il mio ricordo ed riflessioni del 11 settembre 2001

Quella dell’11 settembre 2001 è una data che nessuno potrà mai dimenticare. Ancora oggi la ferita rimane aperta. L’attentato terroristico che mise fine alle Twin Towers, le Torri Gemelle di New York,ed ha cambiato Un evento, quello accaduto l’11 settembre del 2001, che, per il carattere straordinario e per la sua devastante portata, ha segnato l’inizio del millennio in cui viviamo condizionandone scelte politiche, sociali ed economiche ed culturali \ artistiche Di brani sull’11 settembre ce ne sono stati tantissimi in questi ultimi 19 anni , condivido a fine post quelli degli url sotto senza ovviamente la pretesa che si tratti dei pezzi “definitivi” nè per forza i migliori . 

11 settembre, diciannove anni fa l'attacco terroristico che ha cambiato per sempre il mondo
da https://www.lastampa.it/topnews/primo-piano/2020/09/11

 <<Ci sono  -----  come   ha scritto  Tiziano terzani  ---   << giorni nella vita in cui non succede niente, giorni che passano senza nulla da ricordare, senza lasciare una traccia, quasi non si fossero vissuti. A pensarci bene, i più sono giorni così, e solo quando il numero di quelli che ci restano si fa chiaramente più limitato, capita di chiedersi come sia stato possibile lasciarne passare, distrattamente, tantissimi. Ma siamo fatti così: solo dopo si apprezza il prima e solo quando qualcosa è nel passato ci si rende meglio conto di come sarebbe averlo nel presente. Ma non c'è più.Il 10 settembre 2001 per me, e son certo non solo per me, fu un giorno di questo tipo: un giorno di cui non ricordo assolutamente nulla. >>. La   stessa cosa   è più o meno  per me il  giorno  precedente  ed  la  mattina del 11  passavano  passò senza che me ne accorgessi, come non fossero nemmeno stato nel calendario  , pressato  da  com'ero  da  un esame    tosto  e con un prof  ...... lana caprinoso  . Dopo aver letto   la  richiesta   ai lettori  fatta  da un quotidiano nazionale  non ricordo   quale  , inizio a sgombrare  la mente   da cose  imminenti   ed  da responsabilità  , ed  mi rilasso  , poi inizio a  vagare   all'indietro   ad   ritornare  a    quasi 20  prima   ed a  ritrovare    se  sono rimaste    e non  evaporate nel vento  : le  emozioni di pancia  \  d'istinto  insomma  la parte  irrazionale  di  ciascuno di noi   ( a  caldo insomma  )  :  sgomento per  quel che  vedevo  unito  a cinismo ( ben  gli stà    ,  raccolgono quello che  hanno seminato   hanno  trovato  pane  per  i loro denti  , ecc  )  ,  poi  rivedendo le  scene   al  tg   della sera   a mente fredda il pianto  ,  le previsioni   alla  cassandra , la  paura  della reazione    di un Presidente    guerrafondaio  e   i suoi  ziracchi  (  servi )   presero   sulle  prime   il sopravvento   ed alla  gioia   , vennero  le  lacrime  . Ecco  il  mio  ricordo   e  di come  esso mi ha  rafforzato Colgo  al balzo  . Volendo  dimenticare  sei costretto a ricordare    certi eventi  non riesci  a rimuoverli da dentro di te  , rimangono sempre  dentro  e rivengono a galla    . Ecco  quindi  il mio ricordo di quella  giornata  , scolpita    come  se  fosse    oggi  . Essa inizio    con una  telefonata  :  <<   guarda  svelto ,  la  tv   un areo  [  era il primo aereo  lo ricordo     ancora oggi    tanto  mi  lascio scioccato  appena senti questa  chiamata  con voce   quasi  spaventata ed  incredula    nella segreteria  telefonica in quanto ero  uscito  sbagliandomi  con gli orai  a prendermi una matita  per  la mia collezione    ]     si  schiantato  su  una delle  torii   a New  york  >>. Sono bastate queste quattro parole urlate dall'altra parte del telefono per lasciarmi. incredulo   su come   fosse possibile  ciò   visto  il sistema  di spionaggio e di  sicurezza  degli Usa   in cui  non si  muove  foglia  che  loro lo  sappiano o  ne  abbiano sentore  .  Andai  le tenebre su una limpida mattinata di fine estate. Non una qualsiasi, ma quella di martedì 11 settembre 2001.  Ricordo    che  dove  preparare  , l'esame  di filologia  romanza  ,   e che  fu  talmente  scosso    ed  incollato  altv    vidi  in diretta  il  crolo della  2  torre  . Ricordo   dalle  immagini in diretta     che  Il cielo sopra New York era terso ed i raggi del sole mite sembravano indicare la strada verso il primo autunno, la stagione più bella della Grande Mela.
Le immagini  in diretta    sono   agghiaccianti tanmto da sembrare  uno dei  classici film  d'azione    hollwidiani   tipici degli anni  80\90  , ma  purtroppo  reali e  vere  .  La Torre Nord (quella con in cima la grande antenna) con un buco nel mezzo da cui uscivano fiamme e fumo. “Incidente o forse una bomba”, ho pensato, del resto era già successo otto anni prima con l’attentato ideato dallo “sceicco cieco” Omar Abd al-Rahman. L’ipotesi ha durata breve perché   vedo in diretta  un aereo di linea (il secondo) giunge su Ground Zero: . Una frazione di secondo e il velivolo si trasforma in un missile con le ali scagliato sulla Torre Sud. La stretta al cuore  nonostante  odi la  politica  estera  americana  è da paralisi: dalla terrazza   divano di casa , ora  cambiato  di posizione  ,   ho seguito le fasi successive. Il panico, i soccorsi, la gente intrappolata ai piani alti che saltava dalla finestre. Tanto   da  non sentire  mia  madre  rientrata  da  Olbia  a  trovare mia nonna  materna   .  E poi il crollo della Sud, seguito dalla Nord, il frastuono delle sirene, il  la luce a intermittenza, le notizie sugli altri due dirottamenti. Ricordo la mattina dai giornali  e  dalle   immagini  tv   il manto bianco di fuliggine portata dal vento e  che  corìpriva le persone  

