si debba  per  forza  passare  per le forze armate  .  La storia di Diego Pettorossi, velocista azzurro,   nei  200 m  che non appartiene ad alcun corpo sportivo. Si allena nel tempo libero e lavora per una azienda. Si è dovuto prendere 2 mesi di aspettativa per fare le Olimpiadi, rischiando il licenziamento. Fa analisi dati in un’azienda di San Antonio, si allena da solo in Texas. Di notte sveglia il suo allenatore Righi a Modena

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Tra moglie e marito c'è di mezzo una semifinale olimpica.

 Stasera Italia-Turchia decreterà una delle due finaliste del torneo di pallavolo femminile. A incrociarsi saranno le azzurre vincitrici dell'ultima Vnl e le turche campionesse d'Europa.
Curiosamente, il match metterà l'uno contro l'altro Monica De Gennaro, 37 anni, forte libero dell'Italvolley, e Daniele Santarelli(  FOTO A  SINISTRA  ) , 43enne di Foligno, il ct della squadra turca che ci presenta questa sfida in famiglia.

Daniele, perché vedremo un match diverso dall'ultimo in cui l'Italia vi ha battuti 3-0?

«Sarà una partita differente perché è da dentro o fuori con in palio l'accesso alla finale. Motivazioni e pressioni saranno diverse rispetto alla partita precedente, quella che abbiamo giocato solo per stabilire il primo posto ai gironi».

Si aspettava l'Italia di Velasco così pimpante?

«Reputo l'Italia la squadra favorita insieme al Brasile. Non lo dico per mettere le mani avanti, ma lo dicevo già l'anno scorso. È un gruppo fortissimo. La partita persa ci servirà per capire che errori abbiamo fatto. E cercare di limitare molto di più le loro attaccanti».

Che squadra è quella azzurra?

«Riflettevo l'altro giorno. Ogni giocatrice dell'Italia ha fatto la finale scudetto o di Champions. Quando metti un mix di capacità e fisicità poi ti esce fuori una squadra di queste. Ho lavorato con Sara Fahr, Sylla, Egonu, Monica, il mio libero, trovare difetti è dura in quella squadra. Loro sono forti in tutte le fasi. In muro e difesa sono le più forti».


 
L’invasione degli ultracorpi tra record, muscoli e balene
Dall’astista Duplantis all’uomo-pesce Marchand, i marziani sono a Parigi: persino le palline del volano viaggiano a 566 km/h e i preservativi donati sono 300mila 
 

La partita sarà più difficile, anche emotivamente. Perché affronterà sua moglie.

«Siamo professionisti, è un piacere giocarci contro. Credo che lei si sia guadagnato quel posto in squadra che aveva perso ma che si meritava. Il suo valore tecnico e come persona è sotto gli occhi di tutti».

Il rammarico è di non esservi incontrati in finale?

«Per me sarà lo stesso un piacere. Certo dispiace non poterci giocare la medaglia del metallo più pregiato».

Almeno uno dei due festeggerà in famiglia.

«Rilancio: sarebbe bello finire con due vittorie. Lo sport vuole che uno dei due perderà domani (oggi, ndr), ma speriamo di finire con due medaglie. Significherà aver fatto qualcosa di straordinario».

Quando siete a cena avevate pensato a un momento come questo?

«Per me è la prima esperienza olimpica, immaginate cosa significhi giocare una semifinale olimpica. Per lei è già la quarta Olimpiade, pur essendo più giovane di me».

Si sta verificando quello che vi immaginavate?

«Sapevo che lei avesse la possibilità di giocarsi una medaglia. È in un gruppo incredibile in cui Egonu e Antropova sono la coppia di opposte più forte. Per me è la prima volta sognavo la medaglia alla prima Olimpiade».

Il suo sogno è allenare Monica in Nazionale? Quando la vedremo sulla panchina azzurra?

«Non l'ho mai nascosto. Mi trovo bene con la Nazionale turca, che non posso che ringraziare per la fiducia che mi ha dato. È ovvio che il sogno è sedere sulla panchina azzurra in futuro».

