Visualizzazione post con etichetta olimpiadi 2024. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta olimpiadi 2024. Mostra tutti i post

27.8.24

paraolimpiadi s'incomincia






Manca un giorno all'inizio delle Paralimpiadi e sembrerebbe che a Parigi si stia preparando una cosetta sobria anche per la cerimonia d'apertura di domani.
C'è un video che ha quasi 35 milioni di visualizzazioni su TikTok che mostra il triatleta paralimpico statunitense Brad Snyder, che è cieco, mentre cerca di afferrare la sua bici, che però non è nel posto in cui pensa lui. Il suo gesto, ripreso durante le Paralimpiadi di Tokyo, sembra quello di una persona che suona il pianoforte: il profilo ufficiale delle Paralimpiadi, che ha pubblicato il video, ci ha scherzato su aggiungendo alla scena una musica di Beethoven con la didascalia che dice «nel triathlon paralimpico si fanno nuoto, bici e pianoforte in aria».
Il profilo ufficiale delle Paralimpiadi sfrutta spesso le potenzialità di TikTok per rendere virali momenti buffi capitati agli atleti paralimpici: ci si trovano dentro cose come una pallonata in testa che fa cascare una cestista dalla carrozzina, ma anche molti gesti atletici spettacolari e spiegazioni su come funzionano gli sport paralimpici. Esiste dal 2020, ha 4 milioni e mezzo di follower e in generale i contenuti sembrano funzionare. L'anno scorso però l'approccio del profilo, che scherza anche sulle disabilità degli atleti, fu criticato e messo in discussione. Il punto del dibattito era: si può scherzare sulla disabilità? E fino a che punto?
Per Craig Spence, responsabile della comunicazione del Comitato paralimpico internazionale, la risposta è sì: «ridiamo con loro, non di loro», ha detto in varie interviste, spiegando poi che il profilo è gestito da una persona con disabilità che secondo lui ha la sensibilità giusta per capire quale sia il limite. Quella del comitato paralimpico in ogni caso è una strategia comunicativa consapevole, che già da tempo sta provando a liberare il movimento dalla retorica che descrive gli atleti paralimpici come «supereroi», «superumani» o «speciali»: quella retorica cominciò con grandi campagne pubblicitarie a Londra 2012 e fu portata avanti in parte anche nelle successive edizioni dei Giochi.




Alle Paralimpiadi di Tokyo Brad Snyder vinse poi l'oro: qui è all'arrivo accompagnato dalla sua guida Greg Billington (le “guide” sono quelle che accompagnano gli atleti con certe disabilità in alcune discipline dell'atletica) – Adam Pretty/Getty Images

Come   suggerisce pari  la   newsletter  de  ilpost.it

Gli sport paralimpici da guardare in silenzio, o quasi  .Ci sono atleti che pagherebbero (alcuni tennisti, per esempio) e altri per cui sarebbe un incubo: alle Paralimpiadi ci sono due sport di squadra in cui è necessario che il pubblico dal vivo stia completamente in silenzio. Sono il calcio a 5 per ciechi e il goalball, dove i giocatori sono totalmente o parzialmente ciechi, e il silenzio serve perché loro possano capire dove si trova la palla, che ha al suo interno dei sonagli per segnalare la posizione. Sia nel calcio a 5 per ciechi che nel goalball gli atleti indossano delle mascherine sugli occhi in modo da trovarsi tutti nella medesima condizione (visto che alcuni hanno parziali gradi di visibilità). Nel calcio però ci sono anche due giocatori vedenti: i portieri.
Il calcio a 5 per ciechi, che è solo maschile, si giocherà dall'1 al 7 settembre nel suggestivo stadio temporaneo creato sotto la Tour Eiffel apposta per i Giochi, quello in cui alle Olimpiadi si giocò il beach volley, che è già stato riadattato. Il campo è grande come quello da futsal, il calcio a 5 al chiuso classico, e ai lati ci sono delle pareti per tenere la palla sempre in gioco, senza rimesse laterali. Il torneo avrà 8 squadre divise in due gironi: l'Italia non ha mai partecipato e non c'è nemmeno quest'anno.



Lo stadio del calcio a 5 per ciechi sotto la Tour Eiffel (Sandra Montanez/Getty Images)


Il goalball è uno dei due sport che sono solo paralimpici e uno dei più divertenti di tutte le Paralimpiadi. Fu inventato nel 1946 per aiutare i soldati che avevano perso la vista durante la Seconda guerra mondiale. Si gioca tre contro tre su un campo rettangolare lungo 18 metri e largo 9, con due grandi porte sui lati corti del campo, alte un metro e 30 centimetri. Tutti i giocatori possono sia parare che tirare, e il silenzio può essere parte della strategia: per non dare punti di riferimento agli avversari spesso si cerca di far fare meno rumore possibile alla palla. Di goalball ci sono sia un torneo maschile che uno femminile, che si giocheranno tra il 29 agosto e il 5 settembre allo stadio Pierre de Coubertin di Parigi, ma in nessuno dei due ci sarà l'Italia.
Sia nel goalball che nel calcio a 5 per ciechi sono previste delle scontate deroghe al silenzio: quando si fa gol.



Il campo da goalball alle Paralimpiadi di Tokyo (Koki Nagahama/Getty Images)

  sempre  dalla stessa fonte

Come il villaggio olimpico è diventato paralimpico
Con pochi accorgimenti mirati in realtà, visto che era già stato concepito per essere accessibile a chiunque: nelle stanze per esempio gli interruttori della luce sono stati montati a 45 centimetri da terra, in modo che anche chi è su una carrozzina non faccia fatica a schiacciarli.
Dopo la fine delle Olimpiadi (l'11 agosto) il villaggio è rimasto chiuso per poco più di una settimana ed è stato riaperto il 21 agosto. In questi giorni sono state aumentate le rampe per le persone in carrozzina e sono stati aggiunti tappeti dove la pavimentazione era più pericolosa; è stata aumentata l'illuminazione di tutto il villaggio ed è cambiata un po' la disposizione dei tavoli e del cibo nei frigoriferi della mensa. Poca roba, insomma. Per il resto il villaggio è sempre quello, senza aria condizionata e con i letti di cartone. Qualche atleta arrivato in questi giorni ha già controllato: ci si può saltare sopra anche con le protesi. La cosa preferita degli atleti per ora è questa qui sotto: i mezzi motorizzati per muoversi più velocemente nel villaggio, che per le Olimpiadi non c'erano.








(Aurelien Meunier/Getty Images)



2.8.24

un altro caso alla Imane Khelif quello del taiwanese Lin Yu-ting, .,Un altra proposta di matrimonio a queste olimpiadi .Con la differenza che questa è avvenuta subito dopo la premiazione e non il giorno dopo

Olimpiadi, vince anche Lin Yu-ting (già squalificata perché troppo mascolina)




Imane Khelif ma non solo. La boxe alle Olimpiadi di Parigi 2024 vanta un altro caso destinato a fare discutere: parliamo della taiwanese Lin Yu-ting, squalificata dai Mondiali tenutisi l'anno scorso dall'Iba per il fallimento dei test di idoneità di genere ma regolarmente presente ai Giochi a competere con le donne. Ebbene, l'atleta 28enne - non è chiaro se transgender, intersex o altro - ha vinto il suo incontro di apertura al torneo di pugilato battendo Sitora Turdibekova 5-0 e qualificandosi ai quarti nella categoria 57 kg donne.


