Benigni fischiato a laurea honoris causa. L’ira degli studenti: “Una trovata pubblicitaria”

Ormai è una prassi consolidata: sempre più atenei concedono lauree Honoris Causa o per vivere attimi di celebrità o più di frequente e molto prosaicamente a compenso. Un titolo ormai inflazionato e che ha perso ogni appeal in personaggi dotati di un cervello appena normal a godere  di tale  titolo  sono    nella maggior parte  dei casi  dei cretini  .  Evidentemente, Benigni non si annovera tra questi, ma lo sapevamo tutti da un pezzo. Per quanto concerne l’Università, a volte gli atenei ricorrono a questo tipo di improvvisa celebrità che li coglie per prendere lo spunto e sottoporre all’antenzione delle competenti autorità problemi finanziari, didattici o di logistici .


Benigni fischiato a laurea honoris causa. L’ira degli studenti: “Una trovata pubblicitaria”

L’Università della Calabria premia il toscanaccio, i ragazzi protestano con l’Ateneo: “Basta con queste passerelle”.
Cosenza. Gli studenti di Calabria contro la laura honoris causa di Roberto Benigni. L’attore e regista toscano questa mattina è stato premiato all’Università di Calabria a Cosenza inaugurando così l’anno accademico ma tra le polemiche. Non dirette contro il toscanaccio, ma contro l’Ateneo accusato di pensare solo a “trovate pubblicitarie”. “Non abbiamo nulla contro Benigni – hanno detto gli studenti – ma con coloro i quali dovrebbero pensare bene ai problemi che vive l’Università. Perché puntare sulle passerelle con i politici locali quando abbiamo problemi seri? Non si capisce, per esempio, perché siano state ritardate di sei mesi le borse di studio. Chi l’ha deciso e per quale motivo? Ed ancora, abbiamo bisogno di biblioteche aperte, di trasporti meno cari e che funzionino. E’ questo quello che serve a noi studenti e a questa Università”. Tra gli studenti che hanno protestato c’è anche chi ha fatto sentire la sua voce perché deluso dall’essere costretto a rimanere fuori dal Teatro. “Non ci hanno fatto entrare – hanno detto – e c’è uno schieramento di poliziotti imponente. Ci chiediamo perché a noi è stato impedito l’accesso?



Il Teatro è per tutti e non per pochi. Invece si è preferito privilegiare gli amici. Non è questa l’Università che vogliamo”.


  

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