https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2020/09/tempesta-in-un-bicchiere-dacqua-errore.html
Di seguito pubblichiamo il comunicato delle autrici del libro “Le avventure di Leo” e una nota finale della Casa Editrice.
Come autrici del libro “Le avventure di Leo” per la classe Seconda, apprendiamo con dispiacere le polemiche che stanno accendendosi attorno al libro di antologia.
Se la pagina in questione ha suscitato tali reazioni, non possiamo che dispiacercene e conseguentemente chiedere scusa. La nostra risposta, ora, è data con la voce delle insegnanti, più che quella delle autrici.
Come insegnanti abbiamo lavorato e lavoriamo nella scuola italiana da anni. In una realtà, quella dell’Emilia-Romagna, ricca di immigrazione e ricchezza multiculturale.
Nelle nostre aule convivono positivamente tante culture diverse, alcuni bambini sono immigrati di seconda generazione, sempre di più oramai, altri sono di prima generazione e alcuni di questi appena arrivati dal loro Paese di origine.
La pagina, e la vignetta, viste con gli occhi di un bambino, rappresentano una delle tante situazioni con cui abbiamo a che fare quotidianamente: un bimbo da poco arrivato in Italia, quale desiderio può avere più grande di quello di imparare in fretta la lingua per poter comprendere quello che lo circonda e per poter comunicare e giocare con i nuovi amici? È un piccolo e semplice dato di fatto.
Chi si trova in una situazione di difficoltà (e proviamo a chiedere loro quanto grande possa essere questa difficoltà), ha il solo desiderio di superarla e di tornare a vivere in pienezza; così, chi non conosce una lingua desidera impararla per poter interagire con gli altri. Vediamo tutti i giorni sui visi dei nostri bimbi questi desideri, la fatica di cogliere qualsiasi messaggio, la motivazione a farcela per essere accolti nel gruppo al pari degli altri bambini, e intanto si esprimono come riescono, con difficoltà, a volte anche come recita testualmente la vignetta.
E questo nella realtà scolastica quotidiana non fa indignare, non ci fa pensare ai cliché, quelli sì stereotipati di film e programmi di anni fa sullo “straniero”.
Perché sentire un bambino ucraino, cinese o rumeno, oltre che di colore, che parla in modo stentato in quanto non conosce bene la lingua non fa nessuna differenza.
E i bambini per fortuna non hanno stereotipi. Questa è solo la piccola, tenera realtà di tante classi, dove ci sono ormai condivisioni di tante diversità: è vero sempre più alunni di origini straniere sono perfettamente integrati e anche più competenti di tanti coetanei, ma esistono ancora i nuovi arrivi, le fatiche di chi vede cambiare tutto e tutti attorno a sé, e desidera solo farcela.
Il progetto “Le avventure di Leo” nel suo insieme contiene grande attenzione a tutte le diversità. Ma soprattutto lavora con l’applicazione di due metodi molto particolari, uno per quanto riguarda il gesto grafico e l’apprendimento della scrittura, l’altro per l’acquisizione della strumentalità di base della letto-scrittura; è nato proprio per venire incontro alle esigenze di quei bambini con più difficoltà, per recuperare mancati apprendimenti e per prevenire le difficoltà scolastiche, limitando il ricorso alle strategie dispensative e compensative per bambini con BES e DSA.
Forse abbiamo peccato di ingenuità nel descrivere realisticamente quello che ogni giorno osserviamo nella realtà scolastica, ma certamente l’intento della vignetta incriminata non aveva l’intenzione di essere razzista, bensì al contrario di esprimere il desiderio ardente di un bambino di padroneggiare la lingua, perché si sforza di comunicare e di integrarsi in una nuova realtà. Di sicuro non mancherà nei prossimi giorni occasione per ragionare con la Raffaello Libri dell’accaduto in maniera calma e costruttiva perché episodi del genere non si ripetano più.
Le autrici
Alessandra Venturelli, Maila Focante, Tiziana Bernabé, Carolina Altamore
----------------------
Il Gruppo Editoriale Raffaello si fa carico delle sue responsabilità, comprendendo sia il pensiero delle autrici sopra espresso, sia raccogliendo umilmente le tante manifestazioni di indignazione suscitate.
Per questo ha provveduto a correggere la pagina segnalata e provvederà a stretto giro a inviare a tutti i docenti interessati e alle famiglie in possesso del volume un file in formato pdf stampabile a sostituzione della stessa.
Per eventuali ristampe future apporterà le opportune modifiche.
La versione digitale del testo è già stata modificata.
In seno alla casa editrice non mancherà occasione, nei prossimi giorni, di riflettere seriamente sull’accaduto con i tanti autori e professionisti della scuola che da anni collaborano con noi.
