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La febbre dell'oro: a Biella come nel Klondike di Zio Paperone

 

sentendo vedendo questo reportage di https://www.gediwatch.it/

Un hobby, una passione, una vera e propria febbre. La ricerca dell'oro è ancora un fenomeno che richiama appassionati e curiosi. Abbiamo ( per ulteriori approfondimenti vedi a fine post ) trascorso una giornata con l'Associazione Biellese Cercatori d'Oro per capire segreti e tecniche di quest'arte millenaria.





In Italia c'è ancora la "febbre dell'oro" e gode di ottima salute. Lungo le valli alpine non sono poche le persone che si annidano negli alvei dei fiumi intente a setacciare sabbia e rocce per trovare anche solo una pagliuzza del prezioso materiale. Di natura principalmente hobbystica e di collezionismo, la ricerca dell'oro oggi è un fenomeno che aiuta a stare in mezzo alla natura e godersi la libertà. Ma da dove viene l'oro italiano? Abbiamo trascorso una giornata con l'Associazione Biellese Cercatori d'Oro nel torrente Elvo, in provincia di Biella, per capire i segreti di un'arte millenaria che lì è cominciata in epoca pre-romana ed è arrivata ai giorni nostri. Intanto, il 9 e 10 ottobre, nell'arena artificiale del parco della Bessa, sempre a Biella, l'Associazione organizza il campionato nazionale dopo due anni di assenza causa covid.


mi sono ritornate in mente le storie riguardante il Klondie (  una regione del territorio dello Yukon, nel Canada nord-occidentale, appena al di là del confine orientale dell'Alaska. Collocato attorno al fiume Klondike, un piccolo torrente che sfocia da sud est nel fiume Yukon, lungo 160 km, il fiume attraversa una zona caratterizzata dalla presenza di giacimenti auriferi. ) di  Carl Barks, padre dello Zio Paperone che ha ambientato le prime avventure del mitico papero e giustificato le sue iniziali fortune proprio in questi luoghi, durante la corsa all'oro. In particolare l'autore americano Don Rosa, riprendendo gli spunti di Barks, ha mostrato nella sua monumentale Saga di Paperon de' Paperoni come il papero più ricco del mondo abbia trovato una pepita "uovo d'anatra" e come, contemporaneamente, abbia rinunciato da quel momento in poi, ai sentimenti, in particolare per la sua fiamma, Doretta Doremì. Inoltre, sempre secondo Don Rosa, grazie all'oro del Klondike il papero guadagnò il suo primo milione.


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