non so chi è peggio se un femminicida o un abitante di un palazzo che dice no ad un rifugio per le donne vittime di violenza perchè esse deprezzano il condominio .

 Leggendo  notizie   del  genere mi  vengono  certi  commenti  .... Anche a  costo  di  passare  da disumano   come questi “signori” e, soprattutto, “signore”, ci sarebbe da augurare loro di subire altrettanta violenza all’interno dei loro appartamenti di pregio. Evidentemente   , sarà  :   una frase  infelice   , cinca  e stupida , ecc.  ma  è  l'unica   che  viene  in questo momento  ,    scometto che  se  a subire  violenza   fosse   qualcuno\a  di loro    o  loro familiari e  parenti ,  non  farebbero  la stessa  cosa  . E qui mi fermo  per  , non scendere ancor  di più nell'abbisso della  disumamìnità  e   fare   i bastard  inside  come loro  .

La solidarietà sì, ma lontano dalle nostre case signorili. Poveri noi. Oggi sul Fatto Quotidiano la tristezza.



P.S  Tra le frasi dei residenti riportate nell'articolo   di  cui riporto qui la  prima pagia n del ifq del 24\9\2020 c'è anche questa, agghiacciante: "Non sappiamo chi volete portare in casa nostra. Non vogliamo che i nostri figli si mescolino ad altri bambini che vengono da quelle situazioni" concludo   con  questo  commento  ,  di  


Per certe persone, la solidarietà è una cosa bellissima, fatta di parties in abiti lunghi, dove apporre il loro nome a congrui assegni,
ma fatta da altri e soprattutto, cosa fondamentale, lontano il più possibile da loro....
Che tristezza....

non ricordo   da quale account pubblico   di facebook  l'ho preso 

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