15.3.15

Medaglia a repubblichino Mori, Boldrini nega coinvolgimento: "Decisione di P. Chigi". Ma allora perchè c.... gli ha consegnata ?


Piuttosto  che   replicare    , anche se   aveva  tutte le ragioni per  farlo  , bastava  starsi zitta   in quanto con il su  obbedir  tacendo  o meglio  il non opporsi   e farlo notare  mentre la consegnava   ha contribuito  al nascere della cosa  ed  a creare    vibranti proteste   .  Ma   allora  mi chiedo come Peter Taylor    ne commenbt  all'articolo (  sotto riportato ) d repubblica  : << Che farà mio padri dimenticasse totalmente di chi ha date nella tomba? Caduto da partigiano nella guerra di Liberazione a 24 anni non ha certo immaginato che lo Stato liberato grazie anche al suo contributo premiasse il suo carnefice e disinteressasse completamente di chi ha reso possibile la Libertà.
Certo è pure uno schiaffo anche a Mattarella che nel suo discorso di insediamento ha voluto ricordare il sacrificio dei caduti par la libertà dell'Italia.Non credo si riferisse pure agli RSI. >>

20 ore fa
perimene
Infatti non era presente nella sala Aldo Moro dove Del Rio consegnava la medaglia.
 Ciò fa   che  <<  Il “Giorno del ricordo” diventa, in questo caso , giorno dell’amnesia e a poco più di un mese dal settantesimo della Liberazione si ribalta la storia e ciò che ha significato per mano di chi rappresenta la Repubblica nata dalla stessa Liberazione. Così, anche un fascista repubblichino, Paride Mori, può essere insignito della medaglia ricordo, "in riconoscimento del sacrificio offerto per la Patria" dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio (come deciso da una commissione della presidenza del Consiglio), già sindaco di Reggio Emilia, città medaglia d’oro per la Resistenza e terra dei fratelli Cervi.  (...)  Paride Mori è stato ufficiale parmense del Battaglione bersaglieri volontari “Benito Mussolini”, un reparto che all’inizio era aggregato alle “Waffen SS” e successivamente inquadrato nell’esercito della Repubblica di Salò che combatté a fianco dei nazisti. L’onorificenza che gli è stata attribuita in realtà fu istituita per ricordare le vittime delle foibe nell’immediato dopoguerra, ma Mori fu ucciso in uno scontro coi partigiani il 18 febbraio del ‘44 e quindi l’episodio non c’entra niente con le vendette popolari degli slavi  e  quelle  post belliche   e  gli eccidi \ la  pulizia  etnica  delle milizie di Tito   nei confronti degli italiani.  [il corsivo è mio . il resto dell'articolo  lo si trova qui ] >> . E cco che  quando una figura istituzionale partecipa volontariamente o per responsabilità dei propri collaboratori  ad una  vergogna del genere deve prendere atto della grave offesa arrecata ai familiari di chi nella lotta per la libertà e la democrazia ha lasciato la vita Non doveva partecipare. Anche chi riveste una carica istituzionale può avere un sussulto di dignità e rifiutarsi di partecipare a una vergogna del genere, dissociandosene apertamente E se  ha   un briciolo di buon senso  e  dignità DIMETTERSI senza se e senza ma (lo stesso vale naturalmente per tale Del Rio)..

e DIMETTERSI senza se e senza ma (lo stesso vale naturalmente per tale Del Rio).
Vergogna!. Il governo Renzi non si smentisce ed anche in questa occasione prova a scimmiottare Berlusconi nella riabilitazione dei nazi - fascisti.
Delrio farebbe bene a dimettersi. Boldrini impari a fare il /la Presidente della Camera.








Medaglia a repubblichino Mori, Boldrini nega coinvolgimento: "Decisione di P. Chigi"


<p>(Adnkronos)</p>

(Adnkronos)
Scoppia il caso della medaglia attribuita a Paride Mori, un fascista repubblichino insignito in occasione delle celebrazioni del Giorno del Ricordo dell'onorificenza che viene assegnata alle vittime delle foibe nell'immediato dopoguerra. Un riconoscimento consegnato ai figli in occasione di una cerimonia avvenuta a Montecitorio. A denunciare il caso l'edizione di Bologna de 'La Repubblica', che ricorda che "Mori fu ucciso in uno scontro coi partigiani il 18 febbraio del '44 e quindi l'episodio non c'entra niente con le vendette post belliche delle milizie di Tito nei confronti degli italiani".
Sotto accusa finiscono la presidente della Camera, Laura Boldrini, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, perché il tutto si sarebbe svolto durante la cerimonia per la Giornata del Ricordo, organizzata a Montecitorio alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
In realtà l'onoreficenza è stata sì attribuita alla Camera, ma in un momento diverso e distinto rispetto alla celebrazione della Giornata del Ricordo, senza l'intervento di Boldrini né la presenza del Capo dello Stato e per una decisione presa da una commissione insediata presso la presidenza del Consiglio. A ricostruire il tutto è il portavoce della presidente della Camera, che, spiega, "non ha dato alcun premio alla memoria del repubblichino Paride Mori, né ha in alcun modo concorso ad individuare il suo nome tra quelli meritevoli di onorificenza".
"L'individuazione dei soggetti cui attribuire le medaglie - sottolinea ancora il portavoce di Boldrini - spetta infatti a una commissione istituita presso la presidenza del Consiglio, che le ha consegnate durante uno specifico incontro che la Camera ha ospitato nella sala Aldo Moro, a margine della cerimonia per la Giornata del Ricordo svoltasi nella Sala della Regina alla presenza del Presidente della Repubblica e con la partecipazione della presidente Boldrini".
A questo punto la palla passa quindi a Palazzo Chigi, che in queste ore starebbe verificando le modalità attraverso le quali opera la commissione che si occupa della questione e che avrebbero portato all'individuazione di Mori tra i destinatari dell'onorificenza.

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