Chi è Lin Yu Ting
Lin ha 28 anni, non si definisce né transgender né intersex, e ha un curriculum decisamente più corposo rispetto a quello di Khelif: due titoli Mondiali e un record con 41 vittorie e 14 sconfitte. Ha iniziato la carriera nel 2013, con l'oro vinto ai Mondiali jr in Bulgaria. L'atleta asiatica partecipa alle Olimpiadi per la seconda volta: a Tokyo 2020, nei pesi piuma, è arrivata fino agli ottavi di finale prima di perdere contro la filippina Nesthy Petecio.Le autorità di Taiwan hanno preso posizione in difesa della pugile. «Tifiamo per Lin Yu Ting tutti insieme», ha scritto l'ex presidente Tsai Ing-wen sul suo profilo Facebook. Pan Men-an, segretario generale della presidenza, ha stigmatizzato «l'umiliazione, gli insulti e le offese» indirizzati all'atleta «solo a causa dell'aspetto fisico e di una controversa decisione adottata in passa

Lin Yu-ting è salita sul ring della North Paris Arena tra un coro di applausi del pubblico francese e ha avuto la meglio nel confronto con la rivale ai punti, con la quale c'è stata una cordiale stretta di mano prima dell'inizio della sfida. Dopo l'annuncio della vittoria, la taiwanese si è inchinata al pubblico prima di lasciare il ring e andare a salutare alcuni sostenitori. Dribblate, invece, le telecamere dei cronisti presenti nel palazzetto. Domenica nei quarti di finale affronterà la bulgara Kamenova Staneva.Nella mattinata di oggi il Cio è tornato a difendere le sue scelte con il portavoce Mark Adams, che ha stigmatizzato senza mezzi termini le critiche apparse in rete e sui giornali sul caso Khelif. "Questi pugili sono del tutto idonei, sono donne sui loro passaporti, sono donne che hanno gareggiato alle Olimpiadi di Tokyo e gareggiano da molti anni, penso che abbiamo tutti la responsabilità di moderare la situazione e non trasformarla in una caccia alle streghe", la posizione espressa da Adams. Linea totalmente diversa da quella dell'Iba, che in occasione dei mondiali del 2023 aveva accusato la taiwanese e la Khelif "di aver provato a ingannare i loro colleghi e di fingere di essere donne". Secondo quanto reso noto dal presidente della federazione, il russo Umar Kremlev, i test delle due pugili avevano mostrato che le atlete avevano "cromosomi XY", ossia quello degli uomini.

------



Boxing Oly Paris 2024© Fornito da Adnkronos

Le Olimpiadi di Parigi 2024 segnano un capitolo rivoluzionario nella storia dei Giochi, essendo la prima edizione con una perfetta parità di genere, con il 50% delle medaglie assegnate alle donne. Tuttavia, questo storico passo in avanti è accompagnato da un acceso dibattito riguardante le atlete transgender e delle atlete con differenze di sviluppo sessuale (DSD) e i criteri di ammissibilità per la competizione femminile, in particolare alla luce delle recenti esclusioni e delle divergenze tra regolamenti internazionali e specifici sportivi.
il caso delle atlete Lin Yu-ting di Taiwan e Imane Khelif dell’Algeria, che hanno ottenuto il via libera per partecipare al torneo di pugilato femminile, nonostante le difficoltà incontrate nei Mondiali di boxe a causa di questioni legate al ‘gender test’. Lin, che aveva vinto il bronzo ai Mondiali del 2023, e Khelif, squalificata per alti livelli di testosterone, hanno già gareggiato alle Olimpiadi di Tokyo nel 2021.
Mark Adams, portavoce dell’International Olympic Committee (CIO), ha dichiarato che non commenterà casi individuali, limitandosi ad affermare che tutte le atlete iscritte rispettano i requisiti richiesti. Questo caso ha sollevato interrogativi sulle politiche vigenti e sui criteri di inclusione adottati dal Comitato Olimpico Internazionale.

Le linee guida del CIO

Il CIO ha introdotto nel novembre 2021 un nuovo quadro normativo “di equità, inclusione e non discriminazione basato sull’identità di genere e le variazioni del sesso”, per affrontare le sfide legate all’inclusione di atleti transgender, dopo una consultazione di due anni con atleti e parti interessate. Questo quadro guida i comitati olimpici e le federazioni sportive internazionali nella definizione delle loro regole relative ad atleti transgender e alle variazioni del sesso.Il Comitato Olimpico Internazionale non ha regole specifiche per gli atleti e le atlete transgender, ma raccomanda dieci principi di inclusione e non discriminazione, sottolineando l’importanza della giustizia e dell’equità nella competizione. Questi principi includono:

  1. Inclusione
  2. Prevenzione del danno
  3. Non discriminazione
  4. Equità
  5. Nessuna presunzione di vantaggio
  6. Approccio basato su evidenze
  7. Primato della salute e autonomia corporea
  8. Approccio incentrato sugli stakeholder
  9. Diritto alla privacy
  10. Revisioni periodiche

Il quadro consiglia un approccio multifattoriale ai criteri di ammissibilità, riconoscendo che le prestazioni sportive dipendono da molti fattori unici a ciascun sport. Il CIO non impone limiti rigidi sui livelli di testosterone, lasciando questa decisione alle singole federazioni sportive.

La questione del testosterone e il gender test

Il testosterone è al centro del dibattito sull’inclusione di atleti transgender nelle competizioni femminili, rappresentando una variabile cruciale per le valutazioni di equità. Questo ormone, prodotto principalmente nei testicoli negli individui di sesso maschile e in misura minore nelle ovaie e nelle ghiandole surrenali delle femmine, ha un impatto significativo sulle capacità fisiche, influenzando la massa muscolare, la forza e la resistenza. La questione si complica ulteriormente quando si considera che gli atleti transgender che hanno completato una transizione di genere possono ancora avere livelli di testosterone biologico superiori rispetto a quelli delle donne cisgender, suscitando preoccupazioni su un potenziale vantaggio competitivo.
Il “gender test“, una serie di valutazioni biologiche e ormonali, è stato concepito per determinare l’idoneità di una/un atleta a competere in una categoria specifica. Tuttavia, questo approccio è stato spesso criticato per la sua semplicità e per il rischio di stigmatizzare gli atleti, poiché non considera le complessità delle esperienze transgender e delle variazioni intersessuali.
In particolare, il CIO ha scelto di non stabilire regole rigide sui livelli di testosterone, lasciando alle federazioni sportive la responsabilità di definire i propri criteri di ammissibilità. Le regole per le atlete transgender variano notevolmente tra le diverse federazioni sportive. Alcune federazioni, come World Athletics e FINA, che governa il nuoto, hanno implementato limiti specifici sul testosterone per garantire che gli atleti non godano di un vantaggio, sproporzionato adottando linee guida che richiedono che le atlete transgender abbiano completato la transizione prima dei 12 anni per competere nelle categorie femminili.
Altre federazioni, come il ciclismo, hanno creato una categoria “aperta” per consentire agli atleti transgender di competere senza impatti sulle categorie femminili tradizionali. Alcuni sport, come il canottaggio e il rugby, richiedono che gli atleti abbiano livelli di testosterone inferiori a una certa soglia per un periodo prolungato prima di poter competere.
La World Athletics ha abbassato il limite di testosterone consentito per le atlete con differenze di sviluppo sessuale (DSD) a 2.5 nanomoli per litro, rispetto al precedente limite di 5 nmol/L ;questo cambiamento richiede che le atlete con DSD mantengano il loro livello di testosterone sotto il nuovo limite per due anni prima di poter competere nella categoria femminile di qualsiasi evento di pista e campo. Le atlete con differenze di sviluppo sessuale affrontano sfide uniche rispetto alle atlete transgender. Il termine DSD si riferisce a una serie di condizioni rare che coinvolgono geni, organi riproduttivi e ormoni, compresi i genitali, e che fanno sì che lo sviluppo sessuale di una persona sia diverso dalla maggior parte delle altre persone.
Il dibattito sull’equità
La questione del testosterone e del gender test è intrinsecamente complessa, richiedendo una considerazione approfondita di vari fattori biologici, sociali e culturali. L’equilibrio tra inclusione e giustizia competitiva continua a essere una sfida, mentre le organizzazioni sportive cercano di sviluppare linee guida che possano rispettare i diritti degli atleti senza compromettere l’integrità delle competizioni. Gli oppositori sostengono che le atlete transgender possano avere un vantaggio biologico a causa della pubertà maschile, nonostante i trattamenti ormonali. Tuttavia, studi scientifici non hanno raggiunto un consenso su come i livelli di testosterone influenzino le prestazioni atletiche in modo uniforme in tutti gli sport.
La situazione delle atlete transgender a Parigi 2024 è rappresentativa di un momento di transizione e riflessione per il mondo dello sport. Sebbene siano stati fatti progressi significativi verso una maggiore inclusione, la questione dell’equità competitiva rimane complessa e in evoluzione. Le scelte normative adottate ora e le loro conseguenze definiranno non solo l’attuale edizione dei Giochi Olimpici, ma anche il futuro delle politiche di inclusione nello sport globale. La discussione è destinata a evolversi ulteriormente, man mano che nuove evidenze scientifiche emergeranno e che la società continuerà a riflettere sulle questioni di identità di genere e inclusione nello sport

----

Un altra proposta di matrimonio a queste olimpiadi .Con la differenza che questa è avvenuta subito dopo la premiazione e non il giorno dopo . 

https://www.fanpage.it/

Proposta di matrimonio alle Olimpiadi: si ritrova il compagno davanti dopo aver vinto l’oro e trasecolaUna straordinaria proposta di matrimonio è andata in diretta TV e sui maxi schermi del palazzetto alle Olimpiadi di Parigi. L’atleta cinese di badminton Liu Yuchen ha aspettato la propria fidanzata Huang Yaqiong che aveva appena conquistato l’oro nel doppio misto. Con ancora la medaglia al collo è stata portata in un settore del pubblico dove ha ricevuto l’anello, poi mostrato ai fotografi e alle Tv presenti tra il tripudio degli spettatori.