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Il Fatto Quotidiano 7 Aug 2024      

                                     Leonardo Coen

Quaranta casi di Covid tra gli atleti dei Giochi di Parigi: uno ogni 267. In proporzione, come fossero 10 mila a Roma. Vermi nelle razioni di pesce della mensa per gli ospiti (o vittime?) del Villaggio olimpico: la cambusa a 5 cerchi è peggio di un tuffo nella Senna. Trecentomila preservativi distribuiti gratis (a Tokyo furono la metà: se ne facciano una ragione): è o non è Paris la patria del peccato? Ormai nulla più ci sorprende. Nemmeno la balena che volteggia tra i surfisti olimpici di Tahiti o la favola bella di Cindy Ngamba, la prima rifugiata che vince una medaglia. Semmai, ci indigniamo del coach di Jacobs scacciato perché accusato in Florida di abusi sessuali (stranoto: perché se ne accorgono solo ora?).
Insomma, siamo pronti a tutto. Persino ai marziani. Mai visti così tanti extraterrestri gareggiare nella stessa Olimpiade, canterebbe Finardi. Un tempo, ne bastava uno, al massimo due o tre, con storie che valevano più dell’oro conquistato. Oggi gli alieni si sono infiltrati ovunque: in atletica. Nuoto. Judo. Ginnastica. Ciclismo. Tennis. Sono come Armand “Mondo” Duplantis, l’astista che comincia le gare quando gli avversari l’hanno finita. Sfida se stesso: non ci sono umani in grado di batterlo. Ha potere (poteri?). E carisma. Il suo Graal è sempre più in alto. Un centimetro alla volta, s’intende, la volta del cielo: lunedì, dopo aver vinto, ha tentato il nuovo record mondiale (già suo, ça va sans dire) a 6,25 m. Al terzo e ultimo salto, ha liberato il Superman che è in lui. Ha solo 24 anni, è magro, veloce. E simpatico: non se la tira. Come Kunt, il marziano a Roma di Flaiano che cerca moglie sulla Terra.
Non è il caso del formidabile nuotatore francese Léon Marchand, 22enne di Tolosa e 4 ori. Macron lo ha incitato dagli spalti, magari medita di affidargli un ministero. In vasca pare Aquaman. E Teddy Riner, il judoka più vincente di sempre, che non invecchia mai, indistruttibile dottor Manhattan? Gli americani, tanto per ricordarci che hanno inventato i supereroi, hanno convocato i migliori giocatori di basket, capitanati dalla superstar Lebron James, per ricordare chi sono i padroni di questo sport da… marziani. Persino nel badminton, apparente gioco per gente normale, il volano con le alette schizza sino a 566 chilometri all’ora, e nel tiro con l’arco, o con la pistola o con le carabine, guai se sbagli un colpo. Perdi. L’infallibilità non è più dote divina. È la genesi degli Avengers

perché Josh Kerr ha gli occhiali da sole di notte

Un aneddoto sull'atleta britannico, argento nei 1500 metri, che ha destato curiosità ,clamore e qualche polemica da Parigi 2024. Josh Kerr e i suoi inseparabili occhiali da sole. Arriva dai Giochi olimpici un aneddoto legato a un'abitudine del campione britannico, fresco di vittoria dell'argento nei 1500 metri in quella che è stata acclamata come una gara storica per l'atletica maschile e che si è svolta allo Stade de France.Perché a Parigi 2024 Josh Kerr indossa gli occhiali da sole anche al buio
L'atleta 26enne ha infatti dichiarato nel corso di un'intervista di portare gli occhiali da sole praticamente sempre, anche nelle gare corse di notte, per una forma di protezione dagli sguardi altrui. Una sorta di "copertina di Linus" per ripararsi, non lasciar trasparire emozioni, difendere la sua privacy. "Mi chiedevano: mi stai guardando? - ha raccontato - E io rispondevo: forse sì, forse no". Atteggiamento che avrà destato qualche nervosismo anche negli avversari ma che tuttavia non ha preoccupato troppo il mezzofondista britannico: "Voglio essere me stesso, la gente può prenderla come vuole, non sono preoccupato della percezione che gli altri hanno di me".
Una lunga serie di successi - Questo argento olimpico va ad aggiungersi all'impressionante lista di successi di Kerr, che comprende l'oro ai Campionati del Mondo del 2023 e il bronzo alle Olimpiadi estive del 2020 a Tokyo. Detiene anche il record mondiale delle 2 miglia indoor, il record europeo del miglio indoor e il record britannico del miglio outdoor.
Gli occhiali di Josh Kerr - Durante la gara che lo ha portato sul secondo gradino del podio ai Giochi di Parigi 2024, l'atleta ha indossato occhiali Oakley Sphaera Prizm 24K. Progettati per prestazioni al limite, offrono un campo visivo esteso e una visuale dettagliata, leggerezza e comfort. Presentano una presa d'aria frontale, naselli e terminali sagomati garantiscono una presa antiscivolo se bagnati dal sudore.