La controversia
Il match è stato caratterizzato da un’ultima stoccata controversa, con entrambi gli atleti che hanno esultato convinti di aver segnato il punto decisivo. Tuttavia, dopo una revisione video, l’arbitro ha assegnato la vittoria ad Amer, scatenando l’ira di Bazadze. Il georgiano, convinto di essere stato lui a mettere a segno il colpo vincente, ha espresso la sua frustrazione gridando “vergogna” ripetutamente, per poi scendere dalla pedana e inseguire la Chichon, urlandole contro.La reazione di Bazadze è stata di una intensità rara: “Lei mi ha ucciso, la mia carriera è finita. Ma giuro sui miei figli che farò qualcosa”, ha dichiarato, riflettendo un profondo senso di ingiustizia. Bazadze, che il giorno dopo compirà 31 anni, ha nel suo palmarès un argento e un bronzo mondiali, oltre a un oro europeo.Il torneo olimpico ha visto anche momenti di grande gioia, come la medaglia di bronzo conquistata dall’azzurro Gigi Samele e il trionfo del coreano Sanguk Oh, vincitore dell’oro nella finale contro il tunisino Fares Ferjani. Tuttavia, l’episodio con Bazadze ha ricordato quanto lo sport possa essere terreno di emozioni intense e, a volte, contrastanti.
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La mattina ha vinto la medaglia d'argento alle Olimpiadi di Parigi e, poche ore dopo, ha incassato il "sì" dalla sua futura moglie. Quella di oggi sarà una giornata indimenticabile per Federico Nilo Maldini, reduce da una grande soddisfazione ai Giochi olimpici a cui si aggiunge la risposta affermativa ricevuta da Carlotta di fronte alla richiesta di matrimonio. Tutto è accaduto nel giro di poche ore, con l'azzurro che ha così messo la perfetta cornice a un giorno memorabile proprio nella città dell'amore.
"Ho detto: 'Se vinco le Olimpiadi mi sposo'. L'argento vale come vittoria, mi hanno detto. Carlotta, mi vuoi sposare? ", sono state le parole dell'azzurro. Inevitabili le lacrime per la gioia e la commozione, a cui sono seguiti baci e abbracci tra i due. Il video è stato postato dalla pagina Instagram di Milano Cortina 2026.
In mattinata una grande Italia si è presa la scena a Chateauroux dove, nella finale olimpica della pistola 10 metri, sono arrivate due medaglie: Federico Nilo Maldini ha guadagnato l'argento con 240.0, mentre Paolo Monna si è messo al collo il bronzo con 218.6. Due medaglie olimpiche che, in una finale di un livello così alto, rappresentano un tesoro per la Federazione. Ed ecco che nel pomeriggio per il 23enne nato a Bologna è arrivata una nuova fantastica notizia: si è piegato in ginocchio al cospetto della propria ragazza, le ha chiesto di sposarlo e ha ottenuto il tanto atteso "sì". Dunque sono ore di grande gioia per Maldini, che ha colto la palla al balzo e ha avanzato la proposta di matrimonio. Con tanto di esito positivo. L'annuncio è arrivato dalle pagine social di Italia Team che, postando la foto della coppia, ha comunicato: "Ha detto sì! Federico Nilo Maldini, dopo i festeggiamenti a Casa Italia per la medaglia d'argento, ha colto l'attimo e ha chiesto alla sua Carlotta di sposarlo!".
"È un'emozione incredibile. È tutto così grande per me. Sono molto felice di questo argento che significa molto per me e per i miei compagni. Non possiamo recriminarci nulla, abbiamo fatto una prestazione entrambi ottima e io sono estremamente soddisfatto. Non ho ancora capito cosa è successo, magari la prossima settimana lo capirò. Ho pensato alla mia famiglia, alla mia fidanzata", aveva dichiarato Maldini dopo il secondo posto. E, forse, una parte del segreto del successo è stato proprio il pensiero alla sua compagna. Argento e nozze in vista, il tutto nella città dell'amore: una giornata che l'azzurro non dimenticherà mai.
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Olimpiadi 2024, vincitore dell'oro Martinenghi non canta l'inno italiano: il motivo di questa scelta
Olimpiadi 2024, vincitore dell'oro Martinenghi© Fornito da LOLnews
Le Olimpiadi di Parigi 2024 hanno visto il nuotatore italiano Nicolò Martinenghi trionfare nella gara dei 100 rana, portando a casa una meritatissima medaglia d'oro. Tuttavia, uno degli aspetti più discussi del suo trionfo è stata la sua decisione di non cantare l'inno nazionale durante la cerimonia di premiazione. La scelta ha suscitato curiosità e interrogativi, portando Martinenghi a spiegare il motivo dietro il suo gesto.Martinenghi ha dichiarato che non cantare l'inno non è un atto di disprezzo o menefreghismo, ma piuttosto una questione di scaramanzia. Durante un'intervista rilasciata a Rai Sport, il campione ha affermato che per lui il podio rappresenta un momento intimo e personale. "A me interessa solo essere su quel podio e sentire l'inno italiano, anche se non lo canto, non per menefreghismo, ma per scaramanzia," ha spiegato Martinenghi.Il nuotatore varesino ha rivelato che questa è una sua abitudine consolidata e che non canta l'inno nazionale ogni volta che vince una gara. Questa scelta è per lui una forma di rituale personale che lo aiuta a godersi appieno il momento del trionfo. Durante la cerimonia di premiazione, Martinenghi ha preferito ascoltare le note dell'inno, assaporando ogni istante della sua vittoria."Oggi rispetto a tre anni fa, nonostante il metallo sia più prezioso, il podio me lo sono goduto tutto e ho capito cosa mi stava succedendo attorno, tre anni fa non mi ricordo nemmeno cosa stessi provando" ha confessato il nuotatore, che alle Olimpiadi di Tokyo 2020 (avvenute nel 2021 a causa della Pandemia) aveva vinto la medaglia di bronzo, sempre nei 100 metri rana, oltre al bronzo nei 4x100 metri misti. La scelta di Martinenghi di non cantare l'inno nazionale, quindi, è una tradizione personale che gli permette di vivere il podio in modo unico e significativo. Questo gesto, sebbene possa sembrare insolito, rappresenta per lui una forma di rispetto e gratitudine verso il momento che sta vivendo, rendendo la sua vittoria ancora più speciale e memorabile.
