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8.8.24

I parrucchieri fanno le ore piccole Per agevolare i clienti il salone dei Calledda di aritzo apre fino alle 4 del mattino

 




Un esempio di efficientamento energetico, unito alla voglia di offrire un servizio alternativo a chi è impegnato, fra lavoro e famiglia durante il giorno. Soddisfacendo, le esigenze di una clientela ricercata da tutta la Sardegna.È per questo che nei mesi scorsi Giancarlo “Johnny” Calledda (50 anni), sua moglie Antonella Agus (40) e la figlia Sofia (19) a valutare l’apertura della parrucchiera di famiglia “Jas”, nel cuore di Aritzo, anche la notte. Con un orario continuato dalle 20 alle 4 del mattino per due volte al mese.
La sfida
Una scommessa partita per puro caso e che oggi è diventata emblema di eccellenza per la Barbagia di Belvì e non solo. Con decine di affezionati, a raggiungere il salone di Corso Umberto: «Abbiamo sempre scommesso sulla qualità – racconta Jhonny Calledda – in questi ultimi anni, abbiamo però deciso di cambiare completamente modo di lavorare. E così, abbiamo dapprima aperto un laboratorio di ricerca in società con un tecnico e un chimico, testando e migliorando la qualità dei prodotti bio compatibili da noi utilizzati. Garantendo così il rispetto dell’ambiente e la salute dei capelli, spesso minacciati da prodotti chimici».
Risparmio energetico
E partendo da una scelta ecosostenibile, l’idea di unire alla creatività anche una soluzione ai più frequenti rincari energetici: «Ne abbiamo pensate tante nell'ultimo periodo – aggiunge Calledda – come l’aperitivo-piega, il the e il caffè. Poi viste le difficoltà e incompatibilità dei clienti negli orari diurni, abbiamo deciso di sperimentare l’apertura notturna. Lavorando in orari più freschi, ma soprattutto offendo maggiore tranquillità a chi ci raggiunge, lontano dallo stress e facilitato nel trovare parcheggio».
Funziona
Immediato il successo, con otto ore lavorative no stop, dando la possibilità a clienti di beneficiare di un pacchetto a 360 gradi: «La proposta è stata ben accolta – racconta Calledda – e visti i numeri in crescita abbiamo poi pensato di passare da una volta al mese a due. Diamo poi la possibilità ai nostri clienti di ordinare una pizza, mangiandola direttamente qui da noi. Tanti di loro sono ormai parte integrante della nostra famiglia e l’idea di poter collaborare anche con le altre attività del nostro paese ci riempie di orgoglio. Riteniamo che la sinergia sia tutto».
Domani è adesso
Calledda e sua moglie guardano con ottimismo al futuro, anche grazie alla figlia Sofia, attiva senza soste fra tagli e pieghe: «Per noi questo non è un mestiere – raccontano in coro – ma una passione che fa parte della nostra famiglia, tramandata da quattro generazioni. Nostra figlia è cresciuta qua, muovendo i primi passi in salone, e iniziando fin da piccola a sperimentare arti e saperi, supportata dai nostri consigli. Ci emoziona vedere che abbia scelto di investire sul suo futuro in Barbagia, continuando la nostra attività».
No alle speculazioni
Non manca poi l’accento sulla difficile fase che sta attraversando l’Isola, in merito alle speculazioni energetiche: “La tutela dell’ambiente è essenziale – conclude Jhonny Calledda – noi stessi abbiamo cercato di lanciare un piccolo ma importante messaggio, facendo sempre scelte a difesa del nostro territorio. Auspichiamo che le istituzioni possano attivarsi per sostenere chi investe sul futuro dei nostri paesi, studiando maggiori incentivi. E scongiurando il rischio di veder devastati i paesaggi dalle pale eoliche”.