da
https://www.ilpost.it/2011/09/06/foto-11-settembre-2

 per chilometri

Sin qui il mio 11 settembre, spartiacque che ha segnato però la vita di tutti, non solo negli Usa ma nel Pianeta intero. 

 Infatti


[...] La storia del mondo si divide in prima e dopo quel martedì di fine estate. Uno spartiacque  insomma  . Sino a diciannove anni fa gli Stati Uniti non erano ufficialmente impegnati in nessuna guerra. Pochi di noi avevano sentito parlare di al-Qaeda o di Osama bin Laden, l’oggetto più futuristico che circolava era l’iPod, i social non esistevano o erano solo in fase  embrionale , il pianeta Internet usciva dalla sua prima bolla e nonostante il vigore di Silicon Valley l’intelligenza artificiale non era ancora entrata dentro le case con la domotica. Venivano deportate la metà delle persone rispetto ad oggi, la sorveglianza del grande fratello era una frazione della sua dimensione attuale. E - forse cosa più difficile da credere non ci eravamo mai dovuti togliere le scarpe per passare i controlli di sicurezza in aeroporto. Nulla più è come prima: in quasi quattro lustri ci sono stati cambiamenti ed eventi epocali che hanno stravolto il mondo. La crisi finanziaria del 2008, le “primavere” arabe e non, i relativi inverni post-rivoluzionari, i populismi e la recentissima pandemia  rispetto alle  avvisaglie  che  ci furono  che ha totalmente cambiato i rapporti di forza tra uomo e uomo e tra quest’ultimo e l’ambiente (in senso lato) in cui vive. Si sono raggiunti importanti traguardi che hanno velocizzato a loro volta cambiamenti a ritmi sempre più sostenuti, tanto da far emergere un elemento che più di altri caratterizza il post 11 settembre: l’accelerazione dei cicli e dei ritmi di vita. Tutto è molto più veloce, immediato, superato, archiviato, dalla durata media di un telefonino ai gusti in fatto di cucina, sino ad arrivare alla fenomenologia politica. E talvolta a farne le spese è la memoria: "siamo qui per non dimenticare", è il mantra recitato al Memoriale di Ground Zero.[...]

Ora   ed  fin qui   il  mio ricordo  su   avvenimento   du  cui  le  celebrazioni  per  il 19  anno  la   la pandemia modifica anche le celebrazioni per l'anniversario della strage   del 2001 . Infatti 



Il 19mo anniversario degli attacchi terroristici sarà contrassegnato da due cerimonie presso la piazza commemorativa dell'11 settembre e un angolo vicino al World Trade Center, a testimonianza di una divisione sulla decisione del memoriale di sospendere una cara tradizione ai parenti che leggono di persona i nomi delle vittime. Il vicepresidente Mike Pence è atteso per entrambi i ricordi a New York, mentre il presidente Donald Trump e lo sfidante democratico Joe Biden hanno in programma di recarsi al Flight 93 National Memorial in Pennsylvania. A New York, i doppi fasci di luce che evocano le torri gemelle cadute sono stati quasi cancellati in nome della sicurezza contro il virus, fino a quando una protesta ha fatto ripristinato il tributo. I vigili del fuoco hanno citato il virus esortando i membri a evitare le ricorrenze degli attacchi del 2001 che hanno ucciso quasi 3.000 persone, tra cui quasi 350 vigili del fuoco. I parenti di alcune vittime dicono di aver capito che il ricordo del Ground Zero ha dovuto cambiare in un anno quando è cambiato così tanto altro. Altri temono che la pandemia stia rendendo chiaro ciò che temevano stesse accadendo: che l'impegno a non dimenticare mai stia svanendo. I piani di quest'anno sono stati per un bilanciamento delle celebrazioni nei siti in cui gli aerei dirottati pilotati dai terroristi di al-Qaeda si sono schiantati l'11 settembre 2001: New York, il Pentagono e un campo vicino a Shanksville, in Pennsylvania.                                                                     

