Storie d'autunno tempo di vendemmie ( e non solo ) multi etniche ed etiche \ solidali II .

 

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Curatore: A. Lombardi
Editore: Robin
Anno edizione: 2012
In commercio dal: 9 febbraio 2012
Pagine: 151 p., Brossura
  • EAN: 9788873719014

Nel fine settimana   ho letto    giusto per   per  passare il tempo e non stare  sempre  al pc  dato i miei problemi di vista l'articolo sotto riportato  .sul settimanale  Oggi   (  settimanale    fatto al 90 % di  Gossip   di notizie  frivole  ma  spesso capita  che  ci  sono   notizie  e storie  interessanti   ignorate  o  riportate  in piccoli trafiletti in cronaca  da grandi  giornali  )   un articolo  interessante  che  riporto sotto  sulle  vendemmie autunnali   e  di come  la vendemmia dei nostri vini venga  purtroppo fatta  nella  stragrande  maggioranza  dei casi solo gli  stranieri.
Tale  fenomeno è segno che ormai l'italia sta regredendo ed ritornando a tempi dell'impero romano quando tutto veniva dalle altre regioni dell'impero  . 
Tale articolo   conferma l'ultima puntata , ne  trovate  sotto il promo  ,  e l'ottima inchiesta    della  trasmissione  presa diretta .
Ora  Guardando   tale    trasmissione   andata in onda lunedì 12\10 \2020 su RAI 3 la  cui  puntata  è intitolata   IL PREZZO INGIUSTO  mette in evidenza    di come  le vendemmie ed  la raccolta  della  frutta    e della verdura   cioè  di tutto   il settore    agricolo    e della sua  filiera   \  distribuzione siano  una  fonte  d'ingiustizia   e di disparità  .  Un problema   di sfruttamento   e di caporalato , paghe  da  fame  per  ore   di lavoro  , ecc  .
Un dramma  ancora ,   come  è stato mostrato nella trasmissione    più grave   con il la pandemia  del covid  ,   che  riguarda   tutti dal raccoglitore \  lavoratore  (  italiano e straniero  )  ,  produttore  al piccolo commerciante  ed  a noi  consumatori   finali  .
Quindi invece   di  piagnucolare  \    lamentarsi    e dare  retta  al primo   capo popolo   che  risveglia  in  nostri istinti  peggiori :   ci rubano il lavoro  , ci  sono  solo stranieri  ,   ci rinuncio  sono lavori da  schiavi  e  con paghe  da  fame  ( cosa  vera purtroppo )  ,  diventeremo se non lo siamo  già diventati   come (  vedere  a  sinistra  la  copertina e  le  indicazioni bibliografiche  )   la badante  di Budapest   , ecc  o  passando   ai  fatti oppure  emigrando   per  poi magari fare    gli stessi lavori   che  possiamo fare qui    e  fanno   "  gli stranieri e  gli Extracomunitari " lasciando l'italia  in mano  a certi ( metaforicamente  parlando )  , scemi , ripropongo anche se modificata ( qui l'originale ) questa vignetta tratta da Bobo 900 di Sergio Staino  vignetta che mi viene in mente ogni qualvolta sento o leggo di giovani in fuga 



 Infatti   la  situazione descritta  dall'articolo sotto  riportata   è  abbastanza   grave  perchè  ci si lamenta   degli schiavi  di  braccia umane     e    degli affari sporchi  delle cooperative  \  società  dell'accoglienza   ma poi    non si  combatte  il male alla  radice  le  cause     tale problema   facendo  :  una  buona  e  umana   legge   sull'immigrazione  incontrollata  ,  sul  caporalato , sui  salari \  paghe  da  fame   che portano  molto  giovani  nostrani a  rifiutare  (  salvo eccezioni  ) tali  lavori   e  quindi  a richiedere   manodopera   straniera  . Ma  si  sfruttano tali  problemi    per  scopi politici    con fake  news  ed  ingigantendoli    e cercando   un capro espiatorio 
 






Lottiamo con maggiore forza quella battaglia ormai ventennale che gli agricoltori combattono perché i loro prodotti vengano pagati dalla grande distribuzione organizzata ad un prezzo giusto. La novità è che i braccianti fanno la stessa battagli quindi andando oltre il sindacato o facendo pressioni su di loro per :1) una migliore paga , straordinari compresi senza distinzione etnica ., 2) la sproporzione nella filiera agroalimentare e ai suoi squilibri , se si compra nei supermercati e nelle catene commerciali in modo che la campagna sia un luogo dignitoso in cui lavorare e ritornare a lavorare in modo da evitare d'importare tutto dagli altri paesi o pagare sotto costo quei pochi produttori e ditte italiane che ancora vi lavorano evitando e che  continuino  ,   sempre più  inesorabilmente  a sparire i piccoli negozi e rimarrà solo la grande distribuzione saranno loro a dettare i prezzi... spariranno anche i piccoli agricoltori a scapito di culture sempre più intensive e prodotti di scarsa qualità....



se    blogspot    non lo  dovesse  far  vedere   lo    trovate    qui


Cercare come fanno la coldiretti con https://www.campagnamica.it/ o altre piccole realta come www.andiamoacampy.it o i vari Gas ( gruppi d'acquisto solidale dal produttore al consumatore ) cioè : gruppo d'acquisto << Il termine "solidale" è utilizzato dai Gas per distinguerli dal gruppo d'acquisto tout-court, «...che possono non presentare connotazioni etiche, ma essere solo uno strumento di risparmio»[L'aspetto etico, o solidale, di tali gruppi è quindi l'aspetto ritenuto più importante, che li connota come esperienze nel campo del consumo critico. Secondario, ma altrettanto fondante, è il richiamo all'importanza delle relazioni sociali ed umane o del legame con l'ambiente circostante o con le tradizioni agricole e gastronomiche. I criteri che guidano la scelta dei fornitori (pur differenti da gruppo a gruppo) in genere sono: qualità del prodotto, dignità del lavoro, rispetto dell'ambiente. In genere i gruppi pongono anche grande attenzione ai prodotti locali, agli alimenti da agricoltura biologica od equivalenti e agli imballaggi a rendere. [...] ( segue  su  https://it.wikipedia.org/wiki/Gruppo_di_acquisto_solidale ) >> di valorizzare i produttori locali perché crediamo abbiamo un ruolo fondamentale! ovvero penare globale agire locale che non è uno slogan ma una sfida vitale perchè : << Oggi Contessa ha cambiato sistema,si muove fra i conti cifrati >> ( mia dolce rivoluzionaria - modena city ramblers ).  Infatti    bisogna   rafforzare  questi esempi  ù




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