Una storia d'amore bellissima si è consumata nella giornata di venerdì 2 agosto alle Olimpiadi di Parigi quando la campionessa cinese di badminton, Huang Yaqiong ha vinto prima la medaglia d'oro nel doppio misto e poi è stata quasi portata di peso, dopo la cerimonia di premiazione, in un angolo a bordo tribuna, dove ad attenderla c'era Liu Yuchen, già medaglia d'argento nel misto a Tokyo 2020 ma soprattutto fidanzato di Huang. Che le ha fatto la classica proposta di matrimonio, in ginocchio con tanto di mazzo di fiori e anello.Una storia d'amore bellissima si è consumata nella giornata di venerdì 2 agosto alle Olimpiadi di Parigi quando la campionessa cinese di badminton, Huang Yaqiong ha vinto prima la medaglia d'oro nel doppio misto e poi è stata quasi portata di peso, dopo la cerimonia di premiazione, in un angolo a bordo tribuna, dove ad attenderla c'era Liu Yuchen, già medaglia d'argento nel misto a Tokyo

2020 ma soprattutto fidanzato di Huang. Che le ha fatto la classica proposta di matrimonio, in ginocchio con tanto di mazzo di fiori e anello. Il tutto ripreso in diretta sul maxischermo del palazzetto.L'emozione di Huang Yaqiong e la proposta di Liu Yuchen dopo l'oro nel badminton.
Una giornata sicuramente da incorniciare per l'atleta cinese Huang Yaqiong, bravissima a imporsi nel torneo olimpico di doppio maschile nel badminton con il compagno di squadra Zheng Siwei. Una finale che ha visto ancora una volta gli atleti cinesi autentici dominatori della disciplina, in cui si sono aggiudicati sia la medaglia d'oro sia l'argento. Premiazione, strette di mano, inno nazionale e classico selfie sul podio con la medaglia al collo. Poi la passerella vicino ai tifosi urlanti e felici di poter vedere la campionessa da vicino. Fino all'atto finale.




Huang Yaqiong, dopo essersi concessa a tifosi e fotografi è stata quasi presa di peso e le hanno sussurrato qualcosa all'orecchio. Delle parole mafiche che le hanno fatto subito brillare ancor più gli occhi, dirigendosi in un settore particolare delle tribune, deviando dall'iniziale tragitto, per imbattersi nel fidanzato Liu Yuchen che subito le ha consegnato un mazzo di fiori per poi presentarle la più classica delle proposte di matrimonio, davanti alla quale Huang si è letteralmente sciolta.La proposta di matrimonio in diretta sui maxi schermi del palazzetto: è un tripudio La scena è stata ripresa ovviamente dai centinaia di cellulari e subito postata sui vari social, soprattutto cinesi, ma nemmeno la regia internazionale si è fatta sfuggire la ghiotta occasione per raccontare uno splendido momento d'amore. Il compagno di nazionale e fidanzato ha sorpreso Huang, inginocchiandosi e pronunciandole le fatidiche parole: "Ti amerò per sempre! Vuoi sposarmi?". La risposta non si è fatta attendere: "Sì! Lo voglio!", tra l'ovazione del palazzetto che ha seguito l'intera scena anche attraverso il mega schermo posto poco sopra i due atleti fidanzati. Poi tutto si è concluso con Liu che ha poi messo l'anello di fidanzamento al dito di Huang. Alla fine, le classiche foto di rito a favore dei fotografi e infine, si sono rispecchiati nel monitor alle proprie spalle, scoccandosi l'ennesimo bacio di eterno amore.

anche senza Jannik Sinner falsamente malato visto che neanche tre giorni dopo è andato ad un torneo in canada l'italia del tennis da il meglio di se ., La favola di Yee dal "Brotzu" all'oro olimpico., Quello con Imane Khelif non è stato l’unico ritiro in un incontro di boxe di Angela Carini che ha scatenato polemica: un vecchio video accende sospetti sull’italiana ., Stanco e la medaglia del destino. "Ci ho creduto, è la mia rivincita». Dal terremoto al secondo posto

 

Olimpiadi Parigi 2024, Errani e Paolini nella storia: sono in finale, medaglia nel tennis 100 anni dopo



Nonostante la falsa malattia ( secondo non ha voluto partecipare alle olimpiadi per solidarietà verso la sua ragazza Anna Kalinskayana tennista russa,  che  non ha  accettato  di parteciparvi  da  neutrale    ) l'italia del tennis va in finale con il duo Sara Errani e Jasmine Paolini! Un'altra medaglia assicurata per l'Italia alle Olimpiadi di Parigi 2024 e arriverà nel tennis, a 100 anni dall'ultima. Impresa per le azzurre che si sono sbarazzate della coppia Muchova-Noskova per 6-3, 6-2.



 In finale affronteranno la vincente . Grande prestazione di Sara Errani che volta pagina dopo la delusione del doppio misto con Vavassori e conferma per Paolini, quinta nel ranking, uscita a sorpresa in un tabellone femminile singolare che poteva portarla in finale
 Entrate in gara da favorite, le nostre rappresentanti hanno confermato i pronostici e, con un percorso netto, si sono guadagnate l'accesso alla finale: una medaglia è certa, si spera nell'oro.










                                                       -----




La favola di Yee dal  "Brotzu" all'oro olimpico.

 Nel 2017 rischiò la vita dopo una caduta in bici a Cagliari e rimase al Brotzu per un mese, assistito (anche) dal medico e triatleta Antonio Maxia: ieri l'inglese Alex Yee ha vinto l'oro ai Giochi di Parigi nel triathlon.La differenza tra le acque cristalline del Poetto e quelle della Senna è abissale. La differenza tra l'ordine d'arrivo delle gare olimpiche del triathlon, andate in scena ieri a Parigi dopo infinite polemiche, è impercettibile. A trionfare sono gli stessi atleti vittoriosi lo scorso 25 maggio a Cagliari: Cassandre Beaugrand e Alex Yee. La francese ha preceduto la sorprendente svizzera Julie Derrron e la britannica Beth Potter, già 3ª a Cagliari, anche stavolta davanti all'altra francese Emma Lombardi. L'inglese, già argento a Tokyo, ha rimontato con un incredibile finale, il neozelandese Hayden Wilde, che nei 10 km di corsa aveva allungato staccandolo anche di 15", prima di crollare e arrivare secondo come al Poetto. Bronzo al francese Leo Bergere. Seconda vita La gara delle World Triathlon Championship Series disputata in Sardegna è stata nominata spesso ieri su Eurosport, come prova di riferimento (di identica distanza e livello tecnico) di quella di ieri. E da Cagliari, oltre che per gli azzurri (bravo Pozzatti, 14°), il tifo è stato tutto per Alex Ye






------

Dopo  le   polemiche   sull'appendice  social    del  blog  (  qui   la  discussione  su fb  )   alcune  civili    ed  educate  nella  diversità d'opinioni  che  portano  ad  un arricchimento  ,   altre    volgari     offensive   (soprattutto con  attacchi personali )   create    con il  mio  post     precedente   ,
 
 confermo  e  porto   a  conferma    , quanto scritto   a caldo ,  riportando     quest  articolo   dellì'unione  sarda   online   mi sembra    la  cui   notizia  non è  stta  almeno per ora    ne  smentiuta  dalla  diretta  interessata  ne  da  siti  anti  fake  news  . 

Quello con Imane Khelif non è stato l’unico ritiro in un incontro di boxe di Angela Carini che ha scatenato polemica: un vecchio video accende sospetti sull’italiana. Sui social network ancora divampa la discussione sull’atleta algerina che avrebbe troppo testosterone per essere considerata donna. Dopo un solo pugno, l’italiana Angela Carini ha deciso di lasciare il ring perché si era fatta male. Ma ora è tornato dal passato, ed è diventato virale, un video che mette sotto un’altra Carini. Si tratta di un incontro del 2022 che vedeva la boxeur italiana affrontare la turca Busenaz Surmeneli.

