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9.12.24

DIARIO DI BORDO N 91 ANNO II .Lucertole triocchiute ed storie bizzarre ., meglio perdere 3-0 a tavolino che subire il becero razzismo di un suo giocatore il caso del Gymnasium di Sassari, ., stadio di Maglie dedicato al padre del presidente della regione come la statua del megadirettore Catelani di fantozzoi ., funtanazza ( Arbus ) azienda agricola dei fratelli Lampis una pecora nera allevata come un cane ,Black è una pecora che crede di essere un cane.

 tra  i fatti   e   le storie  di  questa  settimana    ci sono  oltre  queste  storie     curiose   \bizarre 



Lucertole triocchiute

Ha 130 anni e tre occhi: il tuatara Henry è un idolo della nazione

Vi presentiamo Henry, una delle bestie più strambe del globo. È un tuatara di 130 anni, un rettile che vive e prospera in Nuova Zelanda, ultimo discendente di una specie risalente all’era dei dinosauri. IL tuatara è un animale particolarmente amato dai Maori, può vivere fino a 200 anni e riprodursi dopo i 100.

 Originario dell’isola di Stephens, Henry è ospitato in un recinto a Invercargill. Per anni isolato e poco socievole, dopo un intervento chirurgico nel 2007 è diventato più attivo ed è riuscito a diventare padre alla tenera età di 111 anni. I tuatara sono rettili bizzarri e peculiari: hanno un terzo occhio sul capo, crescono lentamente e possiedono gli spermatozoi più veloci tra tutti i rettili. Un tempo diffusi nell’intero territorio neozelandese, oggi sopravvivono solo in alcune isole protette. Henry ha ormai raggiunto lo status di icona nazionale. Nel suo nuovo habitat ha già attirato 2.000 visitatori ed è diventato un simbolo della cultura nazionale.







Inghilterra Acquista una barretta di Mars liscia e si lamenta online, l’azienda gli invia un risarcimento da due sterline

Che valore ha una barretta di Mars liscia, senza la sua tradizionale increspatura? È il dilemma esistenziale che ha travolto Harry Seager, 34enne inglese, dopo aver acquistato una barretta di cioccolato priva della sua caratteristica “ondulazione” durante un viaggio. Tornato a casa, è corso a sfogarsi su internet. La foto del Mars “difettoso” ha generato grande interesse sul gruppo Facebook “Dull Men's Club” (club degli uomini noiosi), dove alcuni utenti hanno definito il dolce “orribile”. Non pago del riscontro online, Seager ha contattato l’azienda produttrice – Mars Wrigley UK – per domandare cosa fosse successo. La risposta è arrivata in fretta: la barretta dev’essere “scivolata” attraverso la linea di produzione ed è uscita così, liscia e bruttarella. Con grande onestà intellettuale, ma non altrettanta munificenza, la Mars ha inviato a Seager in risarcimento un buono da 2 sterline. Seager, finalmente soddisfatto, ha annunciato che lo utilizzerà per acquistare ben due Mars gratuiti.











