Cari lettori 


Il post d'oggi , l'ultimo delle feste , è dedicato soprattutto a chi ( grandi e piccini ) sta mugugnando malinconicamente perchè il periodo delle feste  è passato  e   si ritorna   ala vita di tutti i giorni e ..... non indaghiamo oltre m'immagino non basta quanto lo fanno tutti gi anni ala fine dele viste i media perchè pur di non are news scomode si metto a parlare di queste cose .
Da pchi giorni è iniziato il nuovo anno e l'atmosfera delle feste giunge al termine e i buoni propositi tardano ( se mai gli abbiamo fatti )o rimangono tali per via delle vecchie abitudini .o perché detto\ i  sotto i fiumi dell'alcool  (  mi e successo anni fa   ) o perché  ( a volte mi succede  ) impregnati di questa  atmosfera mista  ad ipocrisia   e sincerità    delle feste 
Il post d'oggi , lo sò che dovrei crescere ma i fumetti continuano ad essere la mia passione e parte di me , è ispirata alla storia sull'ultimo  n di  topolino ( il  2877 )  di cui  trovate  la  copertina a destra e prima pagina  della storia  citata  al centro ) "una befana per dinamite Bla " ( di  Fausto Vitaliano testi   e Andrea  Ferraris  disegni )  . Storia che dimostra come Un incontro inaspettato può risvegliare antichi sentimenti, perfino nel cuore del più burbero fra gli scontrosi! e di come una tradizione ormai sempre più commercializzandosi possa essere ripristinata e ripulita dalla patina del business e cerca un compromesso onesto con il mondo degli affari ( rappresentato da Paperone ) e... bbasta cosi altrimenti finisce che vi tolga la sorpresa della storia in questione che ancora  trovate in edicola  questa  settimana  .


Ma anche di riportare alla mente antichi ricordi ancestrali e d'infanzia in quanto fino agli ann '80 in Sardegna l'epifania veniva chiamata Pasca de sos tres res ( pasqua dei tre re ) . Essa Sebbene incalzata dalla Befana che giunge di notte a cavallo di una scopa e con le scarpe tutte rotte, la festa del 6 gennaio in Sardegna è tradizionalmente dedicata ai Re Magi.E dove ancora la concorrenza di babbo natale -- un mago sempre più onnipotente ed in grado di indirizzare a meglio la scelta dei doni sempre più ricchi e personalizzati ne dettagli -- ha messo in grave crisi o sta mettendo in crisi la befabnna che vien di notte con e scarpe tutte rotte e che non potesse avere avere tutti quei poteri prodigiosi 
In Lingua Sarda si chiama Pasca de is tres Reis, de is tres Gurreis, de is tres Urreis e Pasca de sos tre Res, dpende dalle vvarianti che si parlano nell diverse zone dell'isola .
Secondo l’antica tradizione di alcuni paesi, i bambini ricevevano i regali la notte del cinque o la mattina del sei gennaio.
In altri invece venivano realizzate delle vere e proprie processioni con i Re Magi oppure in altri, specialmente nel nord Sardegna, i protagonisti erano i cantori a cuncordu o a tenore che si fermavano in ogni casa a cantare alcune poesie e canzoni. In cambio ricevevano cibo e un bicchiere di vino.
La tradizionale cantada de sos tres Res a Mores è chiamata appunto Su Pesperu de sa Pasca ‘e Sos Tres Res ed è tenuta ancora in vita dai componenti dell’Associazione Culturale Coro Lachesos. ( qui maggiori news ) 
Tradizione che sino a qualche tempo fa esisteva anche a Chiaramonti  . Inoltre a Lula per l’occasione si svolge la premiazione del concorso letterario per bambini Lìtera a sos Tre Res.





In pratica era più sentita come una pasqua , parente delle due strette pascade Natale che celebra appunto la nascita di Gesu e Pasca Manna quella della ressurezione dopo a crocifissione .Infatti nella noistra sardegna la befana era l'unico appuntamento riservato ai bambini , vidto che il natale fara la sua aparizione nelgli ultimoi 40\50 ann del secolo scorso .
Ora quello che sto per dire non vi sbalordirà e sarà scontato, ma i bambini ed i ragazzi dee ultime generazioni ( quelle degli anni 80\90 ) s'aspettano solo dolci e caramelle . Una volta , sic , i bambini buoni s'accontentavano di ricevere dei dolci e i discoli ricevevano il carbone e si promettevano ( a volte riuscendoci ) di rigare dritto . Adesso possono avere tutti gli snack e dolciumi ed il carbone non fa più paura a nessuno e che dire delle calze ormai nessuno si ricorda più d'appenderle al camino o alla finerstra le si comprano già piene di dolciumi al supermarket o pasticceria . I ragazzi stanno diventando sempre più adulti e quindi sempre più razionali uccidendo prematuramente i loro sogni e il loor lato irrazionale \ fantastico
Quindi dovrei guardare in faccia la realtà e dirmi la befana è ormai un personaggio supoerato e mercificato , ma non ci riesco e più forte di me che sono cresciuto in un periodo di transizione fra le reti rai e le reti mediaset e con nonni\e tradizionalisti e legati ancora alla cultura e all'uso della terra .
Ecco qundi che mi chiedo : se un folletto labioroso riuscisse a contare le calze ( ovviamente escludendo quelle pre confezionae ) appese ieri notte nei cammini o in qualche altro angolo delle case abitate anche da bambini ( ma wquante saranno oggi conla crisi di denatalità che stiamo attraversando ) e riempite da qualcunoi\a ---- magari mi piace ancora pernsarlo dala stessa Befana ---- nel ruolo dela vecchietta che da secoli voleva con la sua scopa nella notte fra il 5\6 gennaio a cavallo dela sua scopa magica ? quali risultati cui darebbe ? quante calze sono rimaste vuote ? E quante invece , contengono doni più o meno graditi ai piccini ? . 
Concludo tornando alla befana del 2011 quanti bambin avranno messo nella calza dela befana la lettera a Sos tres res chiedendo anoitre ai soliti regali personali un posto di lavoro per i genitori dissocupati o in vcassa integrazione

                                     Alla prossima epifania  buona  befana   a  tutti\e

P.s  per  chi volesse approfondire  tale celebrazione  sotto trova  pane  per  i suoi denti


e sempre  da  wikipedia  






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