Durante i Mondiali di boxe del 2022, nei sedicesimi di finale della categoria fino a 66 kg, Angela Carini ha incontrato la fortissima turca Busenaz Surmeneli. A 15 secondi dal termine del primo round, l’italiana cade e si ritira per un infortunio alla caviglia. In quella occasione uscì dal quadrato in barella. Ma ora quel video sta facendo il giro dei social mettendo in dubbio la veridicità dell’infortunio.
Su Reddit si è aperta una discussione sulla strana caduta di Carini e sul fatto che sembra ripercorrere gli stessi eventi accaduti con Imane Khelif. Anche ai mondiali del 2022 la turca era molto più forte della Carini e viene quindi avanzato il sospetto che per tenere un buon ranking si preferisca il ritiro alla sconfitta.
Le Olimpiadi di Parigi 2024 sono state  e  lo  saranno  ancora   per  un bel  po'  teatro di una accesa controversia che ha infiammato il dibattito sullo sport e sull’identità di genere. Protagonista indiscussa è stata la pugile algerina Imane Khelif, la cui partecipazione ai giochi ha scatenato una tempesta di polemiche a livello internazionale. Al centro della disputa, la questione del testosterone. Khelif, pur essendo nata femmina, presenta livelli di testosterone superiori alla norma per le donne. Questa condizione, definita iperandrogenismo, ha sollevato dubbi sulla sua partecipazione alle competizioni femminili, in quanto potrebbe conferirle un vantaggio fisico rispetto alle avversarie.

 Che  altro aggiungere     a quanto  già detto della  viceda  ?    che  essa  ha messo in luce una questione estremamente complessa, che intreccia aspetti scientifici, etici e politici. Da un lato, ci sono coloro che sostengono il diritto di ogni atleta a gareggiare, indipendentemente dalle proprie caratteristiche fisiologiche, invocando il principio dell’uguaglianza e della non discriminazione. Dall’altro, vi sono coloro che temono che l’ammissione di atlete con livelli elevati di testosterone possa svantaggiare le altre concorrenti e minare l’integrità delle competizioni femminili. La polemica si è ulteriormente intensificata a causa di strumentalizzazioni politiche, con alcuni che hanno cercato di sfruttare la vicenda per promuovere ideologie e visioni del mondo spesso lontane dai valori olimpici.  E  quindi    ha  ragione  Clemente  Russo  vicecampione olimpico a Pechino 2008 e a Londra 2012 nella Boxe 


  da   virgilio.it  


Parigi 2024, Clemente Russo: Servirebbe categoria boxe transgender, so perchè ci hanno derubato ai Giochi ESCLUSIVA

Il vicecampione olimpico a Pechino 2008 e a Londra 2012 confida nell'impresa della Carini contro l'algerina Imane Khelif, al centro di varie polemiche 
“Bisogna creare una nuova categoria, dopo la boxe per uomini e quella per donne serve anche quella transgender”. La soluzione che non c’era la trova Clemente Russo.entra con tatto ma anche con le idee chiare sulla polemica legata alla partecipazione alle Olimpiadi dell’algerina Imane Khelif, esclusa dal Campionato del Mondo l’anno scorso a causa di un livello di testosterone troppo alto ed ammessa a partecipare a Parigi 2024 dal Cio. Non è accertato, almeno per quanto si capisce dai documenti depositati al Cio, che l’algerina abbia cambiato sesso, quindi non è corretto definirla transgender, ma ha differenze dello sviluppo sessuale ed affronterà oggi la 25enne napoletana Angela Carini. Tatanka, cioè il bisonte (in lingua Sioux), come veniva chiamato perché sul ring «spesso dimentica di essere un pugile, abbassa la testa, porta il naso all’ altezza del petto, la fronte bassa e giù a picchiare alla cieca» dice la sua in esclusiva a Virgilio sport.

Tatanka, che idea si è fatto di questa vicenda?
“Ci sono due fattori importanti da seguire, il primo è la fisiologia del corpo umano, l’uomo produce testosterone e quindi in questo caso non si combatte ad armi pari, il secondo fattore è quello etico. Se sui documenti risulta donna deve aver diritto a combattere ma con chi? Non con le donne, nè con gli uomini, però ha diritto a salire sul ring. Ecco perché servirebbe, e non solo nella boxe ma in tutti gli sport, una categoria per transgender”.
Per la Carini è un problema in più
“Conosco benissimo Angela e so che sarà concentratissima, avrà studiato l’avversaria, la conosce e sa come batterla ma sicuramente queste polemiche non l’hanno aiutata. Bisogna capire la legge olimpica, per il Coni l’algerina non avrebbe potuto gareggiare ma se il Cio l’ha ammessa c’è poco da protestare, io però sono ottimista sulla vittoria della Carini”
A proposito di proteste, ha visto cosa sta succedendo con gli arbitri contro l’Italia?
                         Sto seguendo tutto ogni giorno, leggo e vedo le gare in tv, sono informatissimo e dico che ci hanno trattato male non solo nella boxe ma in tutti gli sport.
Come se lo spiega?
Posso darmi una spiegazione per la boxe ma per judo e scherma davvero non capisco
Quale sarebbe il motivo dell’accanimento con gli atleti azzurri del pugilato?
Questioni politiche, la rottura tra Iba e Cio, per questo ci hanno penalizzato secondo me ma cosa c’entrano scherma e judo?
Secondo la Pierantozzi l’Italia fa paura perchè è forte, così scattano invidia ed antipatia

“E’ una chiave di lettura interessante, anche io l’ho vissuto sulla mia pelle. Ero forte, ero bello, vincevo tanto e allora facevano di tutto per farmi perdere. Poi i francesi si sa che non ci amano molto…”.


-----

Stanco e la medaglia del destino. "Ci ho creduto, è la mia rivincita». Dal terremoto al secondo posto







Ricostruire dalle proprie macerie, quelle dei muri e quelle dell’anima. E arrivare fino all’argento che dà un senso a tutte le sofferenze ingiuste, alle delusioni, ai rimpianti. Forse non era proprio rabbia, quella che Silvana Stanco scaricava sul grilletto del suo fucile disintegrando quei piattelli che la separavano dalla medaglia olimpica, ma ci somigliava tanto.
Perché la storia di questa svizzera d’Italia, nata a Zurigo ma di origini irpine, inizia anche prima della sua nascita. E arriva ad un risultato, il secondo posto dietro la guatemalteca Adriana Ruano Oliva (primo oro nella storia per il proprio Paese), che completa un percorso suo e della sua famiglia: "È una delle giornate più belle della mia vita, un’emozione unica, fuori dal normale. Ho lottato su ogni piattello fino a quando siamo rimaste in tre, lì mi sono un attimo scaricata. L’argento è davvero una grande soddisfazione, una rivincita", ha detto Silvana.
Perché c’era un conto aperto: "Dopo il quinto posto di Tokyo ero molto delusa, ho lavorato molto su me stessa, anche a livello mentale. Ci ho sempre creduto, per arrivare fin qui ho lavorato tanto, e adesso è bellissimo. La Ruano Oliva? Oggi era imbattibile, ha sparato benissimo". La centroamericana, religiosissima, non è abituata a stare a questi livelli, ma stavolta si è superata. Anche grazie agli allenamenti a Ponso, Padova.
A Tokyo Sissy, come la chiamano, era arrivata quinta, a Parigi ha sciolto la tensione di anni nel pianto tra le braccia della sorella Cristina, che era con lei a Chateauroux. La storia di Silvana è quella di tante famiglie di emigranti che hanno dovuto prendere il coraggio e la vita tra le mani. E ricominciare: papà Donato lasciò l’Irpinia, dove viveva a Sturno, dopo il terremoto del 1980. Fu costretto a spostarsi in Svizzera, dove Sissy è nata nel 1993. Voleva fare la ginnasta, un infortunio la costrinse a cambiare idea. Ma come forse avrete capito, nella famiglia Stanco non sono abituati a farsi distogliere dall’obiettivo, anche se per arrivare al traguardo la vita propone continue deviazioni.Come quella del 2016: Silvana aveva conquistato la carta per l’Italia, il dt Albano Pera decise di assegnarla a Jessica Rossi che a Londra aveva vinto (e che ieri non è entrata in finale), ovvio che la svizzera d’Irpinia non facesse i salti di gioia.
Ma è ripartita. Come fece papà tra le macerie, come ha fatto lei dopo Tokyo. Come fece appena quindicenne dopo una prima gara che avrebbe fatto cambiare strada a chiunque: in quella classifica il nome Stanco c’era due volte, papà Donato vinse, lei chiuse con 0 centri su 64. Ieri in finale ne ha colpiti 40 su 50, rimontando inesorabilmente quasi tutte le avversarie, fino al sorpasso sull’australiana Smith, arrivata terza. Il regalo? Facile. Silvana, studi linguistici, pianista autodidatta, ha un debole per Taylor Swift. Ha rinunciato a vederla a San Siro perché stava preparando i Giochi.Adesso può concedersi il lusso di staccare, finalmente.