Cav. Franco Bastianelli
Come autrici del libro “Le avventure di Leo” per la classe Seconda, apprendiamo con dispiacere le polemiche che stanno accendendosi attorno al libro di antologia.
Se la pagina in questione ha suscitato tali reazioni, non possiamo che dispiacercene e conseguentemente chiedere scusa. La nostra risposta, ora, è data con la voce delle insegnanti, più che quella delle autrici.
Come insegnanti abbiamo lavorato e lavoriamo nella scuola italiana da anni. In una realtà, quella dell’Emilia-Romagna, ricca di immigrazione e ricchezza multiculturale.
Nelle nostre aule convivono positivamente tante culture diverse, alcuni bambini sono immigrati di seconda generazione, sempre di più oramai, altri sono di prima generazione e alcuni di questi appena arrivati dal loro Paese di origine.
La pagina, e la vignetta, viste con gli occhi di un bambino, rappresentano una delle tante situazioni con cui abbiamo a che fare quotidianamente: un bimbo da poco arrivato in Italia, quale desiderio può avere più grande di quello di imparare in fretta la lingua per poter comprendere quello che lo circonda e per poter comunicare e giocare con i nuovi amici? È un piccolo e semplice dato di fatto.
Chi si trova in una situazione di difficoltà (e proviamo a chiedere loro quanto grande possa essere questa difficoltà), ha il solo desiderio di superarla e di tornare a vivere in pienezza; così, chi non conosce una lingua desidera impararla per poter interagire con gli altri. Vediamo tutti i giorni sui visi dei nostri bimbi questi desideri, la fatica di cogliere qualsiasi messaggio, la motivazione a farcela per essere accolti nel gruppo al pari degli altri bambini, e intanto si esprimono come riescono, con difficoltà, a volte anche come recita testualmente la vignetta.
E questo nella realtà scolastica quotidiana non fa indignare, non ci fa pensare ai cliché, quelli sì stereotipati di film e programmi di anni fa sullo “straniero”.
Perché sentire un bambino ucraino, cinese o rumeno, oltre che di colore, che parla in modo stentato in quanto non conosce bene la lingua non fa nessuna differenza.
E i bambini per fortuna non hanno stereotipi. Questa è solo la piccola, tenera realtà di tante classi, dove ci sono ormai condivisioni di tante diversità: è vero sempre più alunni di origini straniere sono perfettamente integrati e anche più competenti di tanti coetanei, ma esistono ancora i nuovi arrivi, le fatiche di chi vede cambiare tutto e tutti attorno a sé, e desidera solo farcela.
Il progetto “Le avventure di Leo” nel suo insieme contiene grande attenzione a tutte le diversità. Ma soprattutto lavora con l’applicazione di due metodi molto particolari, uno per quanto riguarda il gesto grafico e l’apprendimento della scrittura, l’altro per l’acquisizione della strumentalità di base della letto-scrittura; è nato proprio per venire incontro alle esigenze di quei bambini con più difficoltà, per recuperare mancati apprendimenti e per prevenire le difficoltà scolastiche, limitando il ricorso alle strategie dispensative e compensative per bambini con BES e DSA.
Forse abbiamo peccato di ingenuità nel descrivere realisticamente quello che ogni giorno osserviamo nella realtà scolastica, ma certamente l’intento della vignetta incriminata non aveva l’intenzione di essere razzista, bensì al contrario di esprimere il desiderio ardente di un bambino di padroneggiare la lingua, perché si sforza di comunicare e di integrarsi in una nuova realtà. Di sicuro non mancherà nei prossimi giorni occasione per ragionare con la Raffaello Libri dell’accaduto in maniera calma e costruttiva perché episodi del genere non si ripetano più.
Le autrici
Alessandra Venturelli, Maila Focante, Tiziana Bernabé, Carolina Altamore
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Il Gruppo Editoriale Raffaello si fa carico delle sue responsabilità, comprendendo sia il pensiero delle autrici sopra espresso, sia raccogliendo umilmente le tante manifestazioni di indignazione suscitate.
Per questo ha provveduto a correggere la pagina segnalata e provvederà a stretto giro a inviare a tutti i docenti interessati e alle famiglie in possesso del volume un file in formato pdf stampabile a sostituzione della stessa.
Per eventuali ristampe future apporterà le opportune modifiche.
La versione digitale del testo è già stata modificata.
In seno alla casa editrice non mancherà occasione, nei prossimi giorni, di riflettere seriamente sull’accaduto con i tanti autori e professionisti della scuola che da anni collaborano con noi.
Cav. Franco Bastianelli
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