L'acronimo LGBT ha lo scopo di enfatizzare la diversità delle culture basate su sessualità e identità di genere e a volte è utilizzato per riferirsi a chiunque sia non-eterosessuale e/o non-cisgender invece di persone che sono esclusivamente lesbiche, gay, bisessuali o transgender. Per riconoscere questa inclusione, una popolare variante aggiunge la lettera Q per chi si identifica come queer o sta interrogando la propria identità, creando la sigla LGBTQ, registrata fin dal 1996. Alcune persone intersessuali che vogliono essere incluse in gruppi LGBT suggeriscono un acronimo esteso LGBT. Alcune persone combinano i due acronimi e usano il termine LGBTQI. Il fatto che qualcuno si identifichi apertamente o meno può dipendere dal vivere in un ambiente discriminatorio, così come dalla condizione dei diritti LGBT dove vive. da https://it.wikipedia.org/wiki/LGBT
[...] si cominciò ad aggiungere la lettera Q di “queer”. È un termine che nel Novecento fu a lungo usato con una connotazione dispregiativa, ma che poi è stato rivendicato e adottato dalla comunità LGBT e dagli studi filosofici. Negli anni Novanta queer fu proposto come alternativa alla sigla LGBT da quelle sottoculture che criticavano il movimento per essersi orientato su posizioni conservatrici e istituzionali, avendo scelto di mettere al centro della propria battaglia politica temi come il matrimonio e le adozioni. All’inizio, quindi, queer era un termine che si portava dietro un significato politico radicale e “ribelle”, che però perse con il passare degli anni. Oggi queer – che letteralmente significa “eccentrico” – è usato principalmente da quelle persone che non si riconoscono nelle tradizionali definizioni usate per gli orientamenti sessuali e per le identità di genere, che vogliono rimettere in discussione anche da un punto di vista politico. Queer è usato per esprimere dissenso verso l’eteronormatività, cioè la convinzione che quello eterosessuale sia l’unico orientamento legittimo, e il binarismo di genere, cioè la convinzione che esistano soltanto il genere maschile e quello femminili [...] da https://www.ilpost.it/2019/12/29/lgbt-sigla-significato/
Ora Volenti o nolenti , i due acronomi LGBT o LGBTQI sono ormai entrate nel dibattito mediatico (meno nel lessico delle persone comuni ) e oggi viene spesso usata con una certa approssimazione, quando non in modo sbagliato, da chi talvolta non ne conosce esattamente il significato o lo usa a scopo denigratorio \ strumentalizzandolo politicamente per giustificare la loro , spesso per nascondere la loro latente omosessualita ed la loro omofobia considerandola lobby o gay mafia . È una storia piuttosto recente fatta di grandi discussioni e di graduali modifiche, come dicono le due citazioni che trovate sotto citato precedentemente , non è ancora finita: e racconta un pezzo di cosa è stato il movimento internazionale per i diritti civili degli ultimi 30\40anni . io pur critico , lo specifico nelle righe successive , per certi loro atteggiamenti prese di posizione non sono d'accordo soprattutto dopo averne letto la storia che trovate qui con il termine << La lobby gay (anche nota come lobby LGBT >> ora esteso LGBTQI << gay mafia è una ipotetica organizzazione che sarebbe infiltrata nella politica e nelle istituzioni e costituita da presunti gruppi di pressione (lobbisti) a favore dei diritti LGBT; è generalmente associata a gruppi di influenza posti in posizioni di rilievo nei settori della moda e del mondo dello spettacolo, dell'intrattenimento e anche in politica, in ambito informativo fino alla vita di tutti i giorni; viene citata quando ci sono sforzi a favore dell'espansione dei diritti per le minoranze sessuali e viene usata per boicottare e soffocare gli sforzi portati avanti dalle persone LGBTQ. Non si hanno prove dell'esistenza di questa organizzazione ne tanto meno di un complotto da essa architettato >> . ( da https://it.wikipedia.org/wiki/Lobby_gay ) .
Preferisco chiamarlo semplicemente LGTBQI , e vederlo come una comunità culturale a cui i politicanti di entrambi gli schieramenti fanno riferimento ed uso cavalcandoli generalmente per cercare consenso .Ecco le mie divergenze criticità verso tale comunita
- Comig Out L'espressione inglese coming out (letteralmente in italiano "venire fuori") è usata per indicare la decisione di dichiarare apertamente il proprio orientamento sessuale o la propria identità di genere. In Italia, l'espressione coming out, che indica una scelta deliberata, è molto spesso confusa con outing, che indica invece l'esposizione dell'omosessualità di qualcuno da parte di terze persone senza il consenso della persona interessata. Il refuso è tuttavia talmente imperante da essere ormai difficilmente correggibile .Ecco che detesto il Coming perchè dev'essere la persona interessata a venire allo scoperto se vuole . Cosi come non sono d'accordo quando esso è forzato ed fatto per esibizione o avere accesso al mondo dello spettacolo che usa l'omosessualità ed le tematiche legate al mondo \ comunità Lgbtqi in maniera morbosa e mercificata come fa con il femminicidio ( vedere mia precedente riflessione )
- Adozioni e desiderio di maternità \ Si come quella di renato zero o anche di bambini\e di diverse età . No quando essa è data da Utero in affitto \ madri surrogate Genitore uno genitore due nei registri anagrafici mi sembra una ...... boiata da politicamente corretto un qualcosa d'ipocrita insomma basterebbe semplicemente riportare i nomi dei genitori : madre e madre o uomo e uomo come quelli usati in campo etero
- Gay pride o Pride Si quando essa rimane una manifestazione pubblica aperta a tutti (indipendentemente dall'orientamento sessuale) per celebrare l'accettazione sociale e l'auto-accettazione delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e queer e dei relativi diritti civili e legali e più in generale l'orgoglio gay. La manifestazione spesso serve anche per rivendicare diritti localmente non ancora acquisiti come il matrimonio tra persone dello stesso sesso o legislazioni meno discriminatorie, più inclusive o tutelative delle persone LGBTQ+. Questo tipo di evento si svolge in moltissime nazioni del mondo, nella maggior parte dei casi con cadenza annuale e nel periodo del mese di giugno per commemorare i moti di Stonewall avvenuti a New York nel 1969 momento di svolta epocale per quanto riguarda il movimento LGBTQ+ moderno. Perchè è molto difficile tenersi dentro la propria identità ed sofferenza ecco il caso sia per noi etero sia per loro .
Come dimostrano : 1) la storia ( presa da https://www.facebook.com/freedamedia/ ) di Daniela la mamma di Vittoria, una ragazza trans: ci ha raccontato la loro storia, le difficoltà che ha affrontato come genitore e l'evoluzione del loro rapporto, dall'infanzia di sua figlia fino all'inizio della transizione da uomo a donna . 2) ed altre storie di sofferenza , resistenza , liberazione post coming out divippersone note al grande pubblico e non note NO quando diventa , il confine con l'orgoglio è labile , esibizionismo ed solo esaltazione della propria diversità ed identità - Matrimonio vedendo il matrimonio etero come una gabbia , preferisco una relazione aperta \ convivenza o come un regalo un dono . Infatti son d'accordo nell eliminare dalle legislazioni la disparità di trattamento basata sull'orientamento sessuale, e concordo con il presupposto che il rapporto omosessuale sia un'espressione della sessualità e che il diritto al matrimonio sia un diritto inalienabile della persona .Ma non dev'essere un obbligo facoltativo sia per gli etero che per gli LGBTQI libertà di scelta dunque
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