31.7.24

imane khelif potra combattere con angela carini alle olimpiadi ha superato la verifica del sesso

 e  vedremo dele  belle    con polemiche     maggiori     di quella  della  cerimonia d'apertura


A pochi giorni dal match tra l’italiana e l’algerina torna in auge una domanda: com’è possibile che Khelif sia idonea per combattere ai Giochi e non lo sia stata per i Mondiali? Ecco perché e cosa sta accadendo.

A cura di Maurizio De Santis


Giovedì 1 agosto Angela Carini salirà sul ring per combattere il match valido per gli ottavi di finale di boxe femminile. L'azzurra incrocerà i guantoni con l'algerina Imane Khelif nei pesi welter, lo farà in un

match della categoria 66 kg sul quale sono accesi i riflettori per la situazione in cui versano l'avversaria e un'altra atleta (la taiwanese Lin Yu-tin) ammessa alle Olimpiadi di Parigi: erano stato escluse (e squalificate) dai mondiali di pugilato dell'anno scorso per aver fallito il test ormonale, non avevano superato i test d'idoneità di genere (quello che in gergo viene definito "verifica del sesso")."È scioccante che sia stato loro permesso di arrivare fin qui, cosa sta succedendo?", è l'espressione usata dall'ex campione del mondo, Barry McGuigan, per commentare la decisione del Comitato Olimpico Internazionale. Stesso tono anche da parte della messicana Brianda Tamara, che contro la nord-africana s'era battuta un anno fa e aveva commentato così la decisione di estrometterla dal torno iridato: "I suoi colpi mi hanno fatto molto male, non credo di essermi mai sentita così nei miei 13 anni da pugile, nemmeno combattendo contro sparring partner uomini".Perché s'è creata questo caso paradossale? Ovvero: com'è possibile che Khelif sia idonea per combattere alle Olimpiadi e non lo sia stata per i Mondiali? Quest'ultima rassegna internazionale era sotto l'egida della IBA (International Boxing Association) il cui presidente, Umar Kremlev, citò l'esito dei riscontri sul DNA e spiegò che sia l'algerina sia la cinese "avevano cromosomi XY e per questo erano state estromesse dagli eventi sportivi così da garantire integrità e equità della competizione". Quanto ai Giochi, il sistema di valutazione è stato gestito dalla Paris 2024 Boxing Unit del CIO che ha regole meno rigide e si muove ormai da tempo nel solco di una linea totalmente differente che spinge verso l'inclusività: la decisione del Comitato di non effettuare più la verifica del sesso."Tutti gli atleti che partecipano al torneo di pugilato dei Giochi olimpici di Parigi 2024 rispettano le norme di ammissibilità e di iscrizione alla competizione, nonché tutte le norme mediche applicabili in conformità con le regole 1.4 e 3.1 dell'Unità di pugilato di Parigi 2024". Il CIO ha precisato che il regolamento in atto è lo stesso adottato per Tokyo 2020 ma con alcune modifiche per "limitare l’impatto sulla preparazione degli atleti e garantire continuità tra le edizioni dei Giochi Olimpici".E solo dinanzi a evidenze scientifiche che dimostrino con certezza che si possa creare una condizione squilibrata di vantaggio/svantaggio un'atleta può non essere considerata idonea a partecipare. È anche su questa base che in un'intervista all'Agenzia France-Presse Khelif sostenne di essere stata vittima di un complotto contro l'Algeria perché non le fosse assegnata la medaglia d'oro.





28.7.24

Tuffatori inglesi su OnlyFans: la polemica ., Canottaggio, Chiumento in finale e papà Enzo va a Parigi in bici per urlare: "Forza Luca" ., le olimpiadi senza giorgio minisini una mancanza che pesa di daniela tuscano

Tuffatori inglesi su OnlyFans: la polemica




I tuffatori britannici utilizzano OnlyFans, nota piattaforma per adulti, per arrotondare lo stipendio e la questione ha diviso l'opinione pubblica: c'è chi commenta la notizia con sdegno e chi invece è rimasto indignato da quanto poco guadagnino certi olimpionici. LA VICENDA ANALIZZATA DA FEDERICA FROLA


------



Canottaggio, Chiumento in finale e papà Enzo va a Parigi in bici per urlare: "Forza Luca"
Storia di Sergio Arcobelli • 
il  giornale  2 ora/e 





© Fornito da Il Giornale

Parigi - Si voga e si pedala a casa Chiumento. Entrambi all'inseguimento di un sogno. C'è Luca, da un lato, che ieri ha conquistato un posto nella finale del quattro di coppia di canottaggio insieme a Luca Rambaldi, Andrea Panizza e Giacomo Gentili. E poi c'è lui, papà Enzo, che è partito da Padova in direzione Parigi per assistere alle sue gare e mantenere la promessa: «Se vai all'Olimpiade, vengo a Parigi in bici». Millequattrocento km per tifare il figlio. Meglio della fatica, c'è solo la fatica condivisa.
Il canottaggio è uno sport che insegna tanto: bisogna essere disposti a sgobbare, perché allenarsi richiede sacrifici e sudore. Ne sa qualcosa Luca Chiumento, che da riserva a Tokyo 2020 si è guadagnato un ruolo dentro la barca che purtroppo ha perso Filippo Mondelli, il campione del mondo 2018 spentosi a 26 anni dopo una lunga battaglia con una patologia ossea.
Il padovano Luca, che è alla sua prima Olimpiade da protagonista, sta vogando verso il sogno olimpico. Facendo ricredere quelle persone che dicevano che non avesse il fisico adatto. Si sbagliavano. Di certo non suo padre, 62enne artigiano originario di Enego (Vicenza), il suo primo tifoso, come dimostra questa faticata verso la Ville Lumière.
Una pazzia, potrebbe dire qualcuno. Al contrario: la pedalata è servita anche ad aiutare i meno fortunati. Infatti, insieme al gruppo di amici con il quale ha percorso il suo personale Tour de France, ha raggiunto Parigi e, soprattutto, il fine benefico della sua pedalata: raccogliere ottomila euro, attraverso la Rete del Dono, per acquistare un frigorifero per cellule staminali da donare alla Fondazione Città della Speranza, l'istituto di ricerca pediatrica nel vicentino.
E adesso tocca a Luca andare in «meta» e donare una gioia agli altri, oltreché a se stesso. Dopo aver vinto la batteria con i compagni, c'è una finale, in programma mercoledì, da provare a vincere. Per pareggiare l'oro olimpico della fidanzata Federica Cesarini, che a Tokyo vinse nel doppio pesi leggeri il primo titolo femminile del canottaggio assieme a Valentina Rodini, rimaste però senza Olimpiade stavolta.
In questo appuntamento con la storia, dopo aver già conquistato due ori europei, un argento e un bronzo mondiali, Luca avrà un tifoso in più a spingerlo dalle tribune. Solo per la fatica che si è fatto meriterebbe la medaglia...


---

...Gli sport «femminili» sono ginecei e l'approssimarsi d'un uomo, anzi d'un maschio - coraggioso e indovinato titolo dell'autobiografia di #giorgiominisini - viene reputato una bizzarria, un elemento disturbante e perturbante, se non una ridicolaggine fatta e finita.
Un uomo tra #donne non è (più) un maschio, è un #eunuco. Giorgio ha subìto per anni i motteggi di chi vedeva in lui l'incompletezza, il maschio mutilato; e ne soffriva (sì, anche gli uomini soffrono).
Intanto, però, macinava medaglie e metteva a tacere le malelingue. Fino all'altro ieri, con la sentenza che ha ribadito lo stop alla presenza di atleti nel #sincrono.
Perché il mondo del #nuoto è conservatore e - osserva il Nostro - «in ritardo su battaglie importanti, come l’integrazione, la discriminazione e proprio quando si spinge sull’acceleratore la risposta di contraccolpo è violenta». Violenza che costituisce l'altra faccia dell'ipocrisia.
Oggigiorno non esiste media mainstream che non caldeggi l'«#inclusione». È tutto un peana alla #fluidità, un sovraccarico di #neolingua con strambi caratteri alfanumerici atti a comprendere gamme sempre nuove di «#genere». Seguitissimi #influencer sponsorizzano smalti e rossetti «per uomini» e alle più importanti manifestazioni sportive sfilano atleti in gonnella poiché ormai saremmo tuttə ugualə.
Ma [...] i diritti non sono questione di unghie laccate o abbigliamenti eccentrici. E non siamo affatto uguali (ugualə): siamo diversi.
La #diversità è una ricchezza da conquistare restando sé stessi/e nell'imprevisto [...] Giorgio è rimasto Giorgio in uno sport «da donne» dimostrando che va bene pure per i maschi, che non si perde in virilità se ci si abbandona al pianto, che si può fare l'«ondino» senza esserlo e, sì, amando le donne: romanticamente ed eroticamente.
Troppo «scorretto» questo Minisini iconoclasta, un Mosè dello sport che avrebbe saputo dividere il mare - ma bastava una piscina... - della falsità e dell'apparenza. Troppo scomodo e «solido» per chi campa di gattopardesche liquidità. Ma anche l'acqua, se nessuno la scuote, diventa stagnante.