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Musetti zittisce i fischi dei francesi,baciando il tricolore dopo la vittoria
© Fornito da Il Giornale
Il folle weekend di Lorenzo Musetti si è concluso come meglio non poteva, con una vittoria nel primo match dei Giochi olimpici di Parigi 2024 contro l'idolo locale Gael Monfils. Il tennista italiano ci ha messo tutto quello che ha potuto per raggiungere il risultato, cuore e anima per tenere alto l'orgoglio del tricolore dopo la sconfitta di appena 24 ore prima nel torneo lava Laguna Croatia Open di Umago, in Croazia, contro l'argentino Francisco Cerundolo. Ma la vittoria di Musetti ha un sapore speciale non solo per l'impresa compiuta per esserci ma, soprattutto, perché è arrivata dopo i fischi che lo stadio gli ha riservato al suo ingresso in campo, in barca a qualunque norma di rispetto del fair play e del sentimento olimpico.Ma poi si è preso orgogliosamente la sua rivincita. "È stata la mia risposta ai fischi con cui i tifosi francesi presenti hanno accolto il mio ingresso in campo. Capisco il tifo per l'atleta di casa, figuriamoci, ma un 'pizzico' hanno esagerato", ha spiegato Musetti dopo la vittoria, quando ha tirato anche fuori un moto di italica fierezza, indicando a tutti il tricolore. "Dopo aver risposto sul campo, vincendo nettamente una partita che si commenta da sola, alla fine mi è venuto di indicargli il nostro tricolore", ha detto subito dopo la vittoria, avvenuta in due set, contro Monfils. "Non ho avuto il tempo di avvertire la stanchezza, anzi sono felice della mia reazione alla sconfitta contro Cerundolo", ha spiegato ancora il tennista italiano.
Dopo aver perso contro Cerundolo, il carrarino ha iniziato un tour de force che, solo grazie all'aereo privato messo a disposizione dal torneo croato, gli ha permesso di presentarsi puntuale all'appuntamento di Parigi e di vincere il match. Ora sul suo percorso c'è un nuovo argentino, Mariano Navone, che Musetti è chiamato a battere per proseguire il suo cammino nel tennis olimpico. Ma il carrarino non è l'unico italiano che sta andando avanti nel suo cammino nei giochi olimpici. Oltre a Musetti, infatti, hanno passato il turno anche Andrea Vavassori, entrato in tabellone come "ripescato", al posto del grande assente, Jannik Sinner, e Matteo Arnaldi. A fermarsi è stato Luciano Darderi, sconfitto all'esordio dall'americano Tommy Paul e, quindi, fuori dal torneo singolo.
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© Fornito da Gazzetta del Sud (italiano) |
Luana Alonso ha raggiunto una grande popolarità poco prima delle Olimpiadi di Parigi, dopo aver annunciato a giugno la sua qualificazione con la squadra di nuoto del Paraguay. Una sua foto in costume aveva spopolato sui social, ma nonostante il suo entusiasmo, la sua partecipazione ai Giochi non è stata memorabile. Sabato mattina, dopo essere stata eliminata nei 100 metri farfalla, la giovane ha annunciato il suo ritiro dal nuoto a soli 20 anni. Ora si concentrerà sulla carriera universitaria, con l'ambizione di diventare Ministro dello Sport.rrelato: Olimpiadi Parigi 2024: la spettacolare vittoria di Martinenghi nei 100 rana.
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Olimpiadi, la leggenda del judo Uta Abe fuori agli ottavi scoppia in lacrime
Momenti drammatici, quello vissuti a bordo del tatami dalla leggenda del judo Uta Abe, clamorosamente eliminata agli ottavi di finale contro l’uzbeka Diyora Keldiyvorov durante i Giochi di Parigi. Un risultato a sorpresa che ha commosso il mondo, vista la reazione della giapponese, vera e propria leggenda di questa disciplina: è crollata in una crisi di pianto inconsolabile che ha toccato anche il pubblico presente all’Arena Champ-de-Mars, che ha provato a confortarla con un lungo applauso. Alla fine è stata portata via di peso dal proprio allenatore.
Considerata la favorita per l’oro, Uta Abe è stata sconfitta nella categoria sotto i 52 kg agli ottavi di finale dalla uzbeka Keldiyorov, con un potente ippon a soli 58 secondi dalla fine. Subito l’annuncio del verdetto, le telecamere si sono soffermate su Abe e hanno catturato un momento sconfortante della campionessa: in lacrime, incapace di muoversi dal bordo del tatami, trascinata lontano solamente grazie all’intervento del proprio allenatore che, di peso, l’ha accompagnata lontano dalle telecamere.
Immagini che riflettono il grandissimo peso che Abe sentiva sulle sue spalle. La sconfitta ha infatti avuto un clamore enorme in patria e rattristato i suoi numerosi fan in tutto il mondo che hanno manifestato il proprio dolore sui social. Rapida la reazione della comunità di judo internazionale, che hanno voluto anche dare sostegno e conforto a Uta Abe, una delle più forti judoka di ogni tempo: allenatori e tifosi di tutto il mondo hanno elogiato la sua carriera eccezionale.