                        da   https://www.rainews.it/  più precisamente  qui

E da quell'evento che ho archiviato la newsletter\ La mailing list o mailing-list artigianale a cui avevo aderito e poi tenuta con insieme , di Danilo Pilato che ho maturato la prima decisione poi mesa in atto nel gennaio 2004 , di creare il blog cdv.splinder diventato dopo la chiusura del sever di splinder quello attuale. Continuando la mia guerriglia contro culturale -
Ora a chi mi chiede le opnioni in merito . Dico solo ai nuovi lettori ( ed ai vecchi chi le conoscono volessero rinfrescarsi la memoria ) d'andare a cercarle in archivio con il motore di ricerca interno oppure con il tag 11 settembre 2001 o affini . Sappia pero che esse posso essere riassunti dal film 11 settembre 2001 (11'09"01 - September 11) è un film del 2002, composto da undici episodi diretti da 11 registi differenti (Samira Makhmalbaf, Claude Lelouch, Yusuf Shahin, Danis Tanović, Idrissa Ouédraogo, Alejandro González Iñárritu, Ken Loach, Amos Gitai, Mira Nair, Sean Penn e Shōhei Imamura).
Il film, una coproduzione internazionale tra Regno Unito, Francia, Egitto, Giappone, Messico, USA e Iran, è ispirato agli attentati dell'11 settembre 2001. Ogni episodio è della durata di 11 minuti, 9 secondi e un fotogramma).







 un   frame  di  uno dei corti  del film 11'09"01 - September 11  (  2002 ) 
  Le torri gemelle in televisione

ecco  da wikipedia    l'elenco degli episodi ed  i relativi registi   

Episodi

Iran di Samira Makhmalbaf
Francia di Claude Lelouch
Egitto di Yusuf Shahin
Bosnia-Erzegovina di Danis Tanović
Burkina Faso di Idrissa Ouédraogo
Regno Unito di Ken Loach
Messico di Alejandro González Iñárritu
Israele di Amos Gitai
India di Mira Nair
USA di Sean Penn
Giappone di Shōhei Imamura


 In particolare   gli episodi    di  


Sean Penn
Un anziano trascorre la sua vita da solo in un appartamento oscurato dalle Torri Gemelle. L'uomo, rimasto vedovo, sfoga la sua solitudine parlando con la sua defunta moglie, come se fosse ancora in vita, e coltivando il suo vaso di fiori, appassiti per la mancanza di luce. Il crollo delle Torri finalmente permette alla luce di inondare l'appartamento e rivitalizza all'improvviso i fiori. L'anziano, felice per l'accaduto, fa per mostrare il vaso alla moglie, ma la luce svela l'illusione in cui ha vissuto fino ad allora. Fra le lacrime, rimpiange che la moglie non sia lì a vedere finalmente il vaso rifiorire. 

qui   ulteriori informazioni sul suo corto ed il video in questione d'esso 


 Mira Nair ) 
Una donna pakistana non ha più notizie del figlio Salman dal giorno degli attentati alle Torri Gemelle. CIA e FBI la interrogano ripetutamente, poiché ritengono che il giovane, di fede musulmana, possa essere collegato agli attentati. In particolare, fanno molte domande sul perché non si sia presentato al lavoro quel giorno e sul perché, nonostante avesse deciso di intraprendere la carriera medica e di abbandonare l'accademia di Polizia, detenesse ancora il tesserino di quest'ultima.Mentre la donna non si rassegna alla scomparsa del figlio, i media iniziano a riferire la notizia di un suo coinvolgimento nell'attentato, cosa che non fa che acuire l'isolamento in cui la donna e la famiglia sono piombati. Solo dopo sei mesi, il resti del ragazzo vengono identificati fra quelli ritrovati fra le macerie e viene ristabilita la verità: si scopre che il giovane è morto mentre prestava soccorso sul luogo degli attentati. Durante l'elegia funebre, la madre denuncia il clima di sospetto che si è creato contro la sua famiglia e contro la comunità musulmana negli Stati Uniti.

