Senza titolo 608


Ho ricentuto questa  email    :
Ciao Giuseppe,
mi chiamano il poeta gattaro di Roma,vedi se puoi trovare un angolino, per
questa mia poesia gattosa, sul tuo sito.
Leopold Persidi e i suoi 60 piccoli a-mici della colonia felina ti salutano.




LA  MIA   COLONIA  FELINA *

Come l' Aurora, piange al mattino
Il suo figlio morto ucciso d 'Achille
Così anch' io, piango ogni giorno
I miei piccoli amici che non ci sono più.
Mi sento più simile a  loro e dissimile ai miei simili
E se qualcuno di essi soffre e muore, mi addolora
Soffre  tutto il mio essere e muore una parte di me.
Amano incamminarsi  dalla colonia- avanti, indietro
A me da presso, nella valle del fiume Aniene
Giocano, si rincorrono, mi fermo, si fermano
Mi muovo, si muovono  qualcuno dei più piccoli piange
Si sente smarrito, lo chiamo, l' aspetto
E  poi  tutti insieme sostiamo su dei massi di tufo .
Seduto, mi salgono sulle spalle, sulle ginocchia,
sulla testa, in un abbraccio continuo, si alternano gelosi
per ricevere un sussurro,una carezza  è una gioia
e il tiepido sole del mattino e della sera, che ci riscalda,
vedendoci gioisce.

                       Leopold   Persidi  Roma.10-12-2001

*Secondo Premio Letterario Anna  Maria  Salerno
  Roma. Ediz.2001/2002 Sezione poesia

Commenti

Post popolari in questo blog

s-come-selen-sposa-s-come-sara-sex due destini che s'incrociano

"Meglio in cella che testimone senza scorta" Ex pentito della banda di Is Mirrionis ruba un furgone e si autodenuncia in questura

la canzone preghiera dei cugini di campagna racconta di Jole ed Ettore, i fidanzatini sassaresi lei morì di leucemia, lui si uccise