.......







l'importante non è vincere, ma partecipare. mai parole furono più azzeccate. BRAVA 
Nathalie Moellhausen in pedana con il tumore. Si sente male durante l’assalto, ma si rialza e finisce di gareggiare
repubblica   27 LUGLIO 2024
di Silvia Scotti


Non ha voluto rinunciare all’Olimpiade: era ricoverata ed è uscita per andare in pedana
Per lei è un’Olimpiade diversa. La campionessa della spada nata in Italia, che vive a Parigi, gareggia con il Brasile, la ragazza che parla quattro lingue e ha vinto tanto, è uscita dall’ospedale, dove le davano dosi massicce di morfina per farle sopportare il dolore, ed è andata a gareggiare. Dalla corsia alla pedana.
Il tumore Nathalie Moellhausen era ricoverata da 5 giorni, il tumore alla zona del coccige scoperto cinque mesi fa non le dava tregua, i medici hanno dovuto aiutarla con farmaci e tenendola sedata il più possibile. Non ha rinunciato alle Olimpiadi. È uscita dall’ospedale, dimessa per partecipare ai Giochi, ed è andata a gareggiare.





Il malore durante la gara
Si sente male durante il terzo assalto dell'incontro contro Ruien Xiao. Si getta a terra. Le gira la testa, le tremano le gambe, ha bisogno che le portino una sedia. Ha il respiro affannato. Suda. Resta seduta tre minuti. Poi si rialza e torna in pedana. Ha perso 15-11. Subito dopo torna in ospedale, è di nuovo ricoverata. Lunedì sarà operata, le toglieranno il tumore.
Il Brasile e il film sulla sua vita
Nathalie Moellhausen è brasiliana grazie alla mamma che ha la doppia cittadinanza, la stilista Valeria Ferlini. È stata campionessa con entrambe le nazioni: ha vinto con la squadra azzurra d è stata campionessa del mondo per il Brasile. Le hanno dedicato un film documentario Touché per raccontare la sua vita intensa tra nonni ex consoli e illustratrici, giramondo, una travolgente vita mondana, amante dell’arte e determinata nello sport. Come ha dimostrato uscendo da un ospedale per andare a gareggiare, sapendo che dopo due giorni avrebbe subito un’operazione. Non ferisce nè il dolore nè la spada.



Se penso alla maggior parte dei giocatori di calcio...la medaglia è come se l'avesse vinta. Touché e un grande in bocca al lupo! Coraggiosa, forte, indubbiamente ammirevole; ma secondo me doveva essere preservata e preservarsi lei stessa in primis.Capisco voler dimostrare il valore dei tuoi sacrifici, ma se hai un tumore devi fare un passo indietro e concentrarti solo sulle cure. Prevedibile che potesse aver un malore.Per quanto lei si sentisse pronta e in forza per la gara, a mio avviso, andava meglio consigliata.Anche per l'altra atleta, che gara può essere stata? Vittoria impari.Secondo me quello che hanno fatto Nathalie Moellhausen (e Celine Dion, come ho scritto più sotto) è qualcosa che non può essere chiesto a nessuno, ma se qualcuno decide liberamente di farlo non può che essere ammirato. Rappresenta l’urlo di fronte al cielo e alla terra che l’uomo, o la donna, visto che sono due donne, sono qualcosa di più dei loro limiti, fossero anche quelli causati da gravi malattie. Per me è questo il significato più profondo dello sport, il motivo per cui ha senso che il mondo intero si fermi per due settimane per seguire le Olimpiadi, che altrimenti si ridurrebbero a misurare centesimi di secondo per un giro di pista oppure a contare i punti in una sfida tra avversari, come potrebbe fare chiunque di noi in un qualsiasi gioco da spiaggia.

27.7.24

Olimpiadi di Parigi 2024, top , flop , gaffè della cerimonia d'apertura delle Olimpiadi, bigotteria italiana su uno spettacolo Lgbt le tre atlete russe pro guerra in gara a Parigi: Kiev infuriata ma per Mosca sono «traditrici». Ecco chi sono

 Tutto è pronto, ieri    il giorno di inizio ufficiale delle Olimpiadi di Parigi 2024. Alle 19.30 è iniziata la cerimonia di apertura dell'evento sportivo mondiale più importante di quest'anno. Il sipario sui Giochi si alza con lo show inaugurale sulla Senna. Con il maltempo che condiziona gli addetti ai lavori e sacrifica i look dei vip si comincia: la cerimonia durerà circa 4 ore (veramente troppe non sapevano    come  allungare il  brodo  ... ehm  ...   rito  ) e si chiuderà con l'accensione del braciere.  Vediamo dunque tra top e flop e  gaffe  cosa è successo. 


     

Lady Gaga perfetta per il Moulin Rouge

Olimpiadi di Parigi 2024, top e flop della cerimonia d'apertura: i battelli, il bacio tra due ballerini, Lady Gaga show, Mattarella sotto la pioggia, le reazioni social© Fornito da Leggo

Uno spettacolo unico con piume rosa e un testo in francese per omaggiare Parigi. Lady Gaga infiamma la Senna con un completo stile burlesque: coulotte nera e corpetto (Dior) per eseguire «My thing in Feathers».  Poi si siede al pianoforte e suona qualche nota alla fine della sua performance, sempre tra piume e pompon tra il rosa e il nero. Perfetta 

I battelli elogio alla lentezza

© Fornito da Leggo

Sono 8.700 gli atleti di 205 delegazioni che hanno sfilato grazie all'utilizzo di 84 imbarcazioni, oltre a 99 barche per le operazioni logistiche, che, partendo dal Pont d'Austerlitz, accanto al Jardin des Plantes, seguiranno il percorso del fiume per sei chilometri. Come è andata? Malissimo, tutto molto lento

 

Timberi scatenato perde la fede nella Senna

Olimpiadi di Parigi 2024, top e flop della cerimonia d'apertura: i battelli, il bacio tra due ballerini, Lady Gaga show, Mattarella sotto la pioggia, le reazioni social© Fornito da Leggo

«Non vediamo l'ora, è un momento che ricorderemo tutta la vita». Gimbo Tamberi, portabandiera dell'Italia insieme a Arianna Errigo, non nasconde la sua emozione mentre prende il via lo show che apre i Giochi.Nella   foga   Gianmarco Tamberi perde la fede nella Senna, e gli Azzurri lo prendono in giro: «Chi lo dice ora a tua moglie?»«Perso un oro ne trovi un altro», gli hanno detto i giocatori della pallanuoto maschile aggiungendo che se serve testimonieranno con la moglie Chiara  Bontempi.

Belli i fuochi 


© Fornito da Leggo

Uno dei momenti più emozionanti è stato quando sono partiti i fuochi d'artificio bianco, rossi e blu che hanno illiminato il ponte di Austerlitz, da dove parte la cerimonia d'apertura delle Olimpiadi di Parigi.  Cosoi  come  i  giochi  di luci   . cosi come   le  statue   efinitive  o   solo temporanee ?  )  delle figure   femminili della storia francese  

La pioggia non ferma nessuno

© Fornito da Leggo

La pioggia ha rischiato di rovinare lo spettacolo, ma non c'è riuscita. Gli spettatori  ed i partecipantoi  delle delegazione  delle  squadre   non si sono messi paura e con poncho alla mano, anzi in testa, hanno assistito allo spettacolo. Anche il presidente della repubblica italiano Sergio Mattarella è zuppo ma assiste sorridente alla cerimonia d'apertura almeno fino all'arrivo degli azzurri. 