  da  la nuova  Sardegna  8\112\2024 
Usini
 Dopo gli episodi di razzismo della scorsa domenica, 1 dicembre, accaduti sugli spalti della Folgore Mamoiada, a danno di Ba, attaccante 27enne originario del Gambia, la Gymnasium di Sassari, società che milita nel campionato di terza categoria, ha deciso di ribellarsi pacificamente alla mancata applicazione di sanzioni da parte del giudice sportivo. La squadra non è in campo oggi, 7 dicembre, per la gara casalinga contro l’Ebadottu. Sconfitta 3-0 a tavolino rimediata, ma sul terreno di gioco è andata in scena una grande dimostrazione di fair play per dire no al
razzismo con magliette, striscioni a tema e un terzo tempo di festa all’insegna dell’inclusività 
Perdere non  è mai stato così bello. Soprattutto quando serve a lancia reun messaggio sociale che evidentemente, nel 2024, necessîta di essere tenuto ancora attuale: “No al razzismo". Un messaggio urlato nean che tanto a bassa voce, ma pacificamente, sul campo di Usini, da calciatorie dirigenti della Gymnasium di Sassari contro la (in)giustizia sportiva. Anche a costo di non scendere in campo e di perdere3-0a tavolino.Un segnale forte, vero, dopo quanto accaduto al termine della gara in trasferta contro la Folgore di Mamoiada di.una settimana fa con un giudice sportivo che ha prima dato, poi annullato,.un provvedimento di “partita a porte chiuse” alla Folgore inflitto dopo che un gruppo di suoi tifosi si era esibito in un horror show di insulti razzisti e ululati ai danni di Ba, 27 anni, attaccante della Gymnasium originario del Gambia. Un provvedimento sostituito con un anno di “messa alla prova”. Una sorta di sospensione condizionale che di fatto ha lasciato l'episodio di razzismo impunito.
«Visto che non ci ha pensato la giustizia sportiva, a dare'un segnale ci abbiamo pensato noi — spiega il presidente della Gymansium, Fabrizio Usai. Abbiamo deciso di fare rumore in maniera educata e  rispettosa e di scendere in campo col numero minimo di 5 atleti con maglie e striscioni per dire no al razzismo. Non è un'azione pensata contro Mamoiadada dove ci sono stati vicini da subito, ma contro gli organi di controllo che dovrebbero.tutelare tutti i tesserati a prescindere dall'etnia e invece fanno passare il tutto come che non sia accaduto. Le uniche vittime di tutto questo sono gli atleti e le società,mai i diretti responsabili. C'è da impegnarsi per individuarli per poi punirli non solo con gli strumenti previsti dalla legge, ma. più efficacemente. allontanandoli per sempre da tutti i campi, anche da quelli di provincia come questo».| Sul campo di Usini intorno a Basi stringono tutti, anche gli avversari dell'Ebadottu che pur sapendo dell'’inziativa, si sono voluti presentarelo stesso in segno di solidarietà. Ba, che di mestiere  fa.il muratore e che a Sassari è arrivato tre anni fa, è emozionato anche se ancora molto scosso dopo l'episodio di  razzismo a Mamoiada. 

Razzismo sugli spalti, la Gymnasium di Sassari non scende in campo



«Non mi piace, è stata l'esperienza più brutta della mia vita — racconta l'attaccante del Gambia —. Quello che ha accaduto domenica scorsa mi ha fatto male, queste cose sui campi da gioco non devono accadere mai più. Adesso sto un po’ meglio ed è tutto merito della società, del mister e dei miei compagni che mi hanno protetto e dato tanti consigli su come affrontare questa brutta faccenda ». Ma la faccenda ha colpito molto tutto lo spogliatoio del Gymnasium: «È diverso da come si vedono certe cose alla televisione, non auguro a nessuno di vivere l’esperienza che ci è capitata domenica scorsa - dice Roberto Gani, 25 anni, capitano della squadra —. Vedere Ba piangere è stato brutto, in21 anni di calcio non avevo mai vissuto così tanta tristezza. Lo spo-gliatoio però è come una famiglia, da quel momento non ci siamo mai stancati di stare accanto al nostro compagno. Ma anche i calciatori della Folgore sono stat incredibili, sono stati loro i primi a ribellarsi al razzismo».E così il gesto del Gymnasium di scegliere di perdere 3-0 a tavolino pur di promuovere l'inclusione, in un lampo ha catapultato il calciuo di proivincia dalla Terza categoria alla Serie A, almeno sotto l'aspetto dei valori umani e sociali. «Continueremo a promuovere momenti di condivisione e promozione sociali- conclude il presidente Fabrizio Usai - anche dedicati ai portatori di disabilità è l’unica strada utile a superare ignoranza e pregiudizi».

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Il  fantozzi  che   è  in  noi  non muore  mai . E'  notizia  di questi  giorni    che   a Maglie  il  presidente  della  regione  Fitto   ha  dedicato lo  stadio  a    suo padre     come apunto  la statua della mamma del mega direttore galattico, "l'onorevole Cavaliere Conte" Diego Catellani,  che  tutti  gli impiegatoi  dovevano   omaggiare e   sulla quale  sbatteva la testa ogni mattina il ragionier Ugo Fantozzi 


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Black è una pecora che crede di essere un cane. Rifiutata dalla mamma, subito dopo la nascita nell’azienda agricola dei fratelli Lampis a Funtanazza, è stata portata nella casa di famiglia ad Arbus, nutrita con il biberon e cresciuta come un cane. Lei è affettuosissima e quando vede i proprietari corre loro incontro e fa le feste.