9.9.20

Rendere obbligatoria l’app Immuni

 Lo  so che    con    questo post  perdero    contatti anti covid   e fanatici  della privacy  , ma   è il


prezzo da  pagare  se  si vuole  essere liberi
   e  soprattutto  non finire  o  rischiare  d'essere  infettato  da questo virus  . Inizialmente   ero  contro l'app  immuni  non  perchè    sia  un complottista    ma perchè :  ancora    non era testata    ,   non si sapeva  come  racogliessero le  nostre  informazioni (  soprattutto  quali ) e  chi le  custodiva   . Poi   dopo la  posività    di  un amico  e  la quarantena  della sua   famiglia  e  parzialmente (   4  su  10  )  della  famiglia  dei  suoi vicini     ed     più  un  amica  comune   che  entrata  con lui  solo  per  5  minuti ,  ed  non poterli vedere ,  ho  deciso  anch'io di scaricarmi l'app   immuni  .  E  d'accettare    e  rilanciare   questa lettera di  Gianbattista Spatti, 72 anni, Bussero, per 41 anni chirurgo all’Istituto tumori di Milano  su   invece  concita  del  8\9\2020

« A proposito della app Immuni mi pare di ritornare ai problemi legali quando fu scoperta l’infezione Hiv. Chi fa il chirurgo e frequenta le sale operatorie più giorni la settimana per 7-8 ore al giorno sa benissimo che le possibilità di contagio (un guanto rotto, puntura di ago, schizzo di sangue improvviso in viso) sono frequentissime. Noi chirurghi chiedevamo a gran voce che il test Hiv fosse effettuato a tutti i pazienti prima di andare in sala operatoria. La risposta era sempre negativa. La privacy impediva di chiedere al paziente l’esecuzione del test. Dopo anni fu accettata l’idea che il test potesse essere chiesto di routine a tutti i pazienti superando la difficoltà che ciò potesse violare la privacy. Oggi il test Hiv è un test pre operatorio obbligatorio per tutti i pazienti chirurgici. Ciò ha permesso ai chirurghi di eseguire con più attenzione e con metodi di protezione più appropriati gli interventi a pazienti sieropositivi. Inoltre ha permesso di fare diagnosi precoci a pazienti sieropositivi ignoti e di potere prescrivere la opportuna terapia antivirale. Tutto questo per affermare che l’app Immuni dovrebbe essere imposta per legge a tutti e non soltanto a chi vuole. Pare che a oggi l’abbiano scaricata circa 5 milioni di persone. Un numero insufficiente per poterla usare in modo efficace nella prevenzione del Covid 19. Perché se è obbligatoria per decreto la esecuzione del tampone nei pazienti esposti a rischio di contagio e non può esserlo la attivazione di Immuni? Credo che in questo momento sarebbe molto utile nelle scuole per insegnanti e alunni, nelle università e nei posti di lavoro. Se ragazzi e adulti presenti in Sardegna al Billionaire e negli altri locali avessero avuto Immuni sarebbe stato molto più facile identificare i soggetti a rischio e si sarebbe ridotta anche la capacità di diffusione dell’infezione Covid 19. Il numero di pazienti identificati giornalmente è molto elevato e iniziano ad aumentare sia i ricoveri ospedalieri che i pazienti ricoverati in terapia intensiva. Iniziano a salire anche i morti. Immuni può aiutare in attesa del vaccino. La privacy è un falso problema. Manca la volontà di compiere scelte che potrebbero essere usate come motivo di lotta politica. Ma la salute di tutti è un bene più prezioso delle beghe tra i partiti».

 Ora  potete   o   rimuovermi  dai contatti   o  lanciarmi  merda  .  Ma   come  ho  già detto  in precedenza  ( chi mi segue  sui  social  e lo avesse  già  letto  lo può  saltare  )  




  è parlo   refrattario alle  imposizioni    ed  ai regolamenti , insomma  anarchico e  libertario   reputo    la  salute   ed la  vita    , poi  vedete  voi . 

 


 

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