Il bacio tra due ballerini

Basta omofobia. Due ballerini si sono baciati sulle sponde del fiume mentre la Patrouille de France - le Frecce Tricolori - disegnava un cuore rosso nel cielo della Ville Lumière. Un inno all'amore universale, contro ogni forma di omofobia. 

Gli utenti social sembrano non aver gradito lo spettacolo. Tante ore, troppo lenti i battelli, insomma le polemiche sono tante, tantissime. «La più brutta cerimonia d'apertura mai vista», i commenti negativi si rincorrono, mentre i battelli continuano ancora a sfilare. Diciamo che in effetti qualcosa non ha funzionato.
Tra i top le campane di Notre Dame che tornano a suonare per la prima volta dall'incendio del 15 aprile del 2019 per la cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi 2024. Ad arricchire la cerimonia anche un gruppo di ballerini che, muovendosi al ritmo di un martello sulle note di una musica surreale definita "Sinchronicity", hanno voluto simboleggiare i lavori della ricostruzione della cattedrale di Notre-Dame, danneggiata dall'incendio.  Parigi chiama e la moda risponde. Non poteva certo mancare un omaggio a quest'arte alle Olimpiadi 2024. Tra le modelle spicca la presenza di Bebe Vio vestita di pailettes.  

L'ultimo tedoforo

Finalmente alle 23 si scopre chi è il tedoforo misterioso. Zidane passa la fiaccola a Rafael Nadal che la da a Serena Williams poi a Nadia Comaneci e infine a Carl Lewis. Una staffetta molto interessante e inclusiva di non-francesi, prima di socprire chi sarà l'ultimo tedoforo. A raccogliere il testimone dei 4 campioni Amélie Mauresmo. Lei la passa a Tony Parker, stella del NBA. 

Marie-jose' Perec e Teddy Riner hanno acceso il tripode volante di Parigi 2024: sono dunque la velocista e il judoka, in coppia, gli ultimi tedofori 

Cerimonia troppo lunga

Quattro ore di evento, veramente troppe.

Lo dice anche Antonella Clerici che cinguetta:  «La cerimonia di apertura olimpica dura quanto il festival di sanremo di Amadeus».  


La gaffe del cronista

Il cronista, forse per la stanchezza scivola in un gaffe durante la staffetta dell'ultimo tedoforo, anzichè dire il nome di Amélie Mauresmo dice il nome di Laure Manaudou. Ma la stanchezza fa brutti scherzi  

Celine Dion da brividi

Celine Dion chiude la cerimonia ed è stato un momento davvero emozionante e  toccante . La cantante torna su un palcoscenico dopo 4 anni dall'annuncio della sua malattia. La sua voce è potente il suo look impeccabile, i social la decretano regina della serata.  Ed  io pure  nonostante   i mie  problemi  d'audio  e la mancanza  di studi tecnico musicali  


La bandiera olimpica issata al contrario

Quando il presidente Macron ha dichiarato aperti i giochi olimpici di Parigi 2024 sul Trocadero davanti alla Tour Eiffel è stata issata la bandiera ufficiale. Un simbolo che è molto francese dato che ad inventarla fu barone Pierre de Coubertin, parigino e padre delle Olimpiadi moderne. Fu lo stesso de Coubertin a disegnare il simbolo dei cinque anelli nel 1914. Peccato che i militari che hanno compiuto il gesto di issare la bandiera sul Trocadero non si siano accorti del verso. E la bandiera è stata issata al contrario coi tre cerchi sotto anziché sopra.

A un artista è scappato un testicolo in diretta

E che dire poi del ballerino vittima di un imbarazzante “incidente”. Durante la cerimonia di apertura, come sottolineato da un utente su X, il testicolo di uno degli artisti sembrava uscire dagli slip mentre le telecamere inquadravano la sua barca. Sembra che i pantaloncini dell’artista siano risaliti su per la gamba, provocando così l’imbarazzante episodio.

La tribuna rimasta scoperta, capi di Stato inzuppati

La cerimonia è stata poi svolta sotto una pioggia costante a tratti intensa. E la tribuna dove i capi di Stato erano posizionati in attesa dei propri atleti non era stata interamente coperta. Gli organizzatori avevano previsto il tetto solo per la tribuna centrale, dove si erano posizionati Macron e altri. Ma non c’era posto per tutti e capi di Stato come quello italiano, Sergio Mattarella, o il primo ministro britannico, Keir Starmer, sono dovuti rimanere sotto l’acqua. Una gaffe imperdonabile visto che la decisione di fare la cerimonia in uno spazio aperto doveva tenere in considerazione l’eventualità di un acquazzone estivo.

Il ballerino di Lady Gaga precipita

Anche la performance di Lady Gaga non è stata esente da problemi. Intanto un inconveniente tecnico sull’audio ha causato disagi alla cantante. E poi uno dei suoi ballerini, forse complice la scalinata bagnata, è caduto a terra. Mentre eseguiva un passo di danza complicato, ha perso l’equilibrio ed è volta a terra, mentre i suoi colleghi danzavano con dei pompon rosa. L’esibizione è proseguita senza esitazione e Lady Gaga ha ricevuto molti applausi per la sua esibizione.

Blackout per la pioggia, maxischermi spenti

La cerimonia di apertura delle Olimpiadi ha subito un altro grave problema tecnico: un grande schermo si è spento completamente a causa delle forti piogge che si sono abbattute sulla capitale francese. A causa del maltempo, lo schermo gigante del Trocadero si è oscurato. Centinaia di spettatori si sono anche lamentati perché il rumore della pioggia copriva la voce di Lady Gaga nel microfono. Senza dimenticare che a un certo punto la Senna ha iniziato ad essere spazzata da onde più alte del solito rendendo difficile la navigazione per le barche in parata.

-----

SPETTACOLO LGBTQ 
    DA LORENZO TOSA



 A tre quarti della destra bigotta e retrograda italiana da ieri sera stanno fumando le orecchie perché nella cerimonia d’apertura delle Olimpiadi c’erano - tenetevi forte - degli uomini travestiti da donna. Oh, mio dio!Di più, addirittura delle “Drag queen” che ballano musica dance attorniando il dio greco Dioniso. Roba da matti!!C’è chi grida alla famigerata “dittatura Woke” (Che paura!)L’ineffabile Borghi della Lega ci informa addirittura che “la società ideale dei francesi è un misto fra il gay pride e gli organizzatori degli hunger games”.La verità è che, può piacere o meno, ci mancherebbe, ma la cerimonia di ieri è stata uno straordinario spaccato di questa società, che è molto più complessa e variegata di quella del leghista semplice medio mai uscito da Abbiategrasso. Che vive di differenze, che è inclusiva, multiculturale, capace di lanciare messaggi non scontati contro la violenza di genere, che per la prima volta ha abbracciato un’intera città e non solo uno stadio. Che mostra il bacio tra i due ballerini in un mondo, quello dello sport, ancora intriso di omofobia. Non tutto è stato indimenticabile, e probabilmente non è la migliore di sempre, ma se fa schiumare gente come Pillon, Borghi, Totolo e la bigotta brigata, allora vuol dire che è riuscita davvero.

Infatti  
[...] da il messagero

L'ideatore dello show sorpreso: «Non volevo essere sovversivo, né choccare nessuno. Semplicemente, in Francia abbiamo il diritto di amarci, come vogliamo e con chi vogliamo»
«Non volevo essere sovversivo, né choccare nessuno. Semplicemente, in Francia abbiamo il diritto di amarci, come vogliamo e con chi vogliamo», ha detto Thomas Jolly, la mente della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di ieria sera. Attenzione, lui non cita nemmeno l'Ultima Cena, ma ribadisce i valori su cui si fonda la Francia laica e repubblicana (con anche altri omaggi come la mezza-soprano Axelle Saint-Cirel che ha cantato La Marsigliese e altre citazioni piuttosto forti: la dama che regge in grembo la propria testa e che ricorda la furia giacobina della Rivoluzione francese).