( non ho trovato il video ) 


 Ken Loach 
Pablo, profugo cileno a Londra, scrive una lettera ai familiari delle vittime degli attentati dell'11 settembre 2001, ricordando loro il "suo" 11 settembre: quello del 1973, quando il generale Augusto Pinochet attuò un colpo di Stato, sostenuto dagli USA, contro Salvador Allende, presidente democraticamente eletto nel 1970. Pablo narra nella sua lettera del coinvolgimento statunitense nel finanziamento di gruppi di destra e di eversione, fino al golpe, e delle violenze e delle torture subite da lui e dai suoi connazionali. Costretto prima a cinque anni di prigione e poi all'esilio, dichiara di non poter più tornare in Cile perché la sua famiglia e i suoi figli ormai sono nati e cresciuti nel Regno Unito. Pablo conclude la sua lettera con l'auspicio che, così come lui si unirà nel ricordo delle vittime dell'11 settembre 2001, così loro si uniranno a lui nel ricordo delle vittime dell'11 settembre 1973


<div style="position:relative;padding-bottom:56.25%;height:0;overflow:hidden;"> <iframe style="width:100%;height:100%;position:absolute;left:0px;top:0px;overflow:hidden" frameborder="0" type="text/html" src="https://www.dailymotion.com/embed/video/xghdk" width="100%" height="100%" allowfullscreen > </iframe> </div>




 Ma  per  i nuovi lettori  (  i vecchi lettori     che  sanno dove vado a parare possono saltarlo  )    dico  che       :    ci sono molte  cose  non tornano nella   versione ufficiale    sulla tragedia   del  11\9\2001   ecco  perchè,roitengo credibile   e verosimile     che    se  lo sono fatto fare  o  fatti da  soli   per  creare una giustificazione   davanti all'opinione  americana  ed  mondiale   all'intervento   in  Afganistan  ed  evitare  polemiche  , ritardi   ,  e  un" duro lavoro  diplomatico "  come per  la  guerra  in Iraq  nel  1991.  Infatti stranamente  ,  26 giorni dopo, il 7 ottobre 2001, le truppe della missione ISAF diedero il via alle prime operazioni militari in Afghanistan, che anni dopo , culminarono con l'uccisione di Osama Bin Laden.  Tutti ciò   ciò non è  un insulto alle vittime   ed  ai  loro familiari  ed  ai sopravvissuti  del  11. settembre  ma   una  ricerca  della  verità      richiesta  anche dalle  famiglie  dei pompieri  e dei soccorritori   morti  nel crollo delle due  torri

Infatti 

Il 24 luglio scorso, 18 anni dopo la tragedia dell’11 settembre a New York, nel silenzio totale dei grandi media americani (e italiani), cinque uomini non “qualunque” si sono riuniti nel Distretto di Piazza Franklin e Munson, a un passo dai Queens di New York, per approvare, all’unanimità, una risoluzione. Il cui testo proclama l’”incontrovertibile evidenza” del dato che “esplosivi preventivamente collocati” all’interno delle “tre torri” del World Trade Center, “ne hanno provocato la distruzione”. Chiunque abbia seguito un poco le polemiche che da 18 anni ruotano attorno alla spiegazione dell’11 Settembre 2001, si renderanno conto immediatamente che una tale dichiarazione cancella in un colpo solo l’intero impianto della inchiesta ufficiale, contenuta nel famigerato “9/11 Commission Report”. Dunque è importante sapere chi sono questi cinque uomini. Sono i membri della Commissione dei vigili del fuoco del Distretto di Piazza Franklin e Munson: un distaccamento di “volontari” (come lo sono i pompieri americani) che subì gravi perdite mentre portava aiuto nei primi momenti del dramma. I pompieri della Contea di Nassau che morirono nelle torri furono 24, ai quali si aggiunsero quattro residenti nel quartiere. La Commissione dei cinque composta da uomini che 18 anni fa parteciparono a queste operazioni e ne uscirono vivi) ha l’incarico di tenere viva la memoria di quell’evento .[ ..... il resto dell'articolo continiua  qui

 concludo  con questo articolo 


 
in attesa  del vostri ricordi ed  commenti  vi  saluto  alla prossima   e  vi lascio  la  colonna  sonora    del post  

Commenti

Post popolari in questo blog

"Meglio in cella che testimone senza scorta" Ex pentito della banda di Is Mirrionis ruba un furgone e si autodenuncia in questura

s-come-selen-sposa-s-come-sara-sex due destini che s'incrociano

la canzone preghiera dei cugini di campagna racconta di Jole ed Ettore, i fidanzatini sassaresi lei morì di leucemia, lui si uccise