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27.8.24

paraolimpiadi s'incomincia






Manca un giorno all'inizio delle Paralimpiadi e sembrerebbe che a Parigi si stia preparando una cosetta sobria anche per la cerimonia d'apertura di domani.
C'è un video che ha quasi 35 milioni di visualizzazioni su TikTok che mostra il triatleta paralimpico statunitense Brad Snyder, che è cieco, mentre cerca di afferrare la sua bici, che però non è nel posto in cui pensa lui. Il suo gesto, ripreso durante le Paralimpiadi di Tokyo, sembra quello di una persona che suona il pianoforte: il profilo ufficiale delle Paralimpiadi, che ha pubblicato il video, ci ha scherzato su aggiungendo alla scena una musica di Beethoven con la didascalia che dice «nel triathlon paralimpico si fanno nuoto, bici e pianoforte in aria».
Il profilo ufficiale delle Paralimpiadi sfrutta spesso le potenzialità di TikTok per rendere virali momenti buffi capitati agli atleti paralimpici: ci si trovano dentro cose come una pallonata in testa che fa cascare una cestista dalla carrozzina, ma anche molti gesti atletici spettacolari e spiegazioni su come funzionano gli sport paralimpici. Esiste dal 2020, ha 4 milioni e mezzo di follower e in generale i contenuti sembrano funzionare. L'anno scorso però l'approccio del profilo, che scherza anche sulle disabilità degli atleti, fu criticato e messo in discussione. Il punto del dibattito era: si può scherzare sulla disabilità? E fino a che punto?
Per Craig Spence, responsabile della comunicazione del Comitato paralimpico internazionale, la risposta è sì: «ridiamo con loro, non di loro», ha detto in varie interviste, spiegando poi che il profilo è gestito da una persona con disabilità che secondo lui ha la sensibilità giusta per capire quale sia il limite. Quella del comitato paralimpico in ogni caso è una strategia comunicativa consapevole, che già da tempo sta provando a liberare il movimento dalla retorica che descrive gli atleti paralimpici come «supereroi», «superumani» o «speciali»: quella retorica cominciò con grandi campagne pubblicitarie a Londra 2012 e fu portata avanti in parte anche nelle successive edizioni dei Giochi.




Alle Paralimpiadi di Tokyo Brad Snyder vinse poi l'oro: qui è all'arrivo accompagnato dalla sua guida Greg Billington (le “guide” sono quelle che accompagnano gli atleti con certe disabilità in alcune discipline dell'atletica) – Adam Pretty/Getty Images

Come   suggerisce pari  la   newsletter  de  ilpost.it

Gli sport paralimpici da guardare in silenzio, o quasi  .Ci sono atleti che pagherebbero (alcuni tennisti, per esempio) e altri per cui sarebbe un incubo: alle Paralimpiadi ci sono due sport di squadra in cui è necessario che il pubblico dal vivo stia completamente in silenzio. Sono il calcio a 5 per ciechi e il goalball, dove i giocatori sono totalmente o parzialmente ciechi, e il silenzio serve perché loro possano capire dove si trova la palla, che ha al suo interno dei sonagli per segnalare la posizione. Sia nel calcio a 5 per ciechi che nel goalball gli atleti indossano delle mascherine sugli occhi in modo da trovarsi tutti nella medesima condizione (visto che alcuni hanno parziali gradi di visibilità). Nel calcio però ci sono anche due giocatori vedenti: i portieri.
Il calcio a 5 per ciechi, che è solo maschile, si giocherà dall'1 al 7 settembre nel suggestivo stadio temporaneo creato sotto la Tour Eiffel apposta per i Giochi, quello in cui alle Olimpiadi si giocò il beach volley, che è già stato riadattato. Il campo è grande come quello da futsal, il calcio a 5 al chiuso classico, e ai lati ci sono delle pareti per tenere la palla sempre in gioco, senza rimesse laterali. Il torneo avrà 8 squadre divise in due gironi: l'Italia non ha mai partecipato e non c'è nemmeno quest'anno.



Lo stadio del calcio a 5 per ciechi sotto la Tour Eiffel (Sandra Montanez/Getty Images)


Il goalball è uno dei due sport che sono solo paralimpici e uno dei più divertenti di tutte le Paralimpiadi. Fu inventato nel 1946 per aiutare i soldati che avevano perso la vista durante la Seconda guerra mondiale. Si gioca tre contro tre su un campo rettangolare lungo 18 metri e largo 9, con due grandi porte sui lati corti del campo, alte un metro e 30 centimetri. Tutti i giocatori possono sia parare che tirare, e il silenzio può essere parte della strategia: per non dare punti di riferimento agli avversari spesso si cerca di far fare meno rumore possibile alla palla. Di goalball ci sono sia un torneo maschile che uno femminile, che si giocheranno tra il 29 agosto e il 5 settembre allo stadio Pierre de Coubertin di Parigi, ma in nessuno dei due ci sarà l'Italia.
Sia nel goalball che nel calcio a 5 per ciechi sono previste delle scontate deroghe al silenzio: quando si fa gol.



Il campo da goalball alle Paralimpiadi di Tokyo (Koki Nagahama/Getty Images)

  sempre  dalla stessa fonte

Come il villaggio olimpico è diventato paralimpico
Con pochi accorgimenti mirati in realtà, visto che era già stato concepito per essere accessibile a chiunque: nelle stanze per esempio gli interruttori della luce sono stati montati a 45 centimetri da terra, in modo che anche chi è su una carrozzina non faccia fatica a schiacciarli.
Dopo la fine delle Olimpiadi (l'11 agosto) il villaggio è rimasto chiuso per poco più di una settimana ed è stato riaperto il 21 agosto. In questi giorni sono state aumentate le rampe per le persone in carrozzina e sono stati aggiunti tappeti dove la pavimentazione era più pericolosa; è stata aumentata l'illuminazione di tutto il villaggio ed è cambiata un po' la disposizione dei tavoli e del cibo nei frigoriferi della mensa. Poca roba, insomma. Per il resto il villaggio è sempre quello, senza aria condizionata e con i letti di cartone. Qualche atleta arrivato in questi giorni ha già controllato: ci si può saltare sopra anche con le protesi. La cosa preferita degli atleti per ora è questa qui sotto: i mezzi motorizzati per muoversi più velocemente nel villaggio, che per le Olimpiadi non c'erano.








(Aurelien Meunier/Getty Images)