© Fornito da Il Messaggero

«Abbiamo il diritto di credere o di non credere. Ieri sera, abbiamo messo in scena semplicemente le idee repubblicane, di benevolenza e di inclusione», ha aggiunto. Basta a sopire la polemica? No, perchè un qualsiasi dettaglio che si presta a una possibile polarizzazione, in questo momento storico, è facile che arrivi al parossismo (soprattutto sui social).
Lo show polarizzato: indignati Orban, Salvini e i vescovi

Dunque, in una parola: è scoppiata la polarizzazione, il fenomeno sociale che tende a dividere in due tifoserie, avversarie, opposte (e arrabbiatissime) la popolazione. Per la sinistra, lo show, è stata un “orgoglio” e uno “schiaffo agli oscurantisti”: una cerimonia all'insegna dell'inclusività. Per la destra la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi è stata una “vergogna” e un' “esaltazione del woke”. Il mondo gay e queer è riuscito ad andare oltre allo steccato della tradizionale sfilata del Pride e con un salto in lungo si è saldato con quello dello sport e dell'inclusività. La politica lo ha notato: una parte ha gradito mentre un'altra, quella più conservatrice e cattolica, non ha apprezzato. Anzi, ha proprio stigmatizzato lo show come una presa in giro plateale nei confronti della comunità cristiana. È intervenuto persino il presidente ungherese Viktor Orban che ha usato parole che avrebbero potuto essere pronunciate dal patriarca russo, ortodosso, Kirill: «La cerimonia parigina è la rappresentazione della debolezza e la disintegrazione dell'Occidente, emblema del vuoto morale». «Si perdono gradualmente i legami metafisici, con Dio, la patria e la famiglia» e questo «ha portato all'assenza di moralità pubblica, come si può vedere dalla cerimonia di apertura delle Olimpiadi», ha affermato, aggiungendo la sua spigolatura multipolare che da tempo va predicando: Ii valori occidentali, a lungo ritenuti universali, sono considerati sempre più inaccettabili e rifiutati da molti Paesi del mondo» come Cina, India, Turchia e Paesi arabi. Per la repubblicana Valérie Boyer i cristiani sono stati ridicolizzati. Il portavoce del Rassemblement National, Julien Odoul, ha parlato di “vergogna” per l’apertura dei Giochi, definendola “un saccheggio della cultura francese”. Marion Maréchal, nipote di Marine Le Pen, ha denunciato i “J-Woke 2024” con un gioco di parole fra “giochi” e “woke”. Per il vicepremier Matteo Salvini i francesi sono stati «squallidi». «Aprire le Olimpiadi insultando miliardi di cristiani nel mondo è stato davvero un pessimo inizio, cari francesi. Squallidi», ha scritto sui social.
Olimpiadi Parigi,
l'Ultima cena queer durante la cerimonia di apertura fa litigare destra e sinistra

A far discutere, sono state anche le performance della cantante franco-maliana Aya Nakamura (Marine Le Pen era contraria fin dall’inizio perché “poco rappresentativa” della Francia). Nakamura (che è la cantante francofona più ascoltata nel mondo e quella che ha fatto anche campagna elettorale per il Fronte popolare durante il secondo turno elettorale) ha cantato con la Guardia Repubblicana in uniforme, davanti all’Accademia francese.
Ma a infiammare gli animi è stata, come detto, soprattutto una rappresentazione: quella dell'Ultima cena inscentata dalle drag queen, dal cantante quasi nudo Philippe Katerine e da una modella trans.


© Fornito da Il Messaggero

A sinistra, ma è più trasversale l'argomentazi

one contro la destra indignata, la polemica ha preso una piega antitradizionalista che benedice l'inclusività dei figuranti trans che compaiono assieme ad altre icone francesi come le dame scollatissime che tengono in equilibrio altissime parrucche.ete mai indignati con gli altri meme?»

Fa il medico di famiglia come primo lavoro ma è anche uno scrittore abbastanza famoso in Francia, Baptiste Beaulieu è cattolico e ha un passato bisex. Ha scritto sul suo account Instagram che la polemica è divampata solo perché i figuranti erano trans e obesi. «Perché non vi siete indignati quando anche Nintendo, i disegnatori di Asterix e Obelix, Starwars, i Sopranos, i Simpson hanno fatto meme con L'Ultima cena di Leonardo?». E sempre in modo molto lieve, commentando dal salotto di casa le scene gay della cerimonia, poco prima dell'allestimento della discordia, Beaulieu aveva pure colto il punto della polemica prima che scoppiasse. E cioè: l'essere gay è essere francese tout court? «Queste scene mi fanno un po' ridere - ha scritto - mi fanno ricordare il mio periodo tra i 20 e i 25 anni, quando i giorni pari dormivo le ragazze e quelli dispari con i ragazzi, se avessi saputo che questo significava essere francesi sarei venuto a gridare: Cocoricò!».

© Fornito da Il Messaggero


------

Olimpiadi, le tre atlete russe pro guerra in gara a Parigi: Kiev infuriata ma per Mosca sono «traditrici». Ecco chi sono

  da   il messagero  
 S.Pie • 3 ora/e 





Gareggiano senza bandiera, ma saranno comunque in gara alle Olimpiadi. La presenza delle tre atlete russe, favorevoli alla guerra in Ucraina, sta facendo infuriare i funzionari ucraini. Si tratta di due tenniste, Elena Vesnina e Diana Shnaider, e una ciclista, Alena Ivanchenko. Hanno accettato l'invito a gareggiare a Parigi pur senza mostrare i colori della propria nazione, in virtù delle sanzioni che vietano agli atleti russi e bielorussi di rappresentare ufficialmente il proprio Paese. Ma non sono passati inosservati gli apprezzamenti che hanno riservato a post e contenuti che promuovevano l'invazione dell'Ucraina. 

Atlete russe pro guerra in gara a Parigi

Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa russa Tass, anche il presidente della federazione russa di tennis Shamil Tarpischev, che ha attivamente sostenuto la mobilitazione degli atleti del suo Paese per combattere contro l'Ucraina, dovrebbe essere presente ai Giochi. La loro partecipazione ha fatto infuriare funzionari e atleti ucraini, molti dei quali hanno trascorso gli anni della loro formazione preparandosi per la scena sportiva mondiale sotto i pericoli sempre presenti della guerra, allenandosi sotto il suono delle sirene antiaeree e sotto la minaccia di attacchi missilistici. «Abbiamo molti atleti che sono attualmente in prima linea o nella Guardia Nazionale. Alcuni sono persino morti», ha detto Vitalii Dubrova, capo allenatore di judo dell'Ucraina, in un'intervista a Politico.

Spia russa dell'Fsb voleva «destabilizzare le Olimpiadi». Donne, reality e ristoranti: la vita segreta di Kirill Gryaznov

Quindici atleti russi alle Olimpiadi

Quindici atleti russi si stanno dirigendo a Parigi per competere come «atleti neutrali», poiché il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha impedito a russi e bielorussi di rappresentare i loro Paesi alle Olimpiadi dopo che Mosca ha annunciato i piani di annettere parti dell'Ucraina, contravvenendo al diritto internazionale (la Bielorussia è alleata della Russia). Il CIO ha affermato che l'invasione di terre «costituisce una violazione della Carta Olimpica perché viola l'integrità territoriale». Mentre il CIO ha istituito un comitato di revisione incaricato di approvare la partecipazione degli atleti, alcuni sembrano essere sfuggiti. Un'indagine condotta dalla Global Rights Compliance con sede nei Paesi Bassi sugli atleti russi e bielorussi ha scoperto che 33 dei 57 atleti russi e bielorussi dichiarati idonei avevano, di fatto, sostenuto la guerra in Ucraina. Tuttavia, non tutti gli atleti dichiarati idonei stanno partecipando ai Giochi. Diversi lottatori e judoka russi che hanno sostenuto la guerra sui social media hanno ricevuto il permesso di partecipare ai giochi, ma in seguito hanno rifiutato. Un vogatore ha detto alla tv russa Match che il Cremlino stava risarcendo i concorrenti che si erano ritirati. 
La strategia di Mosca
La macchina della propaganda russa ha preso di mira coloro che hanno deciso di partecipare. Irina Viner, presidente della Federazione russa di ginnastica ritmica, ha dichiarato all'agenzia di stampa statale russa RIA Novosti che gli atleti russi neutrali erano dei «traditori». Ha affermato che solo gli atleti «senza casa» competono senza bandiera e inno. Numerosi tennisti russi e bielorussi, tra cui l'ex giocatrice di singolare di alto livello Victoria Azarenka, hanno abbandonato Parigi 2024, adducendo infortuni e impegni fitti di impegni. Tuttavia, sono attesi a competere nel Mubadala Citi DC Open nella capitale degli Stati Uniti, le cui date coincidono con le Olimpiadi. 

FORZA DI VOLONTA DEI DISABILI IL CASO DI YOUSEF ABO AMIRA CHE NATO SENZA ARTI PRATICA SPORT

  PURTROPPO HO TROVATO SOLO EWS IN INGLESE SU DI LUI E PER GIUNTA L'INTRODUZIONE DELK SUO CANALE DI YOUTUBE...