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Le PIETRE SONORE dello scultore Sardo PINUCCIO SCIOLA
Che cosa regalare a chi ha già tutto... O a chi non ha bisogno di niente? O a un musicista, un artista, o a chi deve arredare una casa -o magari un intero giardino?
Le Pietre Sonore di Pinuccio Sciola sono qualcosa di più di una scultura e qualcosa di più di un "semplice" strumento musicale: nelle Pietre Sonore sono racchiuse da milioni di anni, pronte a sprigionarsi al tocco della mano, le melodie ancestrali della Terra: i suoni liquidi del calcare, nato nelle profondità degli oceani, e quelli aspri delle trachiti, dei porfidi, dei graniti nati dal cuore stesso della Madre Terra.
Pinuccio Sciola
Per farsi un'idea di chi è Pinuccio Sciola basta fare un giro per il suo paese,San Sperate, piccolo borgo agricolo a pochi chilometri da Cagliari conosciuto in tutto il mondo come "paese-museo" grazie ad una tradizione ormai quarantennale di muralismo artistico e popolare ma soprattutto grazie a Pinuccio, il suo cittadino più illustre che inventò il concetto stesso di "paese-museo" ormai quarantadue anni fa.
Le sculture sparpagliate per il paese, il parco-atelier e la casa-laboratorio di Pinuccio, sempre aperta ai visitatori, fanno di San Sperate uno dei luoghi dell'anima della Sardegna di oggi: e fra le opere di Sciola, artista dalla carriera lunga ed eclettica (vedi la sua biografia su Wikipedia) le Pietre Sonore sono quelle che più catturano l'immaginazione, e l'ammirazione.
Le Pietre Sonore
Le Pietre Sonore sono uno stimolo per almeno tre sensi: la vista innanzitutto, catturata dai giochi di luce resi possibili dal reticolo di tagli inferti alla pietra per catturarne le qualità sonore, e poi insieme il tatto, attirato dalle superfici scabre e assolutamente "naturali" delle sculture (che in molti casi conservano i licheni e i muschi che per decenni avevano abitato la pietra nella sua sede naturale) e l'udito: ad ogni sfioramento, ad ogni leggerissima percussione le Pietre Sonore reagiscono come un vero strumento musicale, dando vita a sonorità dal fascino misterioso ed inimitabile. Per farsene un'idea basta ascoltare la registrazione che accompagna questa pagina del sito di San Sperate (dove troverete altre immagini delle sculture che popolano il paese e l'atelier di Pinuccio) o dare un'occhiata a questo breve video in cui è lo stesso Pinuccio a suonare una delle sue sculture. Altre foto, e un altro breve video, si trovano qui.
Dal 1996 Pinuccio Sciola ha esposto in vari Paesi del mondo le sue Pietre Sonore che in qualche caso, come al Parco delle Rose di Bologna, rimarranno per sempre in dono alla città ospitante. A Roma si può ammirare una scultura di Sciola nel giardino del nuovo Auditorium di Renzo Piano, alle spalle dell'Info Point del Teatro.
Le Pietre Sonore hanno anche conquistato la pianista Rita Marcotulli, che ha prima costruito intorno aPinuccio Sciola e alle Pietre Sonore, da lui stesso suonate, il progetto musicale Elements: il suono delle pietre che ha coinvolto artisti di livello internazionale (Andy Sheppard al sax, Paolo Fresu alla tromba,Marilyn Mazur e Benita Hostrop alle percussioni, Silvia Alunni al piano e Roberto Masotti alle immagini video) e poi le ha campionate e suonate lei stessa fin dal 2006.
Le opere di Pinuccio Sciola da COSAS PREZIOSAS
Da Cosas Preziosas il Negozio Sardo a Roma in via Giulia 195/A (Ponte Sisto) troverai un piccolo campionario di opere di Pinuccio Sciola e un catalogo delle sculture già installate e di quelle disponibili nel suo atelier.
Potrai scegliere fra
le Pietre Sonore,
i "Semi della Pace",
le "Targhe"
e soprattutto toccare con mano (o con una bacchetta...) le Pietre Sonore e creare in prima persona le loro arcane, affascinanti melodie.
Se non puoi venire in via Giulia di persona ma sei comunque interessato alle Pietre Sonore, puoi contattarci per maggiori informazioni (tel. 06 6867762).
Nel frattempo, in attesa di apprezzare il suono della pietra, ingrandisci queste foto per osservare gli splendidi giochi di luce e la storia stessa scritta su queste pietre (le "chiazze" biancastre che ornano la superficie della scultura di basalto, nella foto qui sopra a destra , sono licheni... e sono vivi!)
3 commenti:
bellissimo, interessantissimo e superlativamente umano ed artistico.
Involontariamente il pianto del bambino in sottofondo rafforza la relazione tra pietra e uomo!
che opere d'arte.
il pianto si , ma il voiciare eccessivo no .
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