Curraggia 1983 di Simone Olla
Brucia dentro perché è una colpa. Brucia se te ne accorgi, se ricordi il fuoco quando era bianco non ancora imbevuto di sangue. La notte, fuori, porta i segni della morte. Il vento racconta ciò che tutti hanno visto, anche lui complice del massacro. A me invece il compito di scrivere, a me che non ho visto, codardo, chiuso in questa stanza lontana dalle fiamme.
Hanno bussato forte che sentissi le loro grida. Le scale a quattro a quattro per arrivare in fretta sul portone che domina la valle.
«Aiuto, acqua, il fuoco. Aiuto.»
E io chiuso, accovacciato sul letto, le lenzuola fino al collo. La porta suona il grido disperato di chi vede la morte in faccia e le braccia sudano fango mentre si distendono per chiedere aiuto. Morte calda che fa cenere alta e fumo per lacrime che non vogliono cadere. Tossire e bussare a tutte le porte e correre, correre, mentre la pioggia di cenere volteggia nel cielo strisciato di scuro. Bruciano i rami secchi, le foglie cadute, il giallo sparso e i campi incolti che nessuno più degna di attenzione. Non c’è scampo per le vigne grondanti grappoli pieni. Non c’è scampo per lecci e querceti e carrubi che strepitano al suono di ghiande scoppiettanti, ma non è un suono di festa. Brucia la macchia bassa, il mirto e il lentisco e il corbezzolo. Su zinnibiri guarda i secoli che l’hanno attraversato. Il fuoco pieno di sangue galoppa su questa valle aiutato dal vento. Raggiunge gli ovili, e le bestie ingannate non hanno scampo. I pastori si bruciano le mani, hanno frasche sottili irrise dal gigante imbizzarrito.
«Aiuto, acqua, il fuoco. Aiuto.»
I visi rossi di calore tornano a bussare, agitoriu. E le grida disumane banchettano nella fortezza che mi chiudo attorno, alta sopra Curraggia che muore. Scappate! Queste sono fiamme che non perdonano i distratti. Le sirene non bastano, non possono, come un elastico indietreggiano dopo aver liberato acqua che non bagna. Il fuoco vince e galoppa e cinge d’assedio le case. Lecca i muri bianchi con il nero di un pittore crudele.
«Aiuto, acqua, il fuoco. Aiuto.»
Scappate, non è tempo di eroi, gli ultimi sono stati inghiotti, travolti dal destriero infuocato. Nemmeno domani si accorgeranno di voi. Nemmeno domani i giornali canteranno il vostro nome, forse un fiore in questo deserto di cenere. Entrate nelle case, ognuno nella propria, e ricordate quando il fuoco era bianco e non bruciava, quando l’acqua alimentava le sue lingue senza spegnerlo. Entrate nelle case e chiudete le imposte così che non si vedano sui vetri le impronte delle mani bruciate.
tratto da un post del forum anonimascrittori.it
IL 28 luglio L'ASS.FOR. ONLUS (Associazione dei Forestali della Sardegna) sta organizzando, per l'attività del progetto INTERREG III C OCR Incendi sottoprogetto “Sensibilizzazione degli scolari e del grande pubblico”,la Prima giornata europea di sensibilizzazione contro gli incendi boschivi.
