Ma è la rappresentazione grafica del bambino straniero con evidenti difficoltà comunicative a scatenare lo sdegno. Scrive in Facebook Francesca Sempio, insegnante di scuola primaria a Milano: "Mi mancano le parole per dire quanto razzisti, beceri, lontani dalla realtà delle classi, siano gli autori e gli editori di questa cosa che non riesco a chiamare libro. Insegnanti, riprendiamoci la libertà di insegnamento. Effettuiamo la scelta alternativa al libro di testo unico. Per fortuna, i nostri alunni non sono bidimensionali né stupidi come li dipinge questa pagina".
L'editore si scusa
Dopo la segnalazione e la polemica sui social l'editore del manuale, il Gruppo Raffaello, si scusa. E annuncia: "Abbiamo già provveduto a modificare la pagina, subito disponibile per chi utilizza il testo in questo anno scolastico. Ovviamente il libro, in fase di ristampa, sarà modificato". In una nota il gruppo editoriale scrive: "Da sempre siamo molto attenti a tematiche quali l’inclusione, l’interculturalità e l’ascolto delle esigenze dei bambini e dei genitori. Questi sono i valori che orientano il lavoro delle nostre redazioni, dei nostri collaboratori e degli esperti che ci affiancano, sempre portato avanti con la massima cura, dedizione e passione. I tantissimi docenti e le famiglie che utilizzano da anni i nostri testi possono confermarlo. In molteplici occasioni siamo stati portati ad esempio per aver promosso nei nostri libri di testo temi come la parità di genere e l’integrazione multiculturale".
La nota conclude: "Ci scusiamo per l’illustrazione oggetto di molte critiche, che ha urtato la sensibilità e offeso, non era certamente nostra intenzione. Ci teniamo a sottolineare che il libro in questione è un progetto di oltre seicento pagine e il messaggio veicolato è di totale inclusione".
La risposta delle autrici
Le autrici del libro di testo - Alessandra Venturelli, Maila Focante, Tiziana Bernabé, Carolina Altamore - hanno appreso "con dispiacere" delle polemiche. "Come insegnanti - spiegano - abbiamo lavorato e lavoriamo nella scuola italiana da anni. In una realtà, quella dell'Emilia-Romagna, ricca di immigrazione e ricchezza multiculturale. Vediamo tutti i giorni sui visi dei nostri bimbi questi desideri, la motivazione a farcela per essere accolti nel gruppo al pari degli altri bambini, e intanto si esprimono come riescono, con difficoltà, a volte anche come recita testualmente la vignetta. E questo - sottolineano - nella realtà scolastica quotidiana non fa indignare, non ci fa pensare ai cliché, quelli sì stereotipati di film e programmi di anni fa sullo 'straniero'. I bambini per fortuna non hanno stereotipi".
"Forse abbiamo peccato di ingenuità - riflettono - nel descrivere realisticamente quello che ogni giorno osserviamo nella realtà scolastica, ma certamente l'intento della vignetta incriminata non aveva l'intenzione di essere razzista, bensì al contrario di esprimere il desiderio ardente di un bambino di padroneggiare la lingua, perché si sforza di comunicare e di integrarsi in una nuova realtà. Di sicuro - concludono - non mancherà nei prossimi giorni occasione per ragionare con la Raffaello Libri dell'accaduto in maniera calma e costruttiva perché episodi del genere non si ripetano più".
Il ministero agli editori: "Prevenire questi casi"
Rispetto alla pagina il cui contenuto appare "diseducativo e offensivo" per gli studenti di origine non italiana, il Ministero dell'Istruzione fa sapere "di aver contattato questo pomeriggio l'Associazione italiana editori e di aver condiviso con loro forte preoccupazione rispetto a contenuti di questo tipo, oltre alla necessità di continuare a lavorare per prevenire casi come questi".