Dal loro comunicato stampa : << L'incendio di Curraggia località alla periferia della cittadina Gallurese di Tempio Pausania provocò diverse vittime fra gli uomini che lottavano per spegnerlo e lasciò un segno profondo sia in coloro che vissero personalmente quella drammatica giornata sia nella memoria collettiva. Il prossimo “28 Luglio”, con una manifestazione televisiva di 12 ore si darà la possibilità ai rappresentanti dei vari Servizi Antincendio dei paesi del bacino del Mediterraneo di confrontarsi sulle attività di prevenzione e lotta al fenomeno degli incendi forestali. L'iniziativa, incentrata sul ricordo del tragico incendio di Curraggia avvenuto il 28 luglio del 1983 è occasione per la commemorazione di tutti i caduti nella lotta al fuoco. Simili tragedie accomunano la Sardegna agli altri paesi del bacino del Mediterraneo, anch'essi segnati da vittime, nella drammatica lotta contro gli incendi. Per questo, il prossimo 28 Luglio 2007, anniversario dei fatti di Curraggia, abbiamo pensato di organizzare una manifestazione alla quale parteciperanno, i rappresentanti stranieri dei paesi partners del progetto Interreg III C OCR incendi che sono: regioni della Spagna, del Portogallo, della Grecia, della Francia e dell'Italia, impegnate nella prevenzione e nella lotta contro gli incendi. La cittadina di Tempio Pausania diventerà così non solo luogo della commemorazione delle vittime dei roghi ma anche un momento, un'occasione di condivisione di strategie ed esperienze comuni ai diversi popoli. >> ecco qui soto il promo del film preso dal sito dell'associazione che ha organizzato il convegno su tale triste evento tinyurl.com/284qc6
IL video sconsigliabile a chi soffre di crisi di pianto e tacchicardia come quelle che vengono a me quando vedo o sento detterminate cose
Brucia dentro perché è una colpa. Brucia se te ne accorgi, se ricordi il fuoco quando era bianco non ancora imbevuto di sangue. La notte, fuori, porta i segni della morte. Il vento racconta ciò che tutti hanno visto, anche lui complice del massacro. A me invece il compito di scrivere, a me che non ho visto, codardo, chiuso in questa stanza lontana dalle fiamme.
Hanno bussato forte che sentissi le loro grida. Le scale a quattro a quattro per arrivare in fretta sul portone che domina la valle.
«Aiuto, acqua, il fuoco. Aiuto.»
E io chiuso, accovacciato sul letto, le lenzuola fino al collo. La porta suona il grido disperato di chi vede la morte in faccia e le braccia sudano fango mentre si distendono per chiedere aiuto. Morte calda che fa cenere alta e fumo per lacrime che non vogliono cadere. Tossire e bussare a tutte le porte e correre, correre, mentre la pioggia di cenere volteggia nel cielo strisciato di scuro. Bruciano i rami secchi, le foglie cadute, il giallo sparso e i campi incolti che nessuno più degna di attenzione. Non c’è scampo per le vigne grondanti grappoli pieni. Non c’è scampo per lecci e querceti e carrubi che strepitano al suono di ghiande scoppiettanti, ma non è un suono di festa. Brucia la macchia bassa, il mirto e il lentisco e il corbezzolo. Su zinnibiri guarda i secoli che l’hanno attraversato. Il fuoco pieno di sangue galoppa su questa valle aiutato dal vento. Raggiunge gli ovili, e le bestie ingannate non hanno scampo. I pastori si bruciano le mani, hanno frasche sottili irrise dal gigante imbizzarrito.
«Aiuto, acqua, il fuoco. Aiuto.»
I visi rossi di calore tornano a bussare, agitoriu. E le grida disumane banchettano nella fortezza che mi chiudo attorno, alta sopra Curraggia che muore. Scappate! Queste sono fiamme che non perdonano i distratti. Le sirene non bastano, non possono, come un elastico indietreggiano dopo aver liberato acqua che non bagna. Il fuoco vince e galoppa e cinge d’assedio le case. Lecca i muri bianchi con il nero di un pittore crudele.
«Aiuto, acqua, il fuoco. Aiuto.»
Scappate, non è tempo di eroi, gli ultimi sono stati inghiotti, travolti dal destriero infuocato. Nemmeno domani si accorgeranno di voi. Nemmeno domani i giornali canteranno il vostro nome, forse un fiore in questo deserto di cenere. Entrate nelle case, ognuno nella propria, e ricordate quando il fuoco era bianco e non bruciava, quando l’acqua alimentava le sue lingue senza spegnerlo. Entrate nelle case e chiudete le imposte così che non si vedano sui vetri le impronte delle mani bruciate.
tratto da un post del forum anonimascrittori.it
IL 28 luglio L'ASS.FOR. ONLUS (Associazione dei Forestali della Sardegna) sta organizzando, per l'attività del progetto INTERREG III C OCR Incendi sottoprogetto “Sensibilizzazione degli scolari e del grande pubblico”,la Prima giornata europea di sensibilizzazione contro gli incendi boschivi.
Dal loro comunicato stampa : << L'incendio di Curraggia località alla periferia della cittadina Gallurese di Tempio Pausania provocò diverse vittime fra gli uomini che lottavano per spegnerlo e lasciò un segno profondo sia in coloro che vissero personalmente quella drammatica giornata sia nella memoria collettiva. Il prossimo “28 Luglio”, con una manifestazione televisiva di 12 ore si darà la possibilità ai rappresentanti dei vari Servizi Antincendio dei paesi del bacino del Mediterraneo di confrontarsi sulle attività di prevenzione e lotta al fenomeno degli incendi forestali. L'iniziativa, incentrata sul ricordo del tragico incendio di Curraggia avvenuto il 28 luglio del 1983 è occasione per la commemorazione di tutti i caduti nella lotta al fuoco. Simili tragedie accomunano la Sardegna agli altri paesi del bacino del Mediterraneo, anch'essi segnati da vittime, nella drammatica lotta contro gli incendi. Per questo, il prossimo 28 Luglio 2007, anniversario dei fatti di Curraggia, abbiamo pensato di organizzare una manifestazione alla quale parteciperanno, i rappresentanti stranieri dei paesi partners del progetto Interreg III C OCR incendi che sono: regioni della Spagna, del Portogallo, della Grecia, della Francia e dell'Italia, impegnate nella prevenzione e nella lotta contro gli incendi. La cittadina di Tempio Pausania diventerà così non solo luogo della commemorazione delle vittime dei roghi ma anche un momento, un'occasione di condivisione di strategie ed esperienze comuni ai diversi popoli. >> ecco qui soto il promo del film preso dal sito dell'associazione che ha organizzato il convegno su tale triste evento tinyurl.com/284qc6
IL video sconsigliabile a chi soffre di crisi di pianto e tacchicardia come quelle che vengono a me quando vedo o sento detterminate cose
Di tale tragedia ho ricordi indelebili nonostante allora avessi 7 anni. Infatti vedendo tale promo e poi il film , mi sono ritornate alla mente le immagini dei tg regiionali e nazionali . Mi ricordo della mia partecipazione ad una ficcolata cittadina avvenuta sulla panoramica dfove si trova curraggia due \ tre giorni dopo il rogo di tempio . Esso come testimonia il film documentario fu una estate terribile oltre che per il caldo afoso da non dormire ne di giorno ne di notte sia per l'elevata temperatura sia per il rumore degli elicotteri che volavano continuamente verso i fuochi che colpironole diverse parti della sardegna e culmino con la mattanza di tempio con le sue nove morti e diversi feriti di ferit di cui molti portano ancota i segni sul viso e su altre parti del corpo , come quelli che vedete nel personaggio del inquadrato .
Tale rogo di Curraggia ( la collina panoramica che sovrasta tempio ) colpi anche noi solo materialmente e non fisicamente per fortuna , infatti io e la mia famiglia abbiamo vissuto in prima persona \ direttamente quell'evento terribile e luttuoso in quanto colpi per il 60% la nostra azienda florovivaistica http://www.lafumosa.com/ ) , poi fortunatamente ci siamo ripresi anche se senza aiuti regionali in quanto la regione sardegna aiutava solo chi aveva avuto perdite di bestiame . Mi spiace a : 1) non poter mettere qui nel post -- a causa del mio spazio gratuito e quindi limitato di splinder -- il film sui curraggia che pesa 324 MB di cui vedete sopra il promo e avete l'url per scaricarvelo ; 2 ) di non riuscire a configurare lo scanner di mio padre con il mio pc altrimenti avrei messo alcune foto dell'epoca e di tale evento .
Tale rogo di Curraggia ( la collina panoramica che sovrasta tempio ) colpi anche noi solo materialmente e non fisicamente per fortuna , infatti io e la mia famiglia abbiamo vissuto in prima persona \ direttamente quell'evento terribile e luttuoso in quanto colpi per il 60% la nostra azienda florovivaistica http://www.lafumosa.com/ ) , poi fortunatamente ci siamo ripresi anche se senza aiuti regionali in quanto la regione sardegna aiutava solo chi aveva avuto perdite di bestiame . Mi spiace a : 1) non poter mettere qui nel post -- a causa del mio spazio gratuito e quindi limitato di splinder -- il film sui curraggia che pesa 324 MB di cui vedete sopra il promo e avete l'url per scaricarvelo ; 2 ) di non riuscire a configurare lo scanner di mio padre con il mio pc altrimenti avrei messo alcune foto dell'epoca e di tale evento .
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