Analizziamo ora le domande poste nel titolo del post .
tempesta in un bicchiere d'acqua Secondo me NO visto che tali espressioni come di mostra il caso di Djarah Kan, pseudonimo di Emmanuela Osei una cantautrice e scrittrice italo-ghanese [ qui il suo curriculum \ biografia ] che viene chiamata nonostante sia nata e cresciuta in Italia con un termine a metà strada fra il dispregiativo e il buonismo Afro-Italiana , sono largamente diffuse inconsciamente a qualunque livello culturale non solo come forma di analfabetismo funzionale o illetteratismo , ma anche in quella di analfabetismo di ritorno, e nei media . Non basta dire: 'Non ho idee razziste e quindi non sono razzista'. Dobbiamo combattere anche il razzismo inconscio".
Cosi come non basta dire : << ma io non ci vedo nulla di discriminatorio o razzista, in fondo è un dialogo tra bambini, e si sa i bambini sono molto spontanei....curiosi....sarebbe stato grave se lo avesse detto un adulto., Non si può negare, ed è certo che i bambini le domande se le pongono. Quindi che c'è di strano? Sono certi adulti che hanno il veleno nel sangue>> ( interventi presi da alcuni commenti all'articolo di repubblica riportato dall'aggregatore di news per smartphone newsrepubblic ) . Per arrivare agli adulti si passa dai bambini e poi essi sono come spugne assorbono tutto e se lasciati allo stato brado senza regole e aver formato un spirito critico o parcheggiati davanti ad internet e cellulari senza filtri e limitazioni ed un uso acritico neppure gli insegnanti che ci mettono tutta la volontà per formare i ragazzi davanti alle brutture del mondo ( bullismo \ nonnismo , femminicidio, sessismo ,ecc ) i non possono fare nulla se la società e le famiglie continuano a trasmettere lezioni contrarie a quanto loro provano ad insegnare con loro insegnamenti. Ogni lezione viene vanificata da un comportamento che gli individui riscontrano in famiglia o in branco. possono con il crescere nella maggior parte dei casi criminali o disagiati .
Per quanto riguarda la vignetta contestata, c'è anche chi la giustifica: «Un bimbo nella mia classe, straniero, non conoscendo la lingua ma desiderando ardentemente di padroneggiarla, si esprimeva esattamente con queste parole. Non è razzismo. È un bambino che si sforza di comunicare nonostante le barriere ». E ancora: «Quando si cerca la polemica ad ogni costo...per favorire l'inclusione bisogna innanzitutto riconoscere la diversità...». E' razzismo inconscio fatto di mezze verità e stereotipi cioè qualsiasi opinione rigidamente precostituita e generalizzata, cioè non acquisita sulla base di un'esperienza diretta e che prescinde dalla valutazione dei singoli casi, su persone o gruppi sociali . La stessa cosa di quando all'estero ci ( ovviamente senza generalizzare ) ci dicono che siamo mafia , pizza e mandolino .
Inoltre i <<[...] Pregiudizi e stereotipi costituiscono una componente importante del razzismo, quando sono indirizzati contro le minoranze etniche attraverso un intreccio di processi socio-strutturali, culturali e psicologici, che possono derivare da un’errata percezione del diverso, dall’ignorare o sottovalutare secoli di oppressione, discriminazione e sfruttamento. Bisogna tenere presente che in diverse culture permane un forte senso di superiorità verso altre culture ritenute arretrate e lontane da un apprezzabile livello di civiltà con il persistere di un’ostilità verso i diversi che si manifesta nelle forme della vita quotidiana, nel sistema dei rapporti sociali, nell’accanita difesa della cultura di appartenenza.[.... continua su https://letteredallafacolta.univpm.it/alcuni-casi-di-pregiudizi-e-stereotipi-presenti-nella-societa-contemporanea/] Errore se si prende in esame singolarmente si può capitare anche se non dovrebbero . Ma se sono ripetuti e continui ed allo " sputtanamento" indignazione pubblica s oltre alle scuse non seguono i fatti cioè ritiro dal commercio e sostituzione con una nuova edizione o un comunicato sui media in cui si mette in evidenza siti , spazio social dell'editore la pagina \ le pagine con la correzione da scaricare gratuitamente con l'invito ad aggiungerle \ integrarle al libro in circolazione . Allora sono solo di circostanza fatte per offuscare la polemica e non subire un ulteriore danno d'immagine visto che nel dibattito si è inserito anche il presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone - sottosegretario all'Istruzione nel governo Renzi - che afferma al corriere della sera del 25\9\2020 : «Non c'è scusa che tenga da parte della casa editrice Raffaello. La scuola è una cosa seria e un libro di testo per i bimbi della seconda elementare non può avere una frase razzista e volgare come questa». Nell'annunciare un'interrogazione al ministro dell'Istruzione, Faraone ha dichiarato: «Quel libro di testo non va solo ritirato: quella casa editrice non può occuparsi della formazione dei nostri figli, delle scuse non ce ne facciamo niente».
Razzismo inconscio \ Ur fascismo Si è razzismo incoscio come dimostra il sito https://latteriot.wordpress.com/author/djarahakan/ di jarah Kan, pseudonimo di Emmanuela Osei una cantautrice e scrittrice italo-ghanese. E secondo me è anche Ur fascismo visto come ragiona molta gente . Ecco una discussione a cui ho partecipato sulla pagina fb dell'associazione educare alle differenze , ma poi mi sono arreso ed ho abbandonato perchè con certa gente è come lavare la testa dell'asino con il sapone Ma di quale problema mentale è affetto la maggior parte degli italiani? Ora questo è razzismo? Ma state fuori di testa! Questa è la realtà. E poi includere non significa che non possiamo più esprimere la nostra opinione e che la nostra di cultura va a farsi fottere! Avete stufato. Emigrate se non volete stare in Italia. Qualcuno vi Includerà no?
Valentina Valeri
e non mi sembra che sia espresso un giudizio infatti su un bambino di colore. Siete fobici o fate finta di vedere il male ovunque.
Valentina Valeri
voi che criticate questo libro di testo per una vignetta innocente.
Emanuela Zincone
io ho fatto un ragionamento articolato non lo critico in quanto tale, cerco di ragionare sul motivo per cui può stonare e contemporaneamente sul motivo per cui non è facile comprenderne le motivazioni.
razzismo incoccio ecco cosa è
Vabbè mollo è impossibile fare un discorso articolato si finisce sempre sul "ho anche io amici stranieri ma...." Ripeto è un altra questione e riguarda culturalmente l'immagine che abbiamo e che veicoliamo di ciò che si discosta dalla maggioranza, ciò …
Altro...
Valentina Valeri
la maggioranza nemmeno spiccica una parola di italiano. Ma tanto avete ragione sempre voi. Auguri. Io spero che vengano loro e si tolgano dalle palle tutti gli italiafobici del cavolo. Voglia Dio.
Valentina Valeri
e poi puoi vederli sul mio profilo. Se vuoi te li presento. Così forse riesci a vedere la realtà delle cose e non solo quello che vuoi/volete vedere. Ormai attribuite tutto al razzismo e all'omofobia. Bah.
Emanuela Zincone
se si ragiona per stereotipi tipo tutti gli stranieri parlano cosi oppure sono tutti ladri , ecc o come quell'altro libro . secondo me c'è .
Giuseppe Scano
ma la realtà è che prima che imparino l'italiano parlano tutti così. Ma non c'è nulla di male. Siete, ripeto, voi che ci vedete il male. Siete pesanti. Proprio con questo atteggiamento mettete contro gli stranieri e gli italiani.
P.s se non vedete correttamente la gif la trovate qui
A cui vanno aggiunti o inseriti nella neo lingua gli stereotipi e luoghi comuni come quelli espressi nei libri e nella discussione citata sopra . Aveva ragione Umberto Eco a coniare tale definizione Seppur da una visione non storiografica, fatta nel lontano 1997 nel suo saggio Il fascismo eterno ha dato un'altra interpretazione della fenomenologia fascista, riassumibile in 14 punti che trovate qui o anche qui
Nessun